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EMRGENZA UMANITARIA IMMIGRAZIONE, MARCONI AL VIMINALE: LE MARCHE RISPONDONO ALL’APPELLO, MA OCCORRONO CRITERI CONGRUI E CONCERTATI PER LE QUOTE DI DISTRIBUZIONE.


‘Le Marche rispondono si` all’appello di solidarieta` nazionale lanciato dal Presidente Napolitano e aderiscono alle proposte del Governo sul piano di emergenza umanitaria a causa dell’aumento prevedibile di immigrati dal Nord Africa nelle prossime settimane, ma vanno fissati criteri specifici e concertati sulla distribuzione delle quote, in una logica di solidarieta` e collaborazione istituzionale .’ Lo ha comunicato l’assessore regionale alle Politiche sociali e della Famiglia, Luca Marconi sintetizzando la posizione della Regione Marche nell’incontro convocato oggi al Ministero dell’Interno, tra il Ministro Roberto Maroni, le Regioni , l’ANCI e l’UPI e al quale ha partecipato anche il dirigente della Protezione civile regionale, Roberto Oreficini. In primo luogo Marconi ha chiesto che ‘si tenga in massima considerazione la situazione di alcune regioni gia` in difficolta` (oltre alla Sicilia e alla Puglia gia` appesantite dall’accoglienza di notevoli flussi migratori) come l’Abruzzo e appunto le Marche, dove ora un terzo dei Comuni sta gia` vivendo in emergenza a seguito dei danni provocati dagli eventi alluvionali e dove quindi le strutture disponibili possono essere necessarie per esigenze locali.’ Il Ministro Maroni si e` riservato di studiare e approfondire i termini di tale proposta. Dagli Interni e` stato precisato che alle Regioni spettera` un compito di coordinamento degli enti locali per l’accoglienza sul territorio solo di coloro che chiederanno asilo politico e a cui spetta quindi lo stato di rifugiato (si prevede un 70% del totale degli arrivi). Attualmente stanno arrivando in massima parte dalla Tunisia, soprattutto giovani, maschi che si stimano intorno ai 15 mila, ma nelle prossime settimane potranno diventare 35 mila e, con l’arrivo di immigrati libici, a 50 mila in qualche mese. Andranno accolti dal sistema degli enti locali in base all’esistenza di strutture pubbliche idonee e disponibili, che diano garanzia di assistenza e che possano essere adattate allo scopo senza ulteriori lavori (accantonata totalmente l’ipotesi di tendopoli o strutture mobili). Il Governo individuera` i siti per l’accoglienza e fornira` un elenco di quelli ritenuti idonei come centri CIE. Per questo l’assessore Marconi ha chiesto al Ministro che ‘in primo luogo questa operazione venga concertata con le Regioni e non imposta dall’alto, con lo stesso criterio con il quale le Regioni si rapporteranno con gli enti locali dei propri territori.’ A margine della riunione l’assessore regionale ha posto l’accento anche sul fenomeno dei minori non accompagnati’fuori famiglia che anche nelle Marche e` molto accentuato ( circa 550 minori ) precisando che ‘sta emergendo un problema notevole nei Comuni, da affrontare rapidamente perche` sta pesando duramente sui bilanci degli enti locali. Stiamo spendendo per questo servizio di accoglienza – ha aggiunto – cifre pari al Fondo per gli Asili Nido e non e` piu` sostenibile per la Regione. Occorrera` rivedere tutta la politica tariffaria e le regole per questo tipo di servizio, rendendo piu` equo il sistema ed elaborando nel contempo progetti concreti di affido familiare. E’ impensabile ‘ ha concluso – che molti, troppi bambini debbano arrivare a 18 anni vivendo ancora in strutture di accoglienza e non supportati psicologicamente dall’affetto di una famiglia.’ (ad’e)


PETRINI ALLA CONFERENZA DELLE REGIONI PER L’ALLUVIONE NELLE MARCHE: ‘CHIESTO UN TAVOLO POLITICO AL GOVERNO PER RIVEDERE IL MILLEPROROGHE’.


‘Una norma inaccettabile, insostenibile, assolutamente non condivisibile. Le Regioni chiedono al Governo l’immediata attivazione di un Tavolo politico per rivedere il Milleproroghe, almeno in relazione alle disposizioni previste per le calamita` naturali’. E` quanto ha riferito il vice presidente della Regione Marche, Paolo Petrini, al termine della Conferenza delle Regioni, convocata a Roma e dedicata anche all’alluvione nelle Marche. ‘Al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro dell’Economia e delle Finanze ‘ ha affermato Petrini ‘ e` stato chiesto di insediare il Tavolo su una normativa che presenta diverse criticita` e che mina il principio della solidarieta` dello Stato nei confronti degli altri livelli istituzionali. Al centro dei lavori della Conferenza abbiamo posto la questione dell’alluvione nelle Marche, per la quale e` pronta un’ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri che non puo` essere finanziata per mancanza di risorse. Anche applicando, a livello regionale, le disposizioni previste per accedere al Fondo nazionale (manovra di bilancio, addizionale Irpef, accisa sulla benzina), le risorse mancherebbero ugualmente, senza considerare che i pesanti tagli ai trasferimenti, gia` operati dal Governo, impediscono qualsiasi possibilita` di intervento. Le Regioni hanno anche criticato la disposizione del Milleproroghe che prevede l’acquisizione del parere preventivo della Corte dei conti sugli atti emanati dal commissario designato a superare l’emergenza. Cosi` viene meno la sostanza stessa di questi provvedimenti: si nomina il commissario per operare velocemente, poi lo si sottopone a una verifica preventiva che richiede necessariamente del tempo’. Petrini ha ribadito che le disposizioni del Milleproroghe ‘sono inaccettabili non solo per le modalita` di accesso alle risorse, che le Marche non hanno e che in altri contesti potranno non avere altre Regioni, ma in via di principio, in quanto viene leso quello della solidarieta`, a cui lo Stato non puo` assolutamente derogare’.


DIPARTIMENTO SALUTE E SERVIZI SOCIALI, LA REGIONE APPROVA LA NUOVA ORGANIZZAZIONE.


Valorizzazione della programmazione, rafforzamento delle funzioni di indirizzo della Regione, semplificazione dell’attivita` amministrativa, razionalizzazione della struttura burocratica per garantire servizi efficienti e un’efficace gestione delle risorse disponibili. Sono gli obiettivi che la Giunta regionale intende conseguire attraverso la nuova organizzazione del dipartimento Salute e Servizi sociali e dell’Agenzia regionale sanitaria (Ars). Nel corso di una riunione straordinaria, l’esecutivo ha approvato le deliberazioni che istituiscono ‘ nell’ambito del Dipartimento e dell’Ars ‘ i nuovi settori operativi e i dirigenti responsabili, alle dipendenze del direttore Carmine Ruta. La riorganizzazione rafforza il controllo della gestione, le politiche di bilancio, il supporto giuridico e amministrativo per accompagnare il processo di riforma sociosanitaria avviato nelle Marche e gli investimenti infrastrutturali conseguenti. Il Dipartimento accorpa funzioni, in precedenza, di competenza dei servizi Sociali e Salute. ‘La nuova organizzazione risponde all’esigenza di assicurare un raccordo forte tra la programmazione e la gestione dei servizi sociosanitari ‘ commenta il presidente Gian Mario Spacca ‘ Definisce gli ambiti specifici di competenza del Dipartimento e dell’Agenzia sanitaria a seguito dell’emanazione della legge regionale 17/2010 che ha istituito il Dipartimento, il cui direttore assume anche la direzione dell’Ars per assicurare il collegamento con gli enti del servizio sanitario, con particolare riferimento all’assistenza sanitaria territoriale, ospedaliera, farmaceutica, la promozione della salute, l’integrazione sociosanitaria, gli investimenti e la veterinaria. Scelte necessarie per consolidare la sanita` marchigiana e continuare quel percorso virtuoso che ci ha posizionato ai vertici nazionali per la qualita` dei servizi e delle prestazioni’. Secondo l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani, ‘la Giunta regionale ha compiuto un altro passo per riqualificare il sistema sanitario, garantire le protezioni sociali, rispondere alle esigenze dei territori. Una nuova organizzazione non riveste un’importanza solo interna, ma riversa i suoi effetti sulla programmazione dei servizi che vanno assicurati alla popolazione, specie in una situazione, come l’attuale, contraddistinta da pesanti tagli nazionali che minano le sicurezza acquisite’. Il dipartimento per la Salute e i Servizi sociali svolge i compiti della programmazione economica e finanziaria, il controllo strategico di gestione, l’organizzazione delle risorse umane, gli accreditamenti e l’attivita` ispettiva, il coordinamento delle politiche sociali, la programmazione sociale, i finanziamenti a soggetti pubblici e privati in ambito sociale, i servizi all’infanzia, alla famiglia, pubbliche assistenze e albi sociali. Vengono anche assicurati il governo clinico, l’assistenza ospedaliera e territoriale, l’integrazione sociosanitaria territoriale, la ricerca sanitaria e la formazione, l’assistenza farmaceutica, l’edilizia sanitarie e ospedaliera, gli investimenti tecnologici, la prevenzione e la promozione della salute, la veterinaria e la sicurezza alimentare, il coordinamento giuridico e amministrativo, il sistema informativo e l’archiviazione dei dati a supporto della programmazione sanitaria regionale.




22 Marzo 2011 alle 20:36 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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