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sottopasso via Pasubio, rendering

Il Sottopasso di via Pasubio

 

 

Siamo alla fase decisiva per la realizzazione di un’opera fondamentale per migliorare la circolazione della zona sud della città: il sottopasso di via Pasubio. Il sottopassaggio infatti eliminerà l’attraversamento della linea ferroviaria lungo la statale Adriatica a Porto d’Ascoli. Com’è noto a chi attraversa la città lungo la direttrice sud – nord, il passaggio a livello posto all’intersezione tra strada e ferrovia provoca spesso lunghe code al momento del transito dei convogli.

 

L’iter amministrativo

Nel 2009 Comune, Regione Marche ed Rete Ferroviaria Italiana (la società delle Ferrovie dello Stato che gestisce le infrastrutture del gruppo) firmarono un accordo per stabilire i tempi di realizzazione dell’opera per la quale erano disponibili 4.320.000 milioni di euro, di cui 3.600.000 di “Fondi per le aree sottoutilizzate” (FAS) assegnati dalla Regione Marche e 671.000 di Rete Ferroviaria Italiana (RFI).

 

Dopo l’approvazione del progetto esecutivo avvenuta il 16 maggio 2011, si sono verificati tagli nei trasferimenti statali alla Regione Marche e nella dotazione di fondi Fas decurtati del 10%.

 

Perciò il 3 novembre 2011 è stato siglato un nuovo accordo di programma tra Comune, Regione e RFI in base al quale il Comune di San Benedetto del Tronto, che in un primo momento non aveva oneri, parteciperà con una quota pari a 377.000 euro che si andranno a sommare ai 3.271.000 provenienti dai Fondi Fas e ai 671.000 di RFI.

 

sottopasso via Pasubio, rendering

sottopasso via Pasubio, rendering

Le fasi dei lavori

I lavori sono stati suddivisi in diverse fasi. La prima consiste nello spostamento dei sottoservizi (linee telefoniche, idriche e fognarie) ad opera delle società che li gestiscono (Telecom, Ciip), la seconda nello spostamento verso ovest del passaggio a livello ad opera di una ditta specializzata individuata da Ferrovie dello Stato, la terza nella realizzazione di una viabilità provvisoria alternativa al tracciato della Statale interessato dal cantiere. Poi si potrà dare il via ai lavori veri e propri di realizzazione del sottopasso.

 

Ad ottobre 2013 la gara d’appalto è stata aggiudicata all’Associazione Temporanea di Imprese (A.T.I.) formata da tre imprese del Piceno (Gaspari Gabriele Srl di Ascoli, Movi.T.E.R. Snc e Giobbi Srl, entrambe di Monsampolo del Tronto) che ha offerto un ribasso del 12,517% sull’’importo a base d’asta di 2.777.768,59 euro più IVA. Martedì 14 gennaio 2014 è stato firmato il relativo contratto. Dal momento della consegna definitiva del cantiere il raggruppamento aggiudicatario avrà tempo un anno per ultimare i lavori.

 

Il progetto

Il sottopasso, progettato dal settore “Progettazione e Manutenzione opere pubbliche” del Comune, sarà alto 5,03 metri d’altezza, largo 10,50 metri e accoglierà due passaggi laterali per pedoni e bici larghi 1,50 metri. Il tunnel sarà costituito da uno “scatolare” in cemento armato lungo metri 34,00 che sarà realizzato a parte e poi collocato sotto la linea ferroviaria mediante la tecnica della spinta oleodinamica.

Un’altra parte importante dell’intervento riguarda la realizzazione di un sistema dotato di generatore autonomo per lo smaltimento delle acque piovane in caso di allagamenti.

L’opera, il cui costo è interamente in quote parte da Regione Marche, RFI S.p.a. e Comune di S. Benedetto del Tronto, risolverà definitivamente le lunghe code che da sempre si creano per la presenza del passaggio a livello della linea ferroviaria Ascoli Piceno – Porto d’Ascoli.

 

E’ da lungo tempo che la città attende quest’opera il cui inizio è slittato a causa di una serie di complicazioni burocratiche non ultimo il taglio dei fondi FAS 2007-2013 che ha comportato un maggiore carico finanziario per il Comune e la sottoscrizione di un nuovo Accordo di Programma con Regione Marche e RFI S.p.a. stipulato il 03.11.2011.

 

conferenza presentazione sottopasso via Pasubio

conferenza presentazione sottopasso via Pasubio

 

Ecco i Piani Operativi di Riqualificazione Urbana (PORU)

15 febbraio 2014

Ecco i Piani Operativi di Riqualificazione Urbana (PORU)

 

I privati possono presentare le manifestazioni d’interesse per valorizzare aree della città 

 

Cosa sono i Programmi Operativi per la Riqualificazione Urbana (PORU)?

Il Programma Operativo di Riqualificazione Urbana (PORU) è un nuovo strumento urbanistico attraverso cui il Comune definisce un coerente disegno urbano finalizzato a migliorare la qualità della città e del paesaggio, limitando l’ulteriore urbanizzazione del territorio, oltre che a incrementare le prestazioni ecologico – ambientali ed energetiche degli insediamenti.

Le finalità dei PORU, come previste dalla Legge regionale 22 Novembre 2011, n. 22 “Norme in materia di riqualificazione urbana sostenibile e assetto idrogeologico” istitutiva, sono:

  1. promuovere la trasformazione urbana in termini di qualità, riducendo il consumo di suolo;
  2. creare spazi pubblici di elevata qualità;
  3. modernizzare le reti infrastrutturali e migliorare l’efficienza energetica;
  4. semplificare le procedure per le trasformazioni urbane complesse finalizzate alla riqualificazione di parti consistenti del sistema urbano;
  5. definire strategie integrate per il miglioramento dei quartieri degradati, anche attraverso la previsione di servizi e infrastrutture;
  6. aumentare il livello di sicurezza e ridurre il rischio idrogeologico;
  7. mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici;
  8. contribuire alla realizzazione delle reti ecologico-ambientali.

 

Come ha avviato il Comune di San Benedetto la procedura di attuazione del PORU: la delibera del Consiglio Comunale n. 106 del dicembre 2013

Con Delibera di Consiglio Comunale n. 106 del 17/12/2013 l’Amministrazione Comunale ha approvato l’atto di indirizzo previsto dall’art. 2 della Legge Regionale n.22/2011 con la quale ha inteso:

– definire gli obiettivi della riqualificazione

– effettuare una ricognizione sullo stato dell’Edilizia Sociale

– individuare in via preliminare le aree per la trasformazione anche ai fini di attivare programmi e progetti di housing sociale

 

L’Avviso Pubblico: l’approvazione in Giunta e il voto del Consiglio Comunale 

L’individuazione delle aree potenzialmente interessate dalla riqualificazione deve essere portata a conoscenza del pubblico mediante un AVVISO PUBBLICO, finalizzato oltre che alla pubblicizzazione delle aree preliminarmente individuate, all’acquisizione di MANIFESTAZIONI DI INTERESSE da parte di proprietari e operatori, anche su aree diverse. Al Comune poi spetterà effettuare una VALUTAZIONE delle proposte sulla base dei criteri contenuti nella delibera d’indirizzo.

In attuazione di quanto previsto dalla L.R. 22/2011, è stato approvato giovedì 13 febbraio dalla Giunta Comunale l’avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse, da parte dei privati, al fine di introdurre aree di proprietà nel PORU comunale secondo gli indirizzi forniti dalla Delibera di C.C. n.106/2013. Contestualmente, con la stessa Delibera odierna, sono stati approvati gli atti necessari per la valorizzazione, anche a mezzo vendita ove previsto, del patrimonio pubblico comunale. Gli immobili comunali soggetti a vendita sono quello di via Saffi e le ex scuole di via Petrarca e via dei Lauri per i quali i privati potranno presentare entro 45 giorni dalla pubblicazione del medesimo avviso delle offerte di acquisto nelle condizioni di diritto e di fatto in cui gli immobili medesimi si trovano e cioè senza alcuna variante di destinazione urbanistica rispetto al PRG vigente. Sugli stessi immobili comunali unitamente ad altri già individuati dalla citata Delibera di C.C. n.106/2013 (piscina comunale, campo di atletica di via Sgattoni, mercatino di viale de Gasperi, ex GIL, area ex Rambelli via Carnia nonché l’area dell’ex Stadio F.lli Ballarin), sarà possibile presentare proposte di valorizzazione, senza possibilità di acquisto per questi ultimi immobili, comprendendo gli immobili stessi in operazioni di più ampio respiro anche con altri immobili di proprietà privata ove operare delle Varianti al PRG da comprendere appunto nel PORU comunale da approvare.

 

Chi può presentare la domanda e su quali immobili?

Possono presentare manifestazioni di interesse per inserimento nel PORU comunale coloro i quali rispettino i parametri e le condizioni indicate nella Delibera di C.C. n.106/2013 che siano proprietari degli immobili interessati o che ne abbiano la disponibilità mediante idoneo atto (compromesso o altra scrittura privata registrata con validità di almeno 180 giorni dalla presentazione). Nel caso di più proprietari hanno titolo a presentare la proposta almeno il 75% dei proprietari calcolati sull’imponibile catastale. Naturalmente per le offerte sul patrimonio pubblico non è necessario il possesso del requisito della proprietà (che appunto è pubblica) ma il Comune, durante la fase successiva che durerà 180 giorni a partire dalla pubbblicazione dell’Avviso, verificherà i requisiti di legge delle offerte eventualmente pervenute e valuterà la bontà delle proposte sulla base dei criteri generali forniti dalla Delibera di C.C.106/2013 e di quelli specifici forniti dalla Delibera di Giunta odierna.

Le manifestazioni di interesse possono essere presentate sulle aree potenziali preliminarmente indicate dalla Delibera di indirizzo approvata dal Consiglio Comunale il 17/12/2013. Possono, inoltre, manifestare interesse alla partecipazione al PORU i proprietari di aree non indicate nel citato elaborato ma che presentino una proposta progettuale che rispetti i criteri generali indicati per il PORU nella medesima Delibera.

Sempre con le modalità previste per l’inserimento nel PORU, è possibile inoltre presentare proposta di retrocessione dell’area di proprietà verso la destinazione agricola per diminuire il consumo di suolo e abbassare le capacità edificatorie del PRG vigente. Tali proposte verranno esaminate congiuntamente a quelle di manifestazione di interesse per la costruzione del PORU al fine di coordinare un’unica Variante al PRG.

Sintezzando:

Le proposte dei privati potranno essere presentate:

  • esclusivamente su immobili di proprietà privata
  • esclusivamente su immobili di proprietà pubblica comunale senza proposta di acquisto ma per la valorizzazione del bene pubblico
  • esclusivamente su immobili di proprietà pubblica comunale con proposta di acquisto
  • su immobili di proprietà sia pubblica comunale mediante valorizzazione e connessi ad interventi su immobili di proprietà privata

 

Per quanto riguarda la valorizzazione dei beni comunali, l’Avviso pubblico elenca i beni, già indicati dal Consiglio come oggetto di dismissione, che possono essere oggetto di proposte di acquisto . Essi sono, secondo le stime effettuate dal competente Ufficio comunale:

Immobile di via Saffi                                      € 167.400,00

Immobile di via Petrarca                                € 559.000,00

Immobile di via dei Lauri                                € 500.000,00

Per questi immobili comunali l’Avviso pubblico prevede, in alternativa alla valorizzazione a mezzo PORU, la possibilità da parte del privato di proporre acquisto nelle condizioni di fatto e di diritto (anche urbanistico) in cui l’immobile si trova oggi.

 

Tempi di presentazione delle domande

Per agevolare la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte degli operatori privati, è stata individuata una fase di concertazione, così strutturata:

 

– nei primi 45 giorni decorrenti dalla pubblicazione sull’albo pretorio on-line dell’avviso pubblico per la presentazione delle manifestazioni di interesse, i privati possono presentare un’istanza preliminare di partecipazione nella quale gli stessi si dichiarano interessati a partecipare al PORU; tale facoltà risulta utile per qualsiasi operatore, ma in particolare per coloro (ad esempio piccoli proprietari) i quali siano interessati a formulare una manifestazione d’interesse che presenti un certo grado di difficoltà anche pratica, da approfondire con l’Amministrazione Comunale nel contenuto e nelle modalità attuative. Nello stesso periodo, sugli immobili comunali per i quali è prevista la dismissione a mezzo vendita, sarà possibile presentare le proposte di acquisto che l’Amministrazione si riserverà di valutare secondo l’attualità dell’interesse pubblico prevalente;

– nei successivi 45 giorni l’Amministrazione Comunale si farà carico, attraverso incontri, riunioni e/o seminari, di agevolare il lavoro non solo degli operatori, ma anche dei portatori di interesse generale quali associazioni di categoria, comitati di quartiere, ordini professionali che vogliano agevolare la costruzione degli Ambiti territoriali del PORU;

– negli ulteriori successivi 90 giorni gli operatori potranno elaborare e formalizzare la propria manifestazione di interesse di concerto con l’Ufficio competente comunale (Servizio Pianificazione Urbanistica) al fine di redigere il PORU che dovrà essere approvato con una procedura semplificata rispetto alle consuete casistiche di varianti al PRG;

– resta comunque la possibilità, per gli operatori che non riterranno di usufruire del percorso di accompagnamento sopra descritto, di presentare direttamente la propria manifestazione di interesse entro il termine di 180 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del medesimo avviso pubblico.

L’Avviso pubblico sarà pubblicato sul sito web comunale e attraverso manifesti su tutto il territorio durante la prossima settimana e rimarrà in pubblicazione all’Albo Pretorio per l’intera durata dei 180 giorni previsti dalla Delibera.




15 Febbraio 2014 alle 17:36 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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