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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Luca Marconi

07 mar 2013

I PRIMI NIDI DOMICILIARI POTRANNO ESSERE APERTI ENTRO LA FINE DELL’ANNO.

Si affaccia nel panorama dei servizi per il sostegno alla famiglia un’interessante opportunità lavorativa, in particolare per la componente femminile: i nidi domiciliari, che potranno diventare una realtà concreta nelle Marche già entro la fine dell’anno. La Regione assegnerà infatti alle Province le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione dei corsi di aggiornamento propedeutici all’esercizio delle funzioni di operatore di struttura. “Finalmente si parte – dice soddisfatto l’assessore regionale Luca Marconi – Questa sperimentazione va alla prova dei fatti”. Un servizio importantissimo per le famiglie ma anche perché rappresenta un’interessante fonte di occupazione. Numerose sono state le richieste pervenute di interessamento all’apertura di un nido domiciliare. “L’aspettativa è grande – continua Marconi – Contiamo sul fatto che le Province procedano in tempi brevi all’organizzazione dei corsi per far sì che entro la fine dell’anno i primi nidi possano essere aperti”. E’ stato chiesto alle amministrazioni provinciali di esprimersi in merito alla scelta dei tipi e del numero dei corsi da avviare immediatamente, sulla base delle disponibilità finanziarie esistenti. I corsi finanziati dalla Regione si svolgeranno in ogni provincia. Saranno aperti a 20 allievi ciascuno per una durata di 88 ore, di cui 58 di teoria e 30 di tirocinio a cui saranno tenuti a partecipare gli allievi che non l’abbiano già svolto in una struttura per la prima infanzia. Le 58 ore di teoria sono suddivise in: modulo “Preparare e somministrare pasti a bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi – 30 ore; modulo “Rispettare le norme di sicurezza” – 16 ore; voce “Elementi di primo soccorso” del modulo “Curare il benessere psico-fisico del bambino – 12 ore. “Si è ritenuto indispensabile – spiega Marconi – che tutti coloro che aspirano ad esercitare le funzioni di operatore di nidi domiciliari debbano frequentare i corsi di aggiornamento, poiché l’attività che essi andranno a svolgere ha carattere peculiare, rivolto all’infanzia, e l’esercizio della quale richiede la conoscenza di nozioni che non possono trovarsi in corsi di analogo contenuto”. Saranno assegnati complessivamente € 70.400,00 suddivisi equamente per Provincia (€ 14.080,00 ciascuna). La partecipazione ai corsi costituirà credito formativo in sede di svolgimento dei corsi di qualifica di secondo livello che essi dovranno comunque frequentare per poter svolgere le funzioni di “Operatore di nidi domiciliari”. Alla Provincia di Ancona saranno concessi altri € 75.000,00 per lo svolgimento di un corso di qualifica di secondo livello che sarà possibile avviare sul territorio nell’immediato e che è rivolto a soggetti che non hanno i titoli specifici per svolgere attività di educatore ma che sono tuttavia sono in possesso, oltre che di un diploma di scuola media superiore, di una esperienza personale nelle attività richieste; in questo caso sono stati previsti 25 allievi per una durata di 400 ore, che comprendono la parte teorica e 150 ore di stage. Nell’ammissione ai corsi hanno priorità coloro che risiedono nel territorio della regione Marche. I richiedenti possono scegliere di partecipare ai corsi banditi da qualsiasi Provincia, indipendentemente dalla loro residenza. Verranno ammessi ai corsi i richiedenti le cui domande siano pervenute per prime in ordine di tempo, fino all’esaurimento dei posti disponibili in ciascun corso. A tal fine, per assicurare la trasparenza dei procedimenti di ammissione delle domande, le stesse dovranno pervenire alle Province esclusivamente per via telematica. Qualora una delle Province non provveda entro il 31 marzo 2013 ad avviare le procedure per lo svolgimento del corso o dei corsi ad essa assegnati, il relativo finanziamento regionale verrà ripartito tra le altre Province, previo accordo tra le stesse. Infine, sono stati individuati i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione quali strutture competenti alla tenuta dell’elenco degli “Operatore di nidi domiciliari”.


LA GIUNTA STANZIA 150MILA EURO PER GLI INTERVENTI NELLE AREE AD ELEVATO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE.

Continua l’attenta azione di monitoraggio ed intervento della Regione Marche sulle Aree ad elevato rischio di crisi ambientale (AERCA) di Ancona, Falconara e bassa valle dell’Esino. La giunta regionale, in attuazione del Piano di risanamento attivo dal 2005, per il 2013 ha stanziato 150mila euro destinati ai progetti degli enti locali che ricadono nelle porzioni di territorio coinvolte. All’interno dell’area in questione, coesistono infatti problematiche non solo ambientali, complesse e diversificate e tali da rappresentare una delle maggiori criticità del territorio regionale. In particolare sarà opportuno privilegiare interventi sovracomunali finalizzati alla difesa del suolo e alla valorizzazione dell’ambito fluviale. Verranno ritenuti prioritari inoltre, i progetti con la garanzia di una accelerata cantierabilità, anche al fine di produrre immediati effetti positivi in termini occupazionali, e gli interventi previsti nei programmi già approvati dagli enti locali interessati. In ogni caso, alla luce dei risultati raggiunti negli ultimi sette anni, il metodo della concertazione istituzionale risulterà come sempre il migliore per l’ottimizzazione delle risorse e per il più efficace perseguimento degli obiettivi da raggiungere.



MOBILITÀ SOSTENIBILE, AL VIA IL SEMINARIO TECNICO INTERNAZIONALE DI PORTONOVO.

Migliorare la mobilità in chiave sostenibile rappresenta un’esigenza avvertita e una sfida per affrontare i problemi legati alla congestione da traffico e all’inquinamento urbano. Il tema è al centro del seminario tecnico internazionale che si è aperto a Portonovo di Ancona. Per tre giorni esperti provenienti da Olanda, Portogallo, Grecia, Austria, Slovenia, Svezia, Germania e Francia affronteranno il tema alla luce delle esperienze maturate nei singoli Paesi. Daranno vita a un confronto tra partner europei nell’ambito di un progetto sulla mobilità sostenibile (Poly-SUMP), promosso dalla Commissione europea e in vigore fino al 15 ottobre 2014. Le Marche sono la Regione capofila. Insieme ad autorità regionali, esperti e istituti di ricerca europei, dovranno proporre linee guida per sviluppare Piani di mobilità urbana sostenibile. “Negli ultimi tempi il tema della mobilità sostenibile si è imposto prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica”, ha affermato Sergio Strali, dirigente del servizio Trasporti della Regione Marche, nel saluto in apertura dei lavori. “Il progetto Poly-SUMP ruota attorno al concetto di città diffusa: una rete di territori e di funzioni urbane che necessitano di un piano di mobilità sostenibile a favore dei cittadini. Il seminario di Ancona rappresenta un’utile occasione per delineare insieme i futuri scenari e identificare le buone pratiche da seguire”.


Luchetti: Donare, valore primario da trasmettere ai giovani fin dal periodo della scuola


DONAZIONE SANGUE E ORGANI, NUOVA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE


La giunta approva l’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori e che coinvolgerà tutte le associazioni di volontariato e l’Ufficio scolastico regionale


Per il secondo anno la Regione Marche si fa promotrice di una campagna di sensibilizzazione sulla donazione di sangue e organi rivolta agli studenti. Su iniziativa dell’assessore regionale all’Istruzione, Marco Luchetti, la giunta regionale, infatti, ha deciso uno stanziamento di 38 mila euro per l’organizzazione e lo svolgimento della campagna che per l’anno scolastico 2013/2014 sarà destinata agli studenti degli istituti pubblici d’istruzione superiore di secondo grado.

“ Convinti che la cultura della donazione sia uno dei valori primari da trasmettere ai giovani- spiega l’assessore Luchetti – vogliamo dare una forma sistematica a questa iniziativa, dopo il successo della prima presso i piccoli alunni delle primarie e grazie alla preziosa e costruttiva collaborazione di tutte le Associazioni di volontariato che operano in questo settore e che aderiscono al gruppo di lavoro, oltre all’impegno dell’Ufficio Scolastico Regionale. Del resto la Regione Marche già da anni ha promosso presso la presso la cittadinanza, campagne di sensibilizzazione itineranti per la donazione degli organi attraverso varie iniziative al fine di incentivare la comunità marchigiana alla cultura del donare. Donare sangue, organi, tessuto e midollo osseo è un gesto importantissimo da coltivare con la massima attenzione, perché significa condividere e avere alto il senso di solidarietà, oltre che- ancora più fondamentale- garantire il diritto alla salute.”

Con lo stesso atto la giunta regionale ha anche approvato l’integrazione del gruppo di lavoro con le associazioni A.N.T.R. Ass.ne Naz. Trapianti Rene – Marche; A.I.R.P. Ass.ne Italiana Rene Policistico – Marche;L.I.F.C. Lega Italiana Fibrosi Cistica – Marche ; A.T.O. Ass.ne Trapianto d’Organi – Marche; A.I.L. Ass.ne Italiana contro le leucemie Linfomi e Mieloma che si aggiungono quindi a A.V.I.S. Marche – Associazione Volontari Italiani Sangue; A.I.D.O. Marche- Associazione Italiana per la Donazione degli Organi Tessuti e Cellule;ADISCO Sezione Regionale Marche cordone ombelicale;A.N.E.D. Marche – Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto Onlus; A.D.M.O. Marche – Associazione Donatori Midollo Osseo.

L’iniziativa nelle scuole primarie in alcuni Istituti è ancora in corso ed ha avuto riscontri più che positivi: sia le maestre che i bambini si sono mostrati molto interessati all’argomento della donazione. E’ stato apprezzato sia il materiale realizzato che l’intervento dei volontari delle associazioni che si sono recati presso diverse scuole della regione. Le associazioni di volontariato hanno espresso il loro apprezzamento per l’azione congiunta tra Istituzioni e Terzo settore che si traduce in un’azione capillare sul territorio per diffondere il messaggio del “donare”. La nuova campagna riguarderà una fascia di età abbastanza complessa che subisce l’influenza di diversi fattori, non solo lo sviluppo psicologico-emozionale che non procede sempre di pari passo con lo sviluppo fisico, ma anche la molteplicità di orientamenti e stili di vita con valori di riferimento non sempre univoci come in passato. Emergono inoltre profonde differenziazioni tra i giovani, sarà quindi necessario entrare in dialogo con loro per poter esaltare la loro soggettività e motivare ad una solidarietà che li veda comunque protagonisti di un progetto da costruire, che abbia come riferimento sia il corretto stile di vita che la cultura del donare. Considerando le modalità di comunicazione de giovani l’intervento prevede non solo una presenza in classe dei volontari ma anche l’attivazione di una strategia via web.




7 Marzo 2013 alle 17:00 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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