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La CCIAA di Ascoli sigla una convenzione per rendere sempre più funzionale l’ente camerale

di | in: Cronaca e Attualità

un momento della firma

MACERATA – Accordo storico fra le Camere di Commercio delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Ieri, 10 giugno, infatti, presso la sala del consiglio della CCIAA di Macerata, è stata apposta la firma su due convenzioni che porteranno i tre enti camerali a svolgere delle funzioni in maniera associata.

Adriano Federici presidente della CCIAA di Ascoli, Giuliano Bianchi presidente della CCIAA di Macerata, Graziano Di Battista presidente della CCIAA di Fermo, con la presenza anche di Marco Peroni segretario generale CCIAA di Ascoli e di Maria Leonori vice segretario generale della CCIAA di Macerata hanno messo a punto l’accordo in ottemperanza alla riforma delle Camere di Commercio di cui al D.Lgs n. 23/2010, che di fatto ha modificato l’art 2  della legge n. 580/1993.

La nuova norma prevede che gli enti con meno di 40 mila imprese debbano obbligatoriamente svolgere in forma associata le funzioni di costituzione di commissioni arbitrali e conciliative per la risoluzione delle controversie tra imprese, ma anche fra le stesse e i consumatori e gli utenti; debbano predisporre contratti tipo fra imprese; debbano promuovere forme di controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei contratti e, infine, debbano occuparsi della vigilanza e del controllo sui prodotti e per la metrologia legale e rilascio dei certificati d’origine delle merci.

«Il nostro obbiettivo – ha asserito il presidente della CCIAA di Ascoli Piceno Adriano Federici – è quello di avere una camera unica regionale che possa ottemperare a queste attività e che possa venire incontro alle imprese assicurando tempestività nella risoluzione delle controversie con giudizi inappellabili e costi bassi». Per tenere fede a quanto stipulato tutti gli enti camerali offriranno la possibilità di fare corsi gestiti direttamente della CCIAA per formare nuovi mediatori commerciali.

La decisione delle due Camere di Ascoli e Fermo di svolgere funzioni associate con la Camera di Macerata è stata motivata sia dalla vicinanza territoriale che da quella culturale e soprattutto dal fatto che Macerata opera attivamente da oltre 10 anni in materia di conciliazione grazie anche alla collaborazione dell’università di Camerino. I tre presidenti hanno assicurato che si è assistito a un momento storico che porterà le conciliazioni a concludersi da un minimo di 30 giorni a un massimo di 4 mesi per i casi più complessi. Un cambiamento che potrebbe porre fine allo spinoso tema dei tempi molto lunghi nella risoluzione delle controversie.




11 Giugno 2011 alle 23:00 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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