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Capodanno da incubo a San Benedetto del Tronto? Le considerazioni di “ecce Homo” e la replica di Balestra

di | in: Cronaca e Attualità

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Riceviamo in redazione e pubblichiamo integralmente le considerazioni di Pierluigi Cosignani, Presidente dell’Associazione Culturale ecce Homo  di San Benedetto del Tronto, in merito al comunicato “Capodanno da incubo a San Benedetto del Tronto” del Comitato Abbassiamo il Volume


Gentile redazione

Per chiarezza e puntualità gradiremmo fossero pubblicate le seguenti considerazioni in merito all’articolo: Abbassiamo il volume: “Capodanno da incubo a San Benedetto del Tronto”.

1 gennaio 2011 Categoria: Cronaca e Attualità
Tags: abbassiamo il volume, Capodanno




Innanzitutto alcuni chiarimenti:

“gruppo di scalmanati festaioli che ha dato vita ad una performance indegna…”: ad una lettura superficiale si potrebbe pensare che la band fosse di quelle rockettare, tutto chitarre elettriche, batteria e musica psicadelica che si ritrovano per adunate di massa a base di sballo, alcol ecc. In realtà il gruppo era rappresentato nell’occasione da quattro signori quarantenni – un fisioterapista, un albergatore, un dirigente di supermercati e un consulente aziendale – padri di famiglia che messi insieme hanno 16 figli (tra figli naturali, adottati ed in affidamento familiare). Con loro c’erano le rispettive famiglie e tanti altri amici che hanno desiderato festeggiare il capodanno in piazza partecipando della loro gioia con le tante persone (turisti, passanti, persone sole!) che in quella serata si sono trovate a passare di lì.

“…che nulla a che fare con i festeggiamenti legati al capodanno”. Su questo passaggio non possiamo dare torto a chi scrive in quanto nell’ambito della festa – a dispetto dei tanti cenoni di gala molto costosi per i partecipanti – venivano distribuiti dolci e bevande gratis segno di quell’accoglienza e di quell’affabilità che hanno mosso gli organizzatori a porre questo gesto in piazza.

Musica spacca timpani diffusa da potenti casse acustiche: ad una lettura superficiale si potrebbe ancore pensare che la musica fosse corrispondente alla band rockettara di cui sopra. In realtà i canti sono stati tutti molto popolari ed hanno spaziato dal repertorio di Renzo Arbore alla ben più popolare ed allegra “chi ha mangiato il becco dell’anitra”…!

“Tutto ciò mentre qualcuno dal palco di questa festa recitava preghiere invocando Dio santi e madonne” anche queste parole oltre ad essere gravemente offensive ed a malcelare un evidente integralismo – a dispetto del rispetto dei diritti umani e degli animali (!!!) richiamati nell’articolo stesso – non rispondono alla verità dei fatti in quanto il gesto che è stato vissuto alle ore 0:10 coinvolgendo tutti i presenti nella preghiera dell’Angelus per affidare alla custodia della Beata Vergine Maria il nuovo anno è durato appena 10 minuti.

Infine ci si consenta di citare un elemento di cronaca che la zelante signora Balestra ha tralasciato ma che invece è risultato molto evidente a tutti i presenti; per tutta la serata dal palazzo dove guarda caso risiede la signora Daniela Ballestra (e per verità dal balcone da dove nel pomeriggio una signora si prodigava nel fare fotografie forse per documentare non si sa quale trasgressione del C.p.) sono piovute uova, limoni, mandarini ed altra frutta di vario genere mettendo a grave repentaglio la sicurezza e l’incolumità dei presenti a partire dai numerosi bambini. Ha ragione la signora a chiedere che nelle feste ci sia la sicurezza; se quella sera fosse stata presente la polizia sicuramente avrebbe ricordato alla signora gli articoli del codice penale che tanto bene conosce ma che così poco sono state rispettate dagli abitanti stessi del palazzo “infastidito”.


Cordiali Saluti. 

Associazione Culturale ecce Homo  San Benedetto del Tronto

Pierluigi Cosignani, Presidente

La replica di Daniela Ballestra
Presidente di “Abbassiamo il volume”

Probabilmente chi ha replicato  in tal modo al nostro articolo, dovrebbe documentarsi meglio riguardo le leggi, e i regolamenti sull’inquinamento acustico, tutte a favore del diritto al riposo e alle occupazioni dei residenti. E’ evidente che chi propugna il fracasso delle feste, non è al corrente delle succitate leggi.

Vediamone alcune:

PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA: Un piano di zonizzazione acustica, adottato dallo stesso comune, vieta di svolgere feste e manifestazioni a carattere musicale in prossimità delle civili abitazioni. La legge regionale n.28/01 (art.3 comma4) e la relativa D.R.G.M. N.896/03 (capitolo 6) impongono ai Comuni di scegliere idonee aree, (nel cui interno non ci deve essere comunque presenza di abitazioni) da destinarsi  a spettacoli o manifestazioni a carattere temporaneo, tenendo conto dell’impatto acustico indotto, sia dall’attività principale che da quelle collegate dovute all’afflusso e reflusso di partecipanti. Chi intende esercitare tali attività temporanee o mobili, deve presentare con congruo anticipo all’Ufficio Ambiente del Comune una richiesta di deroga contenente una valutazione di impatto acustico redatta da tecnico competente in acustica ai sensi dei commi 6,7 ed 8 dell’art.2 della legge 447/95
Anche in presenza di deroghe, devono esserci delle prescrizioni sia in decibel che in orari, atte a contenere il disturbo causato dal rumore (deroga non significa “fracasso ad oltranza”)

ART.57 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza: “Senza licenza della autorità locale di pubblica sicurezza non possono spararsi armi da fuoco né lanciarsi razzi, accendersi fuochi d’artificio, innalzarsi aerostati con fiamme, o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa.
 E’ vietato sparare mortaretti e simili apparecchi.

art.703 C.P. recita: chiunque senza  licenza della autorità in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco,accende fuochi d’artificio o lancia razzi o innalza arrosti con fiamme  o in genere fa accensioni o esplosioni pericolose è punito con l’ammenda fino a 103 euro Se il fatto è commesso in luogo dove si adunano persone la pena è dell’arresto fino ad un mese”

La Suprema Corte di Cassazione , in merito al reato 659 del C.P. “Disturbo alle occupazioni o al riposo delle persone” ha affermato:  “ il reato contestato non richiede alcun superamento di soglie predeterminate purche’ la condotta sia idonea ad arrecare disturbo ad una serie indeterminata di persone, ed e’ del tutto irrilevante che una serie indeterminata di persone si sia lamentata effettivamente, basta pero’ che la condotta sia in se’ idonea ad arrecare disturbo.(Sentenza Cassazione penale, sezione I, 25 giugno 2008, n. 25716)

Come si vede la giurisprudenza abbonda di leggi che sanciscono il diritto a non essere disturbati da decibel selvaggi

Se c’è già il Capodanno di Piazza Giorgini,  poi, non si vede l’utilità di un’altra festa in Viale S.Moretti, dove tra l’altro ,c’erano pochissime persone.

Ci auguriamo che tale vergogna non si ripeta più!

 La casa è un luogo tutelato dalla legge, il Sindaco dovrebbe tutelare la salute dei cittadini e far rispettare le leggi , mentre i  festaioli devono capire, che le piazze pubbliche non sono un far west, ci sono limiti  di convivenza civile, e beni  collettivi  da tutelare che hanno la priorità su tutto.


Daniela Ballestra
Presidente di “Abbassiamo il volume”

 




4 Gennaio 2011 alle 22:31 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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