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Nonostante la crisi, le tariffe pubbliche aumentano a ritmi sostenuti

di | in: Cronaca e Attualità

UIL Pensionati

Francesco Fabiani Segretario della UIL Pensionati di Ascoli Piceno denuncia come nonostante la crisi, le tariffe pubbliche hanno continuato ad aumentare a ritmi sostenuti, nonostante l’inflazione, nel biennio 2008/2009, sia cresciuta solo del +2,2%. A crescere di più sono state le voci di competenza delle Regioni e degli Enti locali (+7,4%) mentre quelle governative hanno avuto un +6,3%; è stata fatta cassa a spese dei cittadini. Lavoratori pensionati e PMI sono i soggetti più colpiti. Fabiani fa notare come a questi aumenti non abbiano corrisposto per cittadini qualità e quantità dei servizi offerti.
 
Tariffe dei servizi pubblici dal 2008 al 2010 (var % sulll’anno precedente)
                                        2008    09      10   2010/2008
Pedaggi autostradali+3,3+2,8+7,710,8
Gas+9,6-1,5+10,68,9
Trasporti ferroviari +6,4 +4,8+3,68,7
Servizi postali +0,0  +5,6 +1,6 7,3
Trasporti urbani +2,1 1,9 +5,2 7,2
Raccolta rifiuti +3,3 +4,5 -2,8 1,7
Servizi di telefonia -1,3+1,3-0,60,7
Energia elettrica+9,7 -1,9 +1,6 -0,4
Acqua potabile +5,0+5,9-6,7 -1,2

 
Tariffe +4,9+1,3+1,93,2
Tariffe di competenza Governo+2,0 +1,9+4,36,3
Tariffe di competenza Autorità +7,4-1,1-0,9 -2,0
Tariffe di competenza Enti Locali +3,5+3,7 +3,6 7,46 7,4

FONTE: CGIA di Mestre andamento delle principali tariffe dei servizi pubblici negli ultimi 3 anni.
 
                  2008     09    10   2010/2008
inflazione+3,3+0,8+1,4+2,2

Media 2010 primi 11 mesi dell’anno – CGIA di Mestre su dati ISTAT
 
Fabiani ricorda che secondo le associazioni dei consumatori nel 2011 ci saranno rincari delle tariffe che costeranno circa 1000 euro a famiglia. Pesante il tributo per l’abitazione, con aumenti di 89 euro per le tariffe del gas (+8%), di 19 euro per le tariffe elettricità (+5%), di 21 euro per quelle dell’acqua (+6%), e di 32 euro per le tariffe dei rifiuti (+8%). Queste sono le spese che costituiscono una delle voci principali del bilancio familiare, tra utenze e  condominio, telefono, nettezza urbana, altre tasse annuali, l’affitto o le rate del mutuo, rappresentano oltre 1/3 della spesa. Molte famiglie si trovano in forti difficoltà nel pagare tali spese che pesano sul reddito in misura del tutto insostenibile. Secondo recenti statistiche il 15,3% delle famiglie ha dichiarato di arrivare a fine mese con molta difficoltà. Dati ricorda Fabiani che emergono da Rapporto sulla coesione sociale, anni 2009/2010 curato dall’Istat, dall’INPS e dal Ministero del lavoro. Fabiani conclude evidenziando come queste situazione dovrebbero far riflettere tutti gli attori istituzionali e scoiali poiché la ripresa economica non può prescindere da una profonda revisione, più equa e giusta, del sistema fiscale e tariffario a partire dai ceti più deboli e quindi dai pensionati con una rivalutazione anche delle pensioni




16 Gennaio 2011 alle 1:45 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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