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Interpretazione autentica dei problemi o presunti tali dell’Asur Marche Zona 12

di | in: Editoriali

Stupisce quando l’interpretazione autentica della realtà sanitaria della zona 12 ripiega sino al punto di suddividere i dipendenti tra buoni e cattivi.

No, non si può essere d’accordo su questa visione delle cose, comprensibile per la grande responsabilità che si ricopre, inaccettabile per la realtà delle cose. Addirittura scomodare l’Italia meridionale come esempio di inefficienza di uomini e donne… (!), decisamente poco edificante anche al cospetto delle acque del Po.

Di fronte alla 5^ Commissione Regionale ci esprimemmo a favore dei dipendenti perché costretti a lavorare in situazioni difficili ed è solo grazie a loro se si riescono a superare situazioni operativamente complicate da eseguire.

In effetti ci rendiamo conto che l’Ospedale ed il Territorio occorre conoscerli bene prima di esprimere un giudizio a caldo altrimenti rischiano di sfuggire questioni di grande entità che in questi anni hanno segnato negativamente la programmazione sanitaria nella zona 12 a carico dei nostri politici eletti e sempre pronti a fare promesse.

Interventi di ordine psicologico sulla cittadinanza hanno però un valore quando risultano essere aderenti alla realtà dei fatti; tuttavia meritano di essere analizzati al fine di non determinare distorsione interpretativa da parte dei cittadini. La psicologia cognitiva definisce Sindrome di Pollyanna il cosiddetto ottimismo ottuso, che è tale poiché disancorato dai dati reali ed oggettivi. Spesso si confonde l’ottimismo con il cosiddetto “pensiero positivo” che per certi versi rischia di assomigliare invece all’ottimismo ottuso poiché tende a voler vedere la positività a tutti i costi anche nelle situazioni oggettivamente negative. Lo stesso Martin Seligman mette in guardia da questo rischio! L’ottimismo ottuso o ingenuo dunque è inutile e persino pericoloso e il pessimismo invece è negativo e “triste”; qual e il modo “giusto” di vedere le cose? L’ottimismo realistico è la sintesi virtuosa della capacità di considerare i dati reali e oggettivi, ma cercando in essi la positività senza negare gli aspetti negativi della situazione attuale. L’ottimista realista cerca di raggiungere i suoi obiettivi anche partendo da una situazione non ancora perfetta. Il motto delle persone che hanno ottimismo realistico non è:<<tutto è positivo>> ma bensì<<la situazione è questa…ma con impegno riuscirò a sistemare le cose al meglio, imparando a fare quello che ancora non so fare!>>. Nel caso del famoso “bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto” l’ottimismo realista non si batte per dimostrare che sia più vero l’aspetto positivo di quello negativo, poiché sono oggettivamente veri entrambi, tuttavia (supponendo che il bicchiere pieno sia preferibile) cercherà di riempirlo e sarà fiducioso di potercela fare dato che si sente a metà dell’opera. 

Ora noi riteniamo che l’analisi sulla zona 12 debba accentrarsi su diversi livelli: 1) il rispetto dei ruoli dei professionisti; 2) l’eccessivo effetto partitocratico sulle scelte; 3) il dato reale delle risorse organiche e strutturali, qual’è?; 4) la convinzione che in azienda ci sia qualcuno politicamente più forte degli altri; 5) i dati reali dei risultati ottenuti, dei risultati non ottenuti e il perché  dei suddetti risultati; 6) perché la Regione Marche non è chiara sugli obiettivi che si dovrebbero raggiungere nella zona 12; 7) perché un buon numero di dirigenti medici hanno scelto di andarsene (ultimo il dott. Curatola certamente non entusiasta altrimenti non avrebbe fatto la domanda di pensionamento unitamente al dott. Agostini) mentre altri sono pronti a farsi trasferire ed andare in pensione; 8) perché il valore dei Drgs è sotto accusa; 9) perché quando si evidenziano problemi indiscutibili non si procede con investimenti o razionalizzazioni da parte di chi ha la responsabilità di governo; 10) perché l’interpretazione dei problemi produce lo stallo dei problemi stessi, sino al punto di consegnare il cero a qualcun altro.

Ecco! Le questioni vanno affrontate senza demonizzare nessuno al solo scopo di annientare quel qualcuno scomodo nella circostanza.

I cittadini chiedono risposte (rubando una citazione)… senza se e senza ma… e la risposta ai problemi è la migliore risposta.    


CittadinanzAttiva, Assemblea Territoriale di San benedetto del Tronto




3 Ottobre 2010 alle 16:00 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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