SETTE GLI STUDENTI CHE HANNO CONCLUSO IL MASTER IN GESTIONE DELLA FASCIA COSTIERA E DELLE RISORSE ACQUATICHE
 
SAN BENEDETTO –  Questa mattina sette studenti hanno ricevuto il diploma a conclusione del Master in Gestione Fascia Costiera e  delle Risorse Acquatiche (GFCRA)”, attivato a San Benedetto dall’Università degli Studi di Camerino in collaborazione con il Consorzio Universitario Piceno. Dopo la  discussione delle relazioni finali realizzate sulla base degli stage che hanno svolto hanno ricevuto il diploma i seguenti allievi del master: Santino Cherchi di Sassari, Leonardo Mantovani e Andromeda De Gioia di Milano, Iolanda Viale di Cagliari, Alessandra Fenza di Oristano, Valentina Poli di Ascoli e Marco Gaspa di Cagliari. “Il corso – spiega il presidente del CUP Renzo Maria De Santis – giunto alla quarta edizione, ha maturato, nel tempo, grande credibilità tra le imprese locali, tanto che degli  iscritti di quest’anno, come già avvenuto in precedenza, due hanno trovato una buona occupazione e tre sono in attesa di essere inseriti in un contesto lavorativo interessante. E questo ancora prima di conseguire il titolo del Master”. Nel pomeriggio, inoltre, si è svolto nel Centro UNICRAM di San Benedetto (in viale A. Scipioni), alle ore 15,30, il convegno “Il futuro della piccola pesca”.

Dopo l’intervento introduttivo del vice presidente del CUP Achille Buonfigli ci sono state le relazioni di: Giovanni Picciotti presidente Co.Ge.Pa, Paolo Guidetti dell’Università del Salento, Alberto Felici dell’Università di Camerino e Carlo Bianchi esperto in qualità di prodotti ittici.  Durante l’incontro sono state affrontate le tematiche delle gestione sostenibile della pesca a dimostrazione che attraverso un efficace e mirato controllo può garantire  un vantaggio per tutti sia a livello qualitativo del prodotto ittico che quantitativo. Nel corso del simposio sono stati diffusi alcuni dati che dimostrano un aumento nel numero delle unità ittiche se la pesca è gestita in modo sostenibile. Particolarmente interessante è stata l’illustrazuione di un recente studio che ha dimostrato la qualità migliore del pescato locale rispetto a quello di importazione ed il suo valore per la grande distribuzione.

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