Sanità, Benito Rossi: “Si torni all’educazione sanitaria del cittadino mentre la politica del riscontro elettorale faccia un passo indietro…”

Un reparto si chiude o si apre sulla base dell’appropriatezza delle prestazioni.

La politica cantata e’ altra cosa.

 

San Benedetto del Tronto – Società ed economia si modificano ma le politiche rimangono al palo elettorale. La sanità in particolare risulta vittima di tutto ciò; in particolare i partiti ritengono di pretendere l’apertura o chiusura di un reparto sulla base dello stimolo popolare. Abbiamo sempre sostenuto che l’approccio attuale in sanità non può discostarsi da due elementi: organizzazione e qualità erogata. Un reparto o un servizio sono tenuti in vita dalla qualità erogata, dall’appropriatezza dei ricoveri e delle prestazioni. La tendenza politica e’ quella invece di stimolare la pancia dell’elettore mostrandosi impreparata ed incapace di affrontare i temi essenziali della sanità; se così non fosse non avremmo problemi di spending rew attraverso accorpamenti vari. Oggi in Asur5 sembra che la politica voglia far passare per qualità la presenza o meno di un primario rispetto ad un intero servizio perdendo clamorosamente di vista l’importanza della medicina di base e della prevenzione attraverso studi epidemiologici e di statistica. Oggi le attività di pronto soccorso avanzano prepotentemente attraverso protocolli operativi tendenti ad escludere ricoveri impropri, ciò non giustifica un uso improprio del pronto soccorso solo perché l’utenza non trova risposte efficaci dalla medicina di base. Si torni all’educazione sanitaria del cittadino mentre la politica del riscontro elettorale faccia un passo indietro per il bene di una collettività ben più ampia.

Orgoglio Civico. Benito Rossi