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Wu Ming, “L’Armata dei Sonnambuli”

di | in: Cultura e Spettacoli

Wu Ming, “L’ARMATA DEI SONNAMBULI”

MACERATA, DOMENICA 11 MAGGIO – PRESENTAZIONE DE “L’ARMATA DEI SONNAMBULI” IL NUOVO LIBRO DI WU MING @ CSA SISMA

(ANTEPRIMA REGIONALE)

 

«Te lo si conta noi, com’è che andò. Noi che s’era in Piazza Rivoluzione. Qualchedun altro te lo conterebbe – e magari te l’ha già contato – come son buon tutti, cioè a dire col salinzucca di poi, dopo aver occhiato le stampe sui libri, varda, c’è Madama Ghigliottina, c’è il ritratto di Robespierre, volti la pagina e c’è la mappa delle battaglie, e dal capo alla coda si snocciano gli anni cosí, come fossero olive: 1789, 1793…»

 

Il romanzo del Terrore di Wu Ming. L’opera piú ambiziosa, punto d’arrivo di un percorso ventennale del collettivo di scrittori bolognese. Uscito l’8 aprile e già in vetta a tutte le classifiche di vendita, il nuovo romanzo di Wu Ming è il caso letterario del momento. Già da settimane gli autori sono impegnati nel “Rèvolution Tour” un fittissimo calendario di presentazioni in tutta Italia. Il primo appuntamento in anteprima nelle Marche sarà organizzato dal Csa Sisma domenica 11 maggio. Gli spazi del centro sociale saranno aperti dalle ore 19.00, il dibattito alla presenza degli autori si terrà alle ore 21.00 e verrà preceduto dall’aperitivo-cena curato dalla Cucina Ribelle.

“Di romanzo in romanzo, i Wu Ming per­se­guono un pro­getto che è tanto let­te­ra­rio quanto poli­tico, spo­stare i riflet­tori sui dimen­ti­cati della sto­ria, le insor­genze can­cel­late e oscu­rate dai vin­ci­tori per­ché se ne per­desse anche la memo­ria: i con­ta­dini d’Europa infiam­mati e poi tra­diti dalla Riforma in Q, i par­ti­giani disar­mati e non domati del dopo­guerra ita­liano in Asce di guerra, le tribù guer­riere e desti­nate allo ster­mi­nio nell’America di Mani­tuana, le rivo­lu­zio­na­rie e i san­cu­lotti di Parigi in quest’ultimo romanzo. Sono sto­rie di scon­fitte che invece di sco­rag­giare accen­dono spe­ranze e resti­tui­scono fidu­cia. Dicono che, comun­que sia finita, è valsa ogni volta la pena di lace­rare, anche solo per un momento, l’ordine eterno delle cose. Avver­tono che, per quanto invin­ci­bile sem­bri dopo ogni scon­fitta il potere, ci sarà sem­pre, di nuovo, chi sce­glierà di cam­mi­nare sulla testa dei re nel grande spet­ta­colo della Rivo­lu­zione, dove le com­parse diven­tano protagonisti.” (Andrea Colombo, Alias)

 

Va a finire che in questo affresco corale, umanissimo e radicale, potente e mai caricaturale, realismo e favola si contaminano e a loro volta tracimano con le pagine della vita vera, perché nelle ultime pagine il romanzo entra nella storia approfondendo il percorso degli Oggetti Narrativi non Identificati wuminghiani. Lasciamo alle settimane che seguiranno, e alle discussioni che verranno, di trovare analogie e differenze tra le discussioni sulle incombenze dei giorni che ci tocca vivere e la storia narrata dell’Armata dei Sonnambuli.” (dalla recensione di Giuliano Santoro, Dinamopress.it)




10 Maggio 2014 alle 22:15 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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