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La Nutrizionista Risponde

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Rubrica di Alimentazione e Nutrizione Umana a cura della Dott.ssa Cinzia Alfonsi


Gentile Dottoressa,

mi chiamo Marisa, ho 46 anni e lavoro come impiegata. Peso attualmente 80kg per 159 cm di altezza. Sottolineo “attualmente” perché non sono mai riuscita a mantenere un peso costante nel tempo.

E’ una vita che faccio diete… ne ho provate tante… riuscivo a dimagrire, anche abbastanza velocemente, ma non ho mai mantenuto il peso raggiunto e di solito ho ripreso tutti i chili persi e certe volte anche con gli interessi.

Come capirà, sono in sovrappeso ma il pensiero di iniziare l’ennesima dieta mi sconforta.

C’è un modo per risolvere questa situazione o devo rassegnarmi all’idea che non sono destinata…o forse non sono capace di perdere peso?

La ringrazio in anticipo.

Marisa

Cara Marisa,

se al lavoro o ad una cena lei ponesse questa domanda ai suoi amici:” Alzi la mano chi, almeno 1 volta nella vita, non si è messo a dieta”, cosa si aspetterebbe di vedere? Io sicuramente mi aspetterei un generale alzarsi di mani!

Se poi continuasse chiedendo chi, in seguito ad una dieta, si è ritrovato a pesare come prima noterà che il numero di braccia alzate rimane più o meno lo stesso!

Senza parlare, poi, del dibattito che seguirebbe su diete improbabili e dai nomi fantasiosi, sui “guru” del momento, sui rimedi miracolosi venduti in pillole che, se va bene non funzionano, ma possono nascondere pericolosissimi farmaci molto dannosi per la salute.

Come potrà già intuire, nonostante ci vengono proposte continuamente ed in diverse varianti (da quelle “immortali” come la Atkins, la Weight Watchers, la Scarsdale a quelle più recenti e che bene si sposano con l’odierno stile di vita frenetico e quindi, per rapidità, giustamente “monotematiche o monoalimento” come quella dello yogurt, dell’ananas, del minestrone…) la realtà è una soltanto: le diete non funzionano!

Le diete dimagranti, purtroppo, nel 90% dei casi falliscono.

E’ stato più volte dimostrato a livello scientifico che, seppur inizialmente ogni regime dietetico (dalla dieta a zona a quella dissociata, passando per quella a punti e cosi via) porta ad una riduzione del peso, a distanza di mesi o di pochi anni, i chili persi vengono recuperati di nuovo.

Per di più, esiste il cosiddetto “paradosso delle diete”, ossia l’evidenza che, dopo ogni dieta ipocalorica, il dimagrimento è sempre più scarso e dura sempre di meno nel tempo. Questo perché la riduzione eccessiva dell’apporto calorico costringe l’organismo a mettere in atto strategie difensive tali da abbassare la propria richiesta metabolica con l’inconveniente che quando si riprende a mangiare anche poco di più rispetto alla dieta, il peso tende ad aumentare rapidamente e i chili persi spesso si recuperano.

Arrivati a questo punto, forse si sta convincendo che, se ciò che è più ovvio fare per dimagrire, ossia la dieta ipocalorica, non funziona, anzi peggiora la situazione, forse é veramente questione di “essere destinati a dimagrire” o serve veramente la bacchetta magica?

In realtà, l’unica soluzione possibile è fare “retromarcia” sulla dieta ipocalorica e iniziare a valutare soluzioni alternative.

Una dietologia basata solo su rassicuranti calcoli matematici delle calorie e dei nutrienti non tiene conto che la dieta è un intervento psicologico, è la prescrizione di un cambiamento profondo del modo di alimentarsi, delle proprie preferenze alimentari e del rapporto che una persona ha con il cibo. Per quanto una persona riesca a seguire rigide prescrizioni dietetiche, col tempo queste diventano insopportabili e vengono abbandonate. Diete troppo rigide richiedono forza di volontà, spirito di sacrificio e un tentativo di controllo sui propri segnali corporei che, a lungo andare, conduce alla perdita di controllo sul cibo e spesso aumenta la probabilità di incorrere in disturbi del comportamento alimentare.

Il mio consiglio è che quello di scegliere e contattare un professionista che si occupi della valutazione del suo stato nutrizionale, della sua costituzione fisica e composizione corporea e che le possa suggerire un’alimentazione equilibrata, senza confezionarla in schemi dietetici rigidi ma supportandola in un percorso di educazione alimentare anche attraverso il monitoraggio delle sue abitudini alimentari che rappresenta un utile momento di riflessione sulle proprie “necessità alimentari”.

Non si dimentichi, infine, che l’attività fisica gioca un ruolo fondamentale per perdere peso e mantenersi in salute. Spesso, quando si vuole dimagrire si pensa troppo all’alimentazione e troppo poco all’attività fisica. Muoversi contribuisce ad aumentare il metabolismo e mantenere uno stile di vita attivo, con almeno una camminata quotidiana a ritmo sostenuto, aiuta a rilassarsi, combatte lo stress ed è uno dei modi migliori per avere un rapporto sereno con la bilancia!

Buona fortuna per il suo percorso!


Dr. Cinzia Alfonsi
Biologo Nutrizionista
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info@lanutrizionista.it
www.lanutrizionista.it




23 Novembre 2010 alle 19:30 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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