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Henry David Thoreau “Se tremi sull’orlo”

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Ventisette lettere che il maestro del «rinascimento americano» ha indirizzato al discepolo Harrison Blake, ventisette lettere tradotte per la prima volta in italiano che rappresentano un percorso di conoscenza, indicazioni e annotazioni per affrontare la vita al meglio delle nostre possibilità. E’ questo il contenuto di “Se tremi sull’orlo”, significativamente sottotitolato “Lettere a un cercatore di sé”, prezioso volumetto mandato in libreria dai tipi di Donzelli nella collana Saggine. In tempi bui, in questi tempi bui, leggere qualcosa di inedito di Thoreau non può che far bene allo spirito. La sua disobbedienza civile viene qui dispiegata sotto forma di moniti ed esortazioni che non demordono mai sulla strada dell’austerità, del pauperismo, dell’illuminazione.
Con un respiro via via più spirituale, le lettere sono un sillabario delle cose della vita, delle superflue e delle necessarie. Non tutte sono imperdibili, ma alcune sono impagabili e, in questi tempi bui, ogni richiamo alla purezza è da accogliere a braccia aperte.


Henry D. Thoreau (1817-1862) trascorse tutta l’esistenza nella quieta Concord, una sorta di pianeta della mente che popola anche i suoi Diari. Divenuto nel Novecento icona del pensiero ambientalista e pacifista ante litteram, è autore del popolarissimo “Walden”.




26 Gennaio 2011 alle 23:34 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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