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Concerto per violino e pianoforte a San Ginesio

di | in: Cultura e Spettacoli

Note

Come ogni anno si sono esibiti i vincitori del Premio Postacchini

FERMO – Un albo d’onore che si arricchisce ogni anno, a partire dal 1996, di nomi di solisti che suonano il violino di “Ricucci” in omaggio di San Ginesio, patrono dei liutai. Una tradizione che si rinnova ogni anno e che ricorda il profondo legame fra il premio Postacchini di Fermo e il comune di San Ginesio. Anche quest’anno, nella splendida cornice del teatro comunale Leopardi di San Ginesio hanno risuonato le note dei vincitori del concorso violinistico internazionale di Fermo. Il concerto per violino e pianoforte, in onore del santo patrono mimo-musico, è andato in scena a fine agosto. Un concerto unico da 18 anni che riveste un profondo significato e un grande prestigio dettato dagli artisti invitati a suonare. Il violinista che si è esibito quest’anno è, come da tradizione, uno dei vincitori del concorso violinistico “Andrea Postacchini” di Fermo organizzato annualmente dal centro culturale “Antiqua Marca Firmana”. Il pianista è uno dei pianisti ufficiale del concorso. Quest’anno il violinista del concerto di san Ginesio è stato Fabrizio Falasca di Sarno (Sa), allievo del maestro Accardo, e la pianista Cesarina Compagnoni. Sono state eseguite musiche di Beethoven, Brahms, Wieniawsky, Saint Saens, Paganini, Ravel. Il concerto, organizzato dalla corale Bonagiunta e patrocinato dal comune di San Ginesio, con la collaborazione del centro culturale “Antiqua Marca Firmana”, è dedicato a San Ginesio, patrono dei liutai. San Ginesio, di professione attore, mimo-musico, convertito al cristianesimo, fatto decapitare dall’imperatore Diocleziano, iconograficamente è sempre raffigurato in atto di suonare uno strumento musicale (il violino, la viola da braccio, la viola da gamba). È per questo motivo che nel lontano 1959 i componenti dell’Anlai (ass.naz.liutai archettai d’Italia) si recarono a san Ginesio, per rendere omaggio al loro patrono portando in dono un prezioso violino costruito nel 1838 da Alessandro Riccucci, un artigiano liutaio ginesino. Da 18 anni il violinista nel concerto esegue, in onore di san Ginesio, alcuni pezzi musicali con questo prezioso violino “Riccucci” conservato oggi nella sezione moderna della pinacoteca comunale. Al concerto, unico nel suo genere, ha portato il saluto anche Francesco Trasatti, vicesindaco e assessore alla cultura del comune di Fermo.




14 Settembre 2013 alle 11:15 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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