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Provincia, la replica di D’Erasmo

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

da sx Bruno Manzietti, Sergio Corradetti,Valentina Bellini, Paolo D’Erasmo, Lucia Quaglia, Stefano Novelli, Alberto Antognozzi

San Benedetto del Tronto – Basta con attacchi personali. Li respingo: sia quelli del centrodestra che da una parte del centrosinistra e Movimento 5 Stelle.

La riforma Del Rio è stata approvata e rende la Provincia un ente di secondo grado, tipo Ciip e Consind. Voglio però sottolineare, penso che ce ne sia bisogno, che questo è un periodo di passaggio che porterà alla totale abolizione della Provincia.

La responsabilità politica di governare questo ente sarà quella di risolvere gli enormi problemi della viabilità, delle scuole e dei rifiuti, a livello provinciale.

Non capisco sinceramente chi parla di “poltrone”, visto che sia il presidente che i consiglieri eletti saranno a “costo zero”, non percependo alcun compenso.

Qual è lo scopo di questo momento transitorio? Lavorare in strettissima collaborazione con sindaci e consiglieri del territorio, cosa che, negli ultimi cinque anni, non è stata fatta.

A riprova di ciò che affermo, gli amministratori locali, oltre il 90%, chiedono un rapporto diverso con l’ente provinciale, più sostegno e più partecipazione. Vogliono guardare in questa maniera al futuro.

L’ente è certamente da riorganizzare, essendo in predissesto ormai è impossibilitato a fare mutui, ma ci sono delle emergenze che devono essere risolte considerando i dipendenti come una risorsa.

La responsabilità, seppur di un ente – torno ulteriormente a ribadirlo – di secondo livello, è di governare giorno per giorno il territorio con spirito di servizio, insieme ai sindaci e i consiglieri. Lo dobbiamo alla comunità picena.

Alcuni criticano il sistema di votazione, ma questa è espressione democratica di esponenti eletti dal proprio territorio. Rigetto per cui qualsiasi polemica in questo ambito.

Concludo sottolineando che, dati gli incontri fatti con il territorio e con i cittadini, che esprimono voglia di cambiamento, adesso capisco perché nessuno, nel centrodestra, si è candidato a presidente.




10 Ottobre 2014 alle 11:44 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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