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GIOVEDÌ 21 MARZO AL TEATRO ANNIBAL CARO DI CIVITANOVA MARCHE

IN SCENA IL MISANTROPO DI ANTONIO MINGARELLI

AL CONCORDIA DI SAN BENEDETTO DLE TRONTO IL GIORNO SEGUENTE

 

 

Il Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche ospita giovedì 21 marzo – nel cartellone realizzato dal Comune, dai Teatri di Civitanova e dall’AMATIl misantropo di Moliére nella traduzione di Cesare Garboli messo in scena da Antonio Mingarelli, giovane regista marchigiano che con la sua compagnia Vocitinte aderisce a Matilde. Piattaforma regionale per la nuova scena marchigiana promossa da Regione Marche / Assessorato alla Cultura e AMAT. Il misantropo – che sarà in scena il giorno successivo, venerdì 22 marzo, al Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto (ore 21, info 0735 588246) – è una testimonianza autentica, personale e profonda del Molière uomo e poeta. L’opera affronta impietosamente i temi essenziali del vivere: il rapporto con gli altri, con la società, con il mondo, con la donna amata.

 

L’esigenza di assoluto di Alceste, il giovane protagonista nemico dei compromessi e dei capricci dell’alta società interpretato da uno straordinario Lino Musella, si scontra non soltanto con le ipocrisie e i vizi, ma anche con le debolezze innocenti, con i necessari galatei del convivere. È questo soprattutto a dare al personaggio quella complessa e indefinibile ambiguità che si realizza sulla scena in una varietà interpretativa con pochi riscontri nel teatro di tutti i tempi.

 

Formatasi nel 2009 a seguito della realizzazione del dittico Troiane/Lisistrata, Vocitinte è una compagnia formata per la maggior parte da artisti provenienti dall’ultimo corso della Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Oltre al lavoro di ricerca sui classici del teatro, il gruppo segue con attenzione la scena drammaturgica contemporanea; da qui le collaborazioni con Maria Teresa Berardelli (premio Tondelli per la drammaturgia 2009) e il suo Estremo Limite (finalista del Premio Nuove Sensibilità 2010 e di AstiTeatro 2010) e con Fausto Paravidino e il suo primo testo Due Fratelli (premio Tondelli per la drammaturgia 1999 e Premio Ubu 2001). Due fratelli è stato in cartellone dal 24 marzo al 2 aprile 2011 a Milano, allo Spazio Tertulliano.

 

Antonio Mingarelli dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, si diploma presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano nel 2008. Ha lavorato con Ronconi ne L’Opera seria di De Calzabigi e con i registi Corsetti, Carriglio, De Bosio. Nel 2008 fonda la compagnia teatrale Teatri della Plebe con la quale realizza due spettacoli: Macbeth e Riccardo III di William Shakespeare. Nel 2009 dirige Rifrazioni e Troiane/Lisistrata; nel 2010 Notti Bianche da Dostoevskji (produzione Teatro Filodrammatici di Milano) e Due fratelli di Fausto Paravidino (in scena a Milaano, Spazio Tertulliano nel 2011). È stato assistente alla regia per Daniele Salvo e per Serena Sinigaglia.

 

Completano il cast dello spettacolo – prodotto da Vocitinte in collaborazione con Inteatro – Pasquale De Filippo, Alex Cendron, Federica Sandrini, Alice Torriani, Stella Piccioni, Graziano Sirressi, Walter Cerrotta. Le luci sono di Luigi Biondi, le scene di Elisabetta Salvatori, assistente ai costumi è Tiziana Patrizi.

 

Informazioni e biglietti: Teatro Rossini 0733 892101, Teatro Annibal Caro 0733 892101

Inizio spettacolo ore 21.15.

VENERDÌ 22 MARZO AL TEATRO LA FENICE DI SENIGALLIA

GIORGIO FELICETTI PORTA IN SCENA MATTEI

 

 

Venerdì 22 marzo la stagione del Teatro La Fenice di Senigallia – promossa dal Comune in collaborazione con AMAT e Inteatro – ospita Mattei. Petrolio e fango uno spettacolo scritto ed interpretato da Giorgio Felicetti dedicato all’illustre marchigiano del quale ricorre nel 2012 l’anniversario dei 50 anni dalla morte.

 

Teatro d’inchiesta, thrilling storico, giallo con ritmi da narrazione civile: Mattei è racconto epico di una giustizia negata. Il testo dello spettacolo, scritto da Giorgio Felicetti – in scena accanto a Valentina Bonafoni – con Francesco Niccolini, è frutto di una lunga ricerca fatta di testimonianze dirette, interviste a persone che hanno conosciuto il grande “uomo marchigiano”, e di consultazione di libri, foto, film, documentari; e soprattutto di materiali prodotti dal tribunale di Pavia sulla ricostruzione degli ultimi giorni di vita ,e sul giorno della morte, del Presidente dell’ENI. Lo spettacolo racconta un Mattei sconvolgente e getta una nuova, inquietante luce su questa morte annunciata, primo tragico capitolo di quello che Pier Paolo Pasolini definisce il “romanzo delle stragi”

È un progetto di teatro civile inedito quello che Giorgio Felicetti, marchigiano di riconosciuta fama e competenza, sta portando avanti in questi anni sul tema del lavoro. Dopo Vita di Adriano (storia di un anonimo operaio che ha consumato tutta la vita in fabbrica), con Mattei Petrolio e fango l’attore e regista ribalta il punto di vista per raccontare il lavoro con gli occhi di un capitano d’industria che è stato protagonista assoluto della storia italiana. Lo spettacolo, di forte impatto emotivo, avvince sia chi conosce i fatti e la figura del grande imprenditore, sia chi di Enrico Mattei non ha mai sentito parlare: trama e contorni oscuri si apprendono con ritmo sempre vivace e una ricostruzione delle vicende alla maniera delle spy stories.

 

“Perché uno spettacolo su Enrico Mattei? – scrive Giorgio Felicetti nelle note allo spettacolo – Il “grande corruttore”, il “grande capitano d’impresa”, Il “grande marchigiano”, il “grande pericolo per l’Occidente”, “l’italiano più grande dopo Giulio Cesare”. C’è sempre il “grande”, vicino ad ogni definizione che riguardi Mattei.

Enrico Mattei è probabilmente il personaggio del ‘900 italiano su cui si è scritto di più, una sterminata bibliografia, ancor più che su Aldo Moro. C’è stato un bellissimo film di Francesco Rosi, una recente fiction televisiva, meno bella. E ancora oggi, ogni giorno, viene fuori il nome di Enrico Mattei, sui più svariati argomenti. Insomma, anche se circondata spesso da un alone di ostilità e mistero, l’eredità di quest’uomo è ancora immensa.”

 

Mattei. Petrolio e fango è prodotto da Les Enfants du Paradis_Festival della Narrazione di Arzo, Svizzera e Esteuropaovest festival.

Per informazioni e biglietti: Teatro La Fenice 071 7930842, AMAT 071 2072439.

Inizio spettacolo ore 21.

 

AMANDA SANDRELLI PORTA IN SCENA OSCAR E LA DAMA IN ROSA

MARTEDÌ 26 MARZO A CIVITANOVA MARCHE

 

 

Martedì 26 marzo Amanda Sandrelli interpreta con grande passione al Teatro Cecchetti di Civitanova Marche – nel cartellone realizzato dal Comune, dai Teatri di Civitanova e dall’AMATOscar e la dama in rosa di Eric-Emmanuel Schmitt, un piccolo capolavoro della letteratura, un monologo di parole e musica (registrata).

“Ci sono storie che vogliono essere raccontate, che ti scelgono, come i gatti scelgono il loro padrone, ti salgono in collo e non se ne vanno più. Oscar e la dama in rosa – afferma Amanda Sandrelli – non è solo un bellissimo libro di Schmitt, è una storia necessaria, di quelle che in alcuni momenti possono farti davvero bene. Per me e Lorenzo (Gioielli, il regista) è stato un viaggio, abbiamo riso e pianto chiusi in una stanzetta con la nostra Virginia (Franchi, l’aiuto) per dieci giorni e alla fine nel meraviglioso Teatro Ariosto a Reggio Emilia, l’abbiamo raccontato per la prima volta e abbiamo capito che avevamo ragione, era necessario farlo. Credo proprio che nessuno si scorderà di Oscar, il bambino irriducibile, e dei suoi 120 anni di vita concentrati in 12 giorni, del suo rapporto con nonna Rosa e con Dio.”

 

Nello spettacolo Amanda Sandrelli interpreta Oscar, il bambino malato di leucemia che, grazie all’amicizia con Nonna Rosa, una volontaria dell’ospedale in cui è ricoverato, vive in dodici giorni dodici anni della sua vita. Una favola. Più malinconica che triste. E delicata. E lucida. Come solo i bambini sanno essere: delicati e lucidi. Oscar è consapevole che la sua è una vita ‘a termine’: gli adulti spesso non se ne rendono conto. Oscar sa che tutti gli mentono: ma li perdona, alla fine perdona anche i suoi stessi genitori. Oscar però vive ogni attimo della sua vita come fosse l’ultimo, come forse tutti dovremmo fare, con intensità, attenzione, amore, persino felicità. Un affresco popolato da tanti personaggi questo monologo a più voci. Amanda Sandrelli, con la sua voce e un pigiama, parla con Dio attraverso Oscar, e racconta uno spaccato che appartiene a tutti: il confronto con la caducità dell’esistenza, con la malattia e con la morte. E lo fa, come Oscar, con partecipazione e distacco , trasportando il pubblico da momenti di riso ad altri di commozione.

 

Per informazioni e biglietti (15 euro ridotto 10 euro): Teatro Rossini 0733 812936, Teatro Cecchetti 0733 817550 (nel giorno di spettacolo dalle ore 18.30).

Inizio spettacolo ore 21.15.

 

MERCOLEDÌ 20 MARZO INAUGURAZIONE

ALLA PINACOTECA CIVICA DI JESI

DELLA MOSTRA PERSONALE DI FABRIZIO CAROTTI

NOTTE OSCURA DELL’ANIMA

 

Sarà inaugurata mercoledì 20 marzo alle 18 presso la Pinacoteca Civica di Jesi l’esposizione dell’artista e fotografo Fabrizio Carotti dal titolo Notte oscura dell’anima, organizzata e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Jesi e dalla Pinacoteca Civica che ha recentemente acquisito alcune opere dell’artista jesino grazie ai fondi del Premio Rosa Papa Tamburi, voluto anni fa dal maestro Orfeo Tamburi per incrementare la galleria di arte contemporanea.

Oltre ai due lavori acquisiti dalla pinacoteca, uno dei quali già esposto nel 2010 al Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia, saranno presenti nella mostra altre sette nuove opere. Per questi nuovi lavori, l’artista si è ispirato ai testi del mistico Juan de la Cruz (1542 – 1591), con particolare riferimento alla poesia Notte oscura dell’anima, che da il titolo all’evento espositivo. Prima dell’apertura della mostra, l’artista parlerà di sé e della sua opera dialogando con Gilberto Santini, direttore dell’AMAT.

Nato a Jesi nel 1980, Carotti si laurea in Filosofia all’università di Bologna (indirizzo Estetico). Dopo una accurata ricerca sulle possibilità espressive dei mezzi tecnologici, dal 2008 intraprende con successo la carriera di artista nel campo della “pittura digitale”, definizione usata dal critico Gianluca Marziani per descrivere opere fotografiche con interventi pittorici digitali. Riscuotendo ampi consensi di critica, viene selezionato da Gianluca Marziani e Valerio Dehò tra i venti partecipanti al I° Premio di pittura Zingarelli – Rocca delle Macìe (2010), rientrando nei 30 finalisti under 35 del Premio Terna02 (2009). Nel 2011 partecipa alla 54^ Biennale di Venezia – Padiglione Italia, selezionato dai critici Vittorio Sgarbi e Gianluca Marziani. Pubblica un libro-catalogo per l’editore d’arte milanese Giampaolo Prearo.

Mostre personali:

2012 “ANIME SALVE” Galleria Artespressione (Milano), a cura di Gianluca Marziani.

“SOLO EXHIBITION” Galleria RVB Arts (Roma), a cura di Michelle Von Buren;

2011 “ANIME SALVE” Mostra museale a Palazzo Collicola, Museo Caradente (Spoleto), a cura di Gianluca Marziani.

2010 “SACRIFICIO DI UNA PAROLA” Galleria Portfolio (Senigallia);

2009 “OCCHIO DORATO SCURA PAZIENZA” Palazzina Azzurra, a cura di Valerio Dehò (San Benedetto del Tronto);

Dal 2008 è presente in svariate fiere per l’arte contemporanea e partecipa a numerose esposizioni collettive.

 

La mostra di Fabrizio Carotti Notte oscura dell’anima sarà visitabile gratuitamente dal 20 marzo al 7 aprile presso la Pinacoteca Civica di Jesi.

Orario: dal martedì alla domenica 10 – 13 / 16 – 19. Chiusura lunedì.

Organizzazione e promozione: Assessorato alla Cultura del Comune di Jesi e Pinacoteca Civica

 

info:

www.comune.jesi.an.it

www.facebook.com/assessorato.jesi

www.twitter.com/Cultura.jesi




21 Marzo 2013 alle 19:52 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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