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Suggestiva 27ma edizione del Festival degli Appennini

di | in: Cultura e Spettacoli

Coro La Cordata – Pordoi

Montalto Marche – Un pubblico numeroso, attento e qualificato, formato da alpini, appassionati, musicisti e direttori di coro, ha apprezzato l’esibizione eseguita dai cori che hanno partecipato al 27° Festival degli Appennini, manifestazione capace di esprimere con rara intensità i sentimenti legati ai canti della montagna, alpini e popolari. Nella serata del 17 maggio scorso, nella Cattedrale di Montalto Marche, il Coro La Cordata ha affermato unostile interpretativo che lo inserisce a pieno titolo nella coralità popolare, grazie anche al lavoro di recupero, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio di tramandazione orale che Patrizio Paci sta da tempo conducendo, con grande passione e professionalità, presentando per la prima volta al pubblico il Cantamaggio Marchigiano di Morrovalle, frutto della ricerca di Giovanni Ginobili e restituito al popolo con raffinata personale armonizzazione. Il Coro Pasubio ha manifestato con dolcezza ed elasticità di fraseggio la singolare caratteristica di un proprio repertorio, formato da veri acquerelli di musica e poesia, realizzati dal proprio maestro Ivan Cobbe, particolarmente apprezzato per il canto Settembre. Il Coro Aqua Ciara ha interpretato con raffinata espressività brani del repertorio tradizionale, ma anche canti di Bepi De Marzi e di Marco Maiero, facendosi ammirare per il particolare colore satiano del suono dei tenori e per la magistrale interpretazione di Montagnes Valdotaines.
Al termine della serata i tre cori uniti hanno eseguito Signore delle cime, La Montanara e Il Testamento del Capitano, al quale si è unito il pubblico in piedi, cantando con entusiasmo l’ultima frase: “L’ultimo pezzo alle montagne, che lo fioriscano di rose e fior”. Nella mattinata seguente i cori hanno animato la liturgia nella S. Messa in Cattedrale e nella vicina Castignano. Al termine hanno eseguito canti in libertà negli angoli delle due cittadine Partecipare ad una rassegna corale, significa anche opportunità di visitare luoghi che vengono così promossi nelle altre regioni italiane nella maniera più qualificata.




19 Maggio 2014 alle 16:38 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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