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Gian Mario Spacca

13 set 2012

ENERGIA, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SPACCA SULLE CENTRALI A BIOMASSE..

“Si è acceso un ‘vivace’ dibattito sulle centrali a biomasse. Nel merito la Giunta e l’assessore Donati, fin qui, hanno correttamente seguito le procedure e gli indirizzi previsti dal Pear (Piano energetico/ambientale) approvato dal Consiglio regionale nel 2005. Ora si registrano fatti nuovi e molto significativi. La posizione critica molto decisa di alcune amministrazioni locali e soprattutto il voto nella sostanza contrario dello stesso Consiglio regionale agli indirizzi del Pear in materia di biomasse e biogas. Il governo regionale è sempre chiamato a dare attuazione agli indirizzi del Consiglio e, dunque, non può non tenere conto della nuova situazione che si è verificata. Questa nuova situazione sarà approfondita nella Giunta già convocata per il prossimo sabato, per adottare determinazioni coerenti con il voto dell’Assemblea legislativa delle Marche”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca.


POLO TECNOLOGICO ASCOLI 21. AL VIA TAVOLO DI LAVORO.

Questa mattina nella sede Confindustria di Porto d’Ascoli è iniziato il percorso che porterà entro la fine di quest’anno alla costituzione del Polo Tecnologico e Scientifico, parte integrante della proposta Restart per Ascoli21, attualmente in fase di valutazione presso il Comune di Ascoli Piceno. Presenti all’incontro, tra gli altri, il presidente della Provincia Piero Celani, il sindaco Guido Castelli, l’assessore regionale al Piceno Antonio Canzian, il vertice di Confindustria e di Restart insieme ad esponenti dell’università, delle istituzioni, delle imprese, delle organizzazioni di categoria e degli enti economico-finanziari. “Il Polo Tecnologico – ha detto Canzian nel portare i saluti della Regione Marche – è un obiettivo importante non solo per il Piceno ma per tutto il territorio regionale. Sul destino della Ex Sgl Carbon tutte le istituzioni si sono trovate unite attraverso un Protocollo d’intesa che stabilisce gli impegni della Regione, Provincia, Comune e aziende. Occorre, però, che la classe politica abbandoni la contrapposizione sterile. Chi ha timori e riserve ha l’obbligo di presentare un progetto alternativo altrimenti taccia per sempre”. “Sono convinto – ha concluso l’assessore – che per la buona riuscita del progetto oltre la volontà politica e le risorse finanziarie necessiti anche la qualità della progettualità e per questo la presenza delle Università è di fondamentale importanza”. Durante l’incontro è emerso che il Polo dovrà ispirarsi ai grandi casi di successo nazionali e internazionali, da ComoNext a Sophia Antipolis fino alla Silicon Valley californiana e permetterà di insediare ad Ascoli una Smart City,una vera cittadella dell’eccellenza tecnologica in grado di individuare nuovi percorsi di sviluppo per il territorio. Ascoli21 è un progetto di riqualificazione e trasformazione urbana rilevante e il Tavolo di Lavoro intende chiamare a raccolta le migliori energie del territorio, dalle imprese più innovative alle associazioni, dall’università agli interlocutori istituzionali, fino agli istituti bancari e finanziari. Con il contributo di tutti, la città delle Cento torri potrà dotarsi di un laboratorio urbano a cielo aperto, in cui sperimentare e implementare nuove tecnologie, applicabili all’edilizia, all’ambiente, alla viabilità, alla mobilità sostenibile, alle smart grid e all’efficienza energetica. Nell’occasione è stato anche presentato il progetto Seed Lab, programma di accelerazione di imprese, individuato da Restart come una delle chiavi di volta del processo di sviluppo. L’incontro odierno può considerarsi una prima riflessione condivisa per l’avvio della fase di concretizzazione del progetto che, attraverso una serie di tavoli operativi,condurrà alla definizione dell’identità del Polo e alla messa a punto del documento che riassume i contenuti, le caratteristiche e le aspettative dell’iniziativa imprenditoriale.


IMMIGRAZIONE: PROGRAMMA ANNUALE DEGLI INTERVENTI.

Iniziative di sostegno all’integrazione sociale, all’intercultura e all’istruzione scolastica; gestione dei centri di servizi, degli sportelli informativi e dei centri di prima e seconda accoglienza; interventi per le famiglie disagiate; tutela dell’associazionismo e sostegno al progetto di riqualificazione del quartiere Hotel House di Porto Recanati. Sono queste le aree di intervento prioritarie per il 2012 del Programma regionale degli interventi a sostegno dei diritti e dell’integrazione dei cittadini stranieri immigrati che la Giunta regionale ha inviato alla Commissione consiliare competente per la richiesta di parere prima dell’approvazione definitiva. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a € 450.000,00 di cui 430.000,00 da assegnare agli Ambiti Territoriali Sociali e i restanti 20.000,00 all’ATS n. 14 per l’implementazione del progetto rivolto all’Hotel House. “Sono interventi prioritari – spiega l’assessore regionale all’Immigrazione, Luca Marconi – perché sostenere l’integrazione degli immigrati regolarmente soggiornanti, costruire relazioni positive con gli autoctoni, tutelare le differenze, assicurare pari opportunità di accesso ai servizi, prevenire situazioni di emarginazione, significa governare in maniera responsabile il fenomeno migratorio”. I dati ISTAT sulla popolazione straniera residente nelle Marche al 1° gennaio 2011 indicano una presenza di 124.917 cittadini non comunitari, di cui 64.092 sono uomini e 60.825 donne, con una maggiore incidenza nelle classi di età 25-29 (13.084), 30-34 (15.063), 35-39 (14.988). Con il Programma annuale regionale si sostengono le azioni degli enti locali ricompresi negli Ambiti Territoriali Sociali, volte a sostenere la progettualità delle realtà associative con sede nelle Marche, che si occupano prevalentemente di tematiche attinenti l’immigrazione, e a garantire alle famiglie di immigrati il diritto all’inserimento e integrazione nel nuovo contesto sociale, con particolare riferimento ai nuclei con un elevato indice di disagio socio-economico; il diritto all’integrazione, all’educazione interculturale, all’inserimento scolastico per minori immigrati; il diritto della presenza legale sul territorio, allo scambio tra culture, alla mediazione culturale, attraverso la rete dei Centri Servizi e degli Sportelli Informativi; il diritto all’accoglienza alloggiativa. “E’ necessario – spiega Marconi – informare di più la comunità, la cittadinanza nel suo complesso puntando sul coinvolgimento diretto perché si affermi una concezione dell’immigrazione come risorsa e non come rischio per la sicurezza. Bisogna anche investire e favorire il più ampio possibile l’apprendimento della lingua italiana per gli adulti, oggi prerogativa essenziale per l’integrazione. In particolare, occorre mettere a punto di strategie educative e di socializzazione, soprattutto per le nuove generazioni, in grado di trarre profitto dalla situazione multiculturale e capaci di instaurare un clima di apertura, di confronto e di dialogo interculturale. Sono infatti le giovani generazioni che rappresentano la scommessa decisiva su cui fondare una prospettiva di integrazione, anche in considerazione del ruolo fondamentale di mediazione che possono svolgere tra società di crescita e famiglia di appartenenza”.




13 Settembre 2012 alle 13:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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