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dall’Esercito Italiano

di | in: Cronaca e Attualità

Esercito

Roma, 2 luglio 2012. Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano, si è recato oggi a Poggio Renatico, in provincia di Ferrara, per incontrare i militari impegnati nell’ambito dell’operazione “una acies” nei comuni dell’Emilia Romagna colpiti dal sisma loscorso 20 maggio.


Dopo aver ricevuto un aggiornamento operativo dal Colonnello SalvatoreTumminia, Comandante dell’8° reggimento genio guastatori paracadutisti, sugliinterventi in corso e quelli futuri, il Generale Graziano ha rivolto aimilitari della task force “una acies” il proprio saluto e apprezzamento per lecapacità operative e lo spirito di sacrificio che dimostrano quotidianamentenelle molteplici attività condotte a favore della popolazione emiliana. “Loscopo della mia visita è quello di esprimere personalmente la mia vicinanza,sostegno e apprezzamento alle genti emiliane, che stanno reagendo con grandecoraggio e dignità” – ha detto il Generale Graziano – “e ai miei soldati, chestanno davvero facendo molto con mirabile competenza e grande professionalità”.Il Generale Graziano ha poi visitato i siti fissi, presidiati dagli uomini edonne dell’Esercito, disposti nei comuni di Sant’Agostino, Bondeno e Mirandola.


Nelle provincie di Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Bologna sono 300 imilitari (di cui 31 donne) della task force “una acies” impegnati nellademolizione delle strutture pericolanti, messa in sicurezza, verifica deidanni, ripristino e ricostruzione delle infrastrutture e controllo delle zonerosse, per le attività di contrasto allo sciacallaggio in supporto alle Forzedell’Ordine, al fine di impedire l’accesso del personale non autorizzato nellearee evacuate per inagibilità. Dall’inizio dell’emergenza, più di 10 interventispecialistici per la valutazione dei danni sono stati effettuati nei comuni diPoggio Renatico, San Possidonio, Bondeno, Mirandola e Sant’Agostino, oltre 120tonnellate di macerie sono state rimosse e, giornalmente, vengono percorsioltre 2000 chilometri per gli spostamenti tattico logistici nei comuni colpitidal sisma.


Tra le unità dell’esercito impiegate, anche il reggimento genio ferrovieridi Bologna che, già dai primi giorni dell’emergenza, ha svolto attività didistribuzione derrate alimentari, demolizioni di masserizie, messa in sicurezzadelle opere nei comuni di San Felice, Medolla, Bondeno, Sant’Agostino eConcordia sulla Secchia, impiegando complessivamente oltre 150 genieri per untotale di più di 30 giornate lavorative. Nella stazione ferroviaria di Bondenoè stato predisposto un convoglio di pronto intervento che ha accolto, dalloscorso 29 maggio, oltre 700 sfollati.


Complessivamente su tutto il territorio nazionale oltre 4800 militaridell’Esercito sono impiegati nelle operazioni “Strade Sicure”, “Strade Pulite”,“Esigenza umanitaria profughi”, “Aquila” e in attività di bonifica ordignibellici.


L’esercito e tutte le Forze Armate concorrono allasalvaguardia delle libere istituzioni e svolgono compiti specifici incircostanze di straordinaria necessità e urgenza. L’Esercito, da sempre,contribuisce alle attività in caso di pubbliche calamità, solo per citare gliepisodi di maggior rilievo: maremoto in Sicilia orientale (1908), alluvione inPolesine (1951), disastro del Vajont(1963), alluvione di Firenze (1966), terremotoin Friuli (1976), terremoto in Irpinia (1980), terremoto in Umbria (1997),alluvione in Piemonte (1994),alluvione in Campania (1998), terremoto in Abruzzo(2009).




2 Luglio 2012 alle 21:28 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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