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FABRIANO, TEATRO GENTILE

GIOVEDÌ 1 NOVEMBRE STEFANO ACCORSI IN FURIOSO ORLANDO INAUGURA IL CARTELLONE



Giovedì 1 novembre si apre il sipario sulla stagione 2012/2013 del Teatro Gentile di Fabriano promossa dal Comune di Fabriano e dall’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’inaugurazione del cartellone è affidata a Furioso Orlando (ballata in ariostesche rime per un cavalier narrante) interpretato da un amatissimo attore a tutto tondo come Stefano Accorsi che, forte di una solida formazione teatrale alle spalle, porta in scena con Nina Savary – dopo aver fatto tappa al Teatro della Fortuna di Fano il 30 e 31 ottobre – l’opera di Ludovico Ariosto nell’adattamento teatrale di Marco Baliani che firma anche la regia dello spettacolo prodotto da Nuovo Teatro e Teatro Stabile dell’Umbria.


“Il campo di battaglia è allestito – scrive Baliani nelle note di regia – eserciti di fedi diverse sono pronti ad affrontarsi, ma appena il canto parte, tutto si dissolve. Basta che Angelica fugga a cavallo ed ecco che la Storia grande si sfalda e lascia il passo ad un infinito inseguimento di piccole ma dense vicende, l’un dentro l’altra avviluppate. Dal rocambolesco proliferare di avventure e personaggi che anima la gran giostra dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, ho scelto di seguire una sola traccia, quella che permette all’intero poema , fin dall’inizio appunto, di dispiegarsi e vivere, le orme che Angelica lascia sul terreno, quella è la traccia da seguire. È come se da subito ci fosse un suono che accompagna tutte le storie, un galoppare di cavalli in corsa, in lotta, in inseguimento, in volo. Tra i tanti spasimanti inseguitori, ce n’è uno, Orlando, che va precipitando di canto in canto dentro una modernissima patologia, di cui Ariosto è ironicamente consapevole, la fantasmagoria dell’amore non ricambiato. Il titolo stesso dello spettacolo rovescia l’originale dell’Ariosto, e mette al primo posto la furia dell’amore non corrisposto. Orlando crede che per il solo fatto che è lui ad amare Angelica, lei debba essere sua, da sempre e per sempre, e non sopporterà che possa essere di un altro, specie poi quando scoprirà che l’altro non è nemmeno un prode cavaliere del suo rango ma un semplice soldato di fanteria. Allora scatta la furia e la pazzia, la stessa che riempie le nostre quotidiane cronache, con donne che finiscono la loro vita per mano di uomini che dicono di amarle perdutamente. Ma qui gli inseguimenti e la gelosia e poi ancora la pazzia e la furia vengono risolti con la leggerezza della rima, del gioco sonoro di citazioni e assonanze, con la soavità del volo, perché le storie servono sì a parlare del mondo ma anche a renderlo meno terribile. Ecco dunque che i duellanti del nostro spettacolo non saranno i tanti paladini e cavalieri sempre attratti da sfide e tenzoni e furti di cavalli e di armerie altrui, ma saranno loro due, Angelica e Orlando, oppure, a volte, con un’altra declinazione dello stesso tema, Ruggiero e Bradamante, uomo e donna insomma, loro si sfidano a singolar tenzone per mostrare i conflitti, le gioie, i dolori, i patimenti che colpiscono come colpi di spada e di lancia, i cuori di chi ama, di chi crede di amare o di essere amato. Nella nostra giostra anche le ottave dell’Ariosto sono state girovoltate, e altre ne sono nate, cercando di rendere più orale possibile l’impianto letterario, senza perderne la costruzione.”


Le scene dello spettacolo sono di Bruno Buonincontri, i costumi di Alessandro Lai e il disegno luci di Luca Barbati. Per informazioni e biglietti (da 8 a 25 euro): biglietteria del Teatro 0732 3644, AMAT 071 2072439. Inizio spettacolo ore 21.




29 Ottobre 2012 alle 21:31 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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