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Gli studenti dell’IPIA riscoprono il dialetto

di | in: Cultura e Spettacoli

Assemblea dedicata alla nostra lingua territoriale, tra componimenti poetici e opera teatrale


TOLENTINO – Un’assemblea degli studenti dedicata al dialetto. Come conclusione delle attività che l’Istituto professionale “Ercole Rosa” di Tolentino ha realizzato per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, gli alunni hanno dedicato l’incontro, tenuto nel cine-teatro Santo Spirito, alla nostra lingua originaria del territorio, al teatro dialettale e al contributo che danno all’identità di un popolo e di una cultura. 

All’assemblea, voluta dagli studenti dell’IPIA, hanno partecipato alcune classi del Liceo classico e dell’Istituto tecnico economico.

Dopo l’apertura della dirigente prof.ssa Maria Antonella Angerilli e del direttore della sede Fabio Broglietti, si sono tenute le relazioni del prof. Fabio Macedoni, del Liceo scientifico di Macerata, e del prof. Enzo Calcaterra, del Liceo classico di Tolentino.

Macedoni, cultore e fine autore di teatro dialettale, ha affrontato in modo originale e accattivante il tema del dialetto come lingua avente la stessa dignità dell’italiano nella tradizione di un popolo, dimostrando con la lettura di alcune poesie, che non ha nulla da invidiare per spontaneità, dignità ed eleganza. I ragazzi hanno ascoltato la musicalità e la liricità di alcuni componimenti, come “Lu varbiere” di Oriano Costantini e “La vefana” dello stesso Macedoni. Sono seguiti altri brani spiegati e interpretati da Calcaterra, che ha sottolineato l’impegno e il contributo che poeti, quali Mario Affede, Antonio Angelelli (meglio noto come ‘Ntunì de Tavarró) e Alfonso Leopardi hanno dato, con le loro creazioni poetiche di indicibile dolcezza e ingenua malizia, alla valorizzazione dello spirito marchigiano.

L’assemblea dei ragazzi ha poi avuto il suo momento ludico – culturale nella rappresentazione della commedia, doverosamente in dialetto, del giovane e apprezzato autore Adriano Marchi. La compagnia “Noi del Teatrino” di Camporotondo di Fiastrone, reduce da molti successi, ha portato in scena “La locanda del gatto e la volpe”, sottile ed efficace satira contro i furbi ingannatori che diventano, loro malgrado, ingannati. 




29 Marzo 2011 alle 22:48 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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