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Protezione Civile-Marche

Maltempo in arrivo nelle Marche, la Protezione civile regionale allerta le amministrazioni interessate per garantire i sevizi pubblici e prevenire i rischi alle persone


Maltempo in arrivo nelle Marche. La Protezione civile regionale ha allertato le amministrazioni interessate per garantire i servizi pubblici e prevenire i rischi alle persone. A partire dalla tarda mattinata di domani (martedì 31 gennaio) e almeno sino a venerdì 3 febbraio, la regione sarà interessata da un sensibile calo delle temperature, associato a precipitazioni nevose anche a quote basse. I fenomeni nevosi riguarderanno anche la fascia costiera. Le nevicate saranno seguite da diffuse gelate notturne e durante le prime ore del mattino. Il direttore del dipartimento Sicurezza e Protezione civile, Roberto Oreficini, e il direttore del Centro funzionale, Maurizio Ferretti, hanno inviato una comunicazione di “allerta meteo” alle amministrazioni pubbliche, con indicazioni operative per prevenire e gestire le situazioni di emergenza.


Gli Enti proprietari delle strade (Comuni, Province, Autostrade per l’Italia) vengono invitati a predisporre misure preventive e a attuare interventi tecnici necessari per assicurare le regolare circolazione stradale, soprattutto in corrispondenza di infrastrutture di interesse pubblico.


Rfi e Trenitalia dovranno curare “la completa funzionalità della rete ferroviaria, provvedendo ad adottare misure idonee per evitare il blocco o il ritardo nella circolazione dei treni”. In caso di neve, il treno diventa il sistema di trasporto alternativo a quello su gomma, utile per risolvere i problemi di mobilità urgente delle persone.


I Comuni, a loro volta, sono invitati ad assicurare la piena funzionalità delle proprie strutture di prevenzione e di quelle operative. “Particolare attenzione deve essere posta nella predisposizione di luoghi di ricovero temporaneo per le persone senza fissa dimora e nell’assistenza alimentare, energetica e farmaceutica alle persone anziane e diversamente abili che non possono contare sull’aiuto di familiari”. I sindaci, autorità locali di protezione civile, possono impiegare il volontariato di protezione civile, previa comunicazione alla Sala operativa unificata permanete (Soup) regionale.


I presidenti delle Province, in sinergia con i prefetti, assicureranno invece l’allertamento e l’operatività (se necessario) dei Comitati provinciali di protezione civile presso le Sale operative integrate (Soi). L’eventuale convocazione dei Centri operativi di viabilità (Cov), da parte delle prefetture, viene suggerito, andrà fatto presso le Soi, per garantire un maggiore raccordo operativo tra viabilità e protezione civile.


L’Autorità portuale di Ancona, infine, manterrà contatti costanti con il Cov delle Prefettura di Ancona, per la gestione dei mezzi pesanti in arrivo e partenza nello scalo portuale.


Altre disposizioni riguardano le società di trasporto e distribuzione dell’energia elettrica, invitate a organizzare un servizio di intervento rapido per la riparazione dei possibili guasti o, in caso di interruzioni prolungate, per la messa a disposizione di gruppi elettronici sostitutivi.


Le strutture sanitarie e assistenziali, invece, sono incaricate di controllare l’efficienza e il corretto funzionamento dei gruppi elettrogeni sostitutivi installati, provvedendo a verificare anche lo stoccaggio di un’adeguata scorta di carburante.


La Sala operativa unificata permanente (tel. 840001111; 0718064163; cell. 335496033; Fax. 0718062419) funzionerà da punto di raccordo per lo scambio di tutte le informazioni. I Vigili del Fuoco manterranno attivo il presidio presso la Soup per l’intera durata dell’emergenza.


Locali storici delle Marche, logo e criteri per l’istituzione dell’elenco  

Canzian: “Una preziosa testimonianza da non disperdere” 


locale storico

I locali storici delle Marche avranno un loro Elenco regionale e un logo di riconoscimento. Lo ha stabilito la Giunta regionale che ha approvato i criteri e le modalità di istituzione e di aggiornamento periodico del registro, previsto dalla legge regionale 5/2011. La normativa promuove la valorizzazione delle osterie, delle locande, delle taverne, delle botteghe e degli spacci di campagna storici, prevedendo anche un censimento di questi locali. “La Regione Marche incentiva la conservazione e la valorizzazione degli esercizi commerciali aperti al pubblico e in attività da almeno quarant’anni – ricorda l’assessore al Commercio, Antonio Canzian – Queste realtà costituiscono una preziosa testimonianza storica e sociale per la comunità marchigiana che non va dimenticata e dispersa. Attraverso il censimento e l’aggiornamento periodico dell’Elenco, è possibile ricostruire un tessuto commerciale che ha contraddistinto e accompagnato la vita dei nostri paesi e delle nostre città. Una memoria da valorizzare, perché rappresenta un valore aggiunto non trascurabile per la stessa immagine delle Marche”. Il logo reca la scritta “Locale Storico Marche”, riportata su una targa zincata di forma ovale, da collocare all’esterno dell’esercizio commerciale. Possono avvalersene i locali iscritti nell’Elenco regionale, che potranno anche utilizzarlo nella propria pubblicistica. Il censimento verrà curato dai Comuni, sulla base dei criteri stabiliti dalla Giunta regionale. L’Elenco indica gli estremi identificativi e una breve descrizione delle caratteristiche essenziali di ciascuna attività. L’iscrizione rappresenta la condizione essenziale per poter beneficiare dei contributi destinati ai locali storici. Successivamente alla prima applicazione, le domande di iscrizione o di aggiornamento vanno presentate al Comune di riferimento che emanerà un apposito bando biennale. La Giunta regionale promuoverà anche la pubblicazione di una guida dei locali storici marchigiani.  




AVVIATO IL PRIMO AGRINIDO REGIONALE  

Petrini: “L’esperienza di Pievebovigliana una delle primissime in Italia” 


AgriNido, taglio del nastro di Paolo Petrini a Pievebovigliana

“Con il bando per gli agrinido, la Regione Marche ha riconosciuto il valore dell’attività agricola non solo come produttrice di beni primari e di tutela dell’ambiente, bensì anche come promotrice di servizi di welfare sociale, specie in ambito montano e periferico, dove maggiormente carenti sono i servizi alle famiglie. Nell’entroterra un comune su due non dispone di asilo nido, un’iniziativa come questa è quindi particolarmente importante. Quella di Pievebovigliana è una delle primissime esperienze del genere in Italia. I bambini che frequenteranno l’agrinido avranno la possibilità di vivere a contatto con la natura, imparando sin da piccoli a rispettarla, a conoscerla e a familiarizzare con una corretta alimentazione”. Paolo Petrini, vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’Agricoltura, commenta così l’avvio del primo agrinido regionale, realizzato a Pievebovigliana (Mc) da parte di un’azienda agricola e agrituristica biologica. Oltre a Petrini era presente all’inaugurazione ufficiale presso la “Sapori di Campagna” di Maccario Aureli, anche il Sindaco, Sandro Luciani.


Quella avviata è una piccola classe con massimo sette ospiti, dove verranno garantite tutte le abituali cure quotidiane. I bimbi, seguiti da educatori affiancati dai titolari dell’azienda, potranno partecipare alla cura dell’orto, conoscere gli animali della fattoria, partecipare ai vari momenti della vita in campagna. Il menu, rigorosamente a base di prodotti freschi e di stagione coltivati in azienda, è stato elaborato in collaborazione con l’Asur 10 di Camerino.


L’agrinido è un servizio educativo rivolto a bambini da 1 a 3 anni, svolto dall’imprenditore agricolo attraverso l’utilizzo della propria azienda, in connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento. L’attività agricola rimane principale, sia in termini di tempo dedicato, sia di personale impiegato, mentre quella educativa viene svolta secondo le prescrizioni della normativa di settore, in base al progetto pedagogico e architettonico stabiliti dalla Giunta regionale. Il riferimento è, rispettivamente, alla legge regionale 9 del 2003 – Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l`infanzia, per l`adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie – e alla delibera di Giunta 722 del 2011 – Modello di agrinido di qualità per le Marche.


Per individuare i migliori modelli educativi, organizzativi e didattici in ambiente rurale, ricco di stimoli e risorse naturali, è stato costituito un Comitato tecnico scientifico in partnership con la Fondazione Montessori del Comune di Chiaravalle. Con una delibera del luglio 2010, infatti, la Giunta regionale ha approvato uno specifico accordo di collaborazione per lo sviluppo di servizi educativi e didattici con la Fondazione.


Il contributo regionale può essere concesso a fronte dei costi di gestione per i primi due anni di attività, a parziale copertura delle spese per personale, materiale didattico, sanitario, di pulizia, per i pasti, manutenzione, utenze e pubblicità. Ammesso anche l’adeguamento degli spazi interni ed esterni, dell’impiantistica e degli arredi strettamente funzionali all’attività.  



Sergio Bozzi amministratore unico della Svim 
 

Sergio Bozzi

Sergio Bozzi è il nuovo amministratore unico della Società regionale di sviluppo (Svim). È stato nominato dalla Giunta regionale, dopo la presentazione della candidature a seguito dell’avviso del dicembre scorso. Subentra a Fabrizio Costa, che ha guidato la società nel 2011 e a Fabio Montanini (dirigente regionale Servizi per l’impiego) che sta ricoprendo l’incarico nelle more dell’espletamento delle procedure di nomina. Come Costa e attualmente Montanini, Bozzi è stato dirigente della Regione Marche, occupandosi di Agricoltura e Politiche comunitarie. La legge istitutiva (la 17/1999) stabilisce che la Società sia diretta da un amministratore unico, nominato dalla Giunta regionale, che può essere individuato anche tra i dirigenti regionali. La scelta, viene evidenziato nella delibera di nomina, è avvenuta “per le particolari doti personali e professionali” che lo rendono idoneo a ricoprire l’incarico.









































30 Gennaio 2012 alle 23:15 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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