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SMAU 2010: l’innovazione tecnologica come volàno della crescita

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lo stand di twago

lo stand di twago

Una settimana fa si stava concludendo a Milano la 47esima edizione di SMAU, nata come “Salone Macchine e Attrezzature per l’Ufficio” e divenuta oggi in Italia la più importante fiera internazionale dedicata all’Information & Communications Technology.

 

La manifestazione, che si è svolta dal 20 al 22 ottobre nei due padiglioni di Fieramilanocity, ha avuto nelle tre giornate un’affluenza di oltre 51.000 visitatori tra manager e professionisti ICT, 100 novità di prodotto e la presenza di 600 aziende del settore, il 30% in più rispetto allo scorso anno, tra cui Adobe, Canon, Cisco, Dell, Epson, Fastweb, Fujitsu, Google Enterprise, Hp, Ibm, Intel, Intesa Sanpaolo, Microsoft, Olivetti, Oracle, Samsung, Sap, Sony, Toshiba, Unicredit, Zucchetti.


SMAU è inoltre divenuto nel corso degli anni un appuntamento ricco di eventi formativi ed informativi tra convegni, workshop, laboratori ed arene (oltre 370 quest’anno) con l’intervento di circa 600 relatori ed oltre 26.000 partecipanti.

 

Una delle novità più importanti della nuova edizione di SMAU è stata l’area Percorsi dell’Innovazione dedicata alle giovani startup innovative sullo scenario italiano che hanno avuto la possibilità di esporre ed incontrare investitori interessati a fare del business grazie anche allo Speed Dating dell’Innovazione.

 

Nell’area Percorsi dell’Innovazione hanno esposto molte startup che operano nell’online tra le quali Creonomy, startup software nata nel 2010 che crea applicazioni web facili da usare per facilitare il lavoro di web e graphic designer, la quale ha ricevuto il premio “Start Up Business Speciale Regione Lombardia”; Blomming iniziativa di social e-commerce che cerca di rispondere alla domanda su quale sia il futuro dell’economia trasformata dalla Rete e dare anche una risposta che, in sintesi, è abilitare i makers, i creativi, o chiunque voglia creare, scambiare o vendere beni in maniera diretta; Amanuens, una nuova modalità a disposizione di sviluppatori e traduttori per tradurre software risparmiando tempo, sforzo e denaro; twago, piattaforma online nata un anno fa come punto di incontro tra professionisti freelance specializzati nella fornitura di alcuni servizi (dalla programmazione al web design, dalla grafica alle traduzioni) ed aziende alla ricerca di collaboratori per lavori in outsourcing. Le aziende iscritte hanno la possibilità di pubblicare gratuitamente un progetto, i freelance interessati inviano le proprie offerte che restano al vaglio dell’azienda. Il servizio è dunque gratuito per gli imprenditori che cercano freelance in quanto twago richiede una commissione ai freelance e solo a progetto commissionato.


Durante SMAU, twago ha incontrato un notevole interesse sia da parte di aziende interessate a lavorare in outsourcing e che cercano freelance (in quanto sino ad ora non avevano avuto a disposizione un servizio professionale per la ricerca di professionisti), sia da parte di chi è interessato a fornire i propri servizi.

Allo stand della startup berlinese sono stati invitati alcuni freelance iscritti, rendendo reali profili virtuali e dando voce al concetto di collaborazione, uno dei punti fermi della vision della piattaforma insieme a quello di outsourcing ed offshoring.




29 Ottobre 2010 alle 21:52 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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