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La green economy sbarca al porto di San Benedetto

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Città

Porto

Il gas e non solo il gasolio per alimentare i pescherecci


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La green economy diventa il tratto distintivo dello sviluppo dell’area portuale di San Benedetto. Nella sala giunta del Comune di San Benedetto si è svolto un importante incontro del distretto delle nuove energie del Piceno con la partecipazione di diverse aziende della filiera della pesca. Lo scopo del progetto è quello di trasformare i pescherecci con propulsori in b-fuel in grado quindi di utilizzare sia il gasolio e sia il GNL ovvero Gas Naturale Liquido.

“Tecnicamente – ha detto Giovanni Cimini del Distretto delle Nuove Energie del Piceno – occorre installare a bordo di un peschereccio un serbatoio doppia custodia per il gnl liquido che usato si espande di circa 300 volte diventando un gas che alimenta il motore dell’imbarcazione”. In pratica è come avere un piccolo rigassificatore a bordo in grado di trasformare il motore affinchè si avvii con il diesel per poi andare a gas.

“Non è assolutamente pericoloso – ha proseguito la spiegazione Giovanni Cimini – non è inquinante ed è molto economico in quanto permettere di ridurre i costi del carburante del 50% in quanto costa la metà del prezzo del gasolio e ha lunga autonomia. Ci sono già in Italia autobus o camion alimentati con questo carburante”.

I rappresentanti di Confindustria di Ascoli e della Cna di Ascoli con il supporto di Piceno Promozione presieduta da Gino Sabatini hanno individuato le modalità che potrebbero permettere alla filiera del GNL PESCA dovrà predisporre tecnicamente i motori dei pescherecci per utilizzare carburanti alternativi e dovrà far certificare ed omologare i motori. Inoltre dovrà provvedere al rifornimento nei porti come pure sviluppare sistemi di controllo elettronici per la gestione a terra ed a bordo.

“San Benedetto – ha aggiunto Giovanni Cimini – può avere la possibilità di diventare un modello per lo sviluppo delle strutture portuali italiani. Non a caso grazie all’elevato livello tecnologico raggiunto dalle aziende del territorio la città della Riviera delle Palme è il primo progetto che il distretto delle nuove energie del Piceno realizza. Poiché il porto di San Benedetto è un porto statale, questa applicazione crediamo sia supportata da tutti gli enti fino alla certificazione finale della filiera, come pure potrà rivelarsi un opportunità da applicarsi in molti porti d’Italia. Auspichiamo di creare una rete d’impresa su questo tema e confidiamo in un forte risparmio per gli armatori in grado di garantire un importante presupposto per la ripresa di questo settore così importante per il nostro territorio”.




15 Gennaio 2012 alle 2:45 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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