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Pierfrancesco Favino, “Servo per due” a Jesi

di | in: Cultura e Spettacoli

Fondazione Pergolesi Spontini

LUNEDI 16 FEBBRAIO ALLE ORE 21.00 AL TEATRO “G.B. PERGOLESI” DI JESI PIERFRANCESCO FAVINO IN  SERVO PER DUE

 

 

Jesi (AN), 14 febbraio 2015 – Terzo appuntamento per la Stagione Teatrale 2014/15 del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini con Marche Teatro e Amat, e sostenuta da UBI Banca Popolare di Ancona e Sogenus.

 

Lunedì 16 febbraio alle ore 21.00 va in scena lo spettacolo Servo per due (One man, two guvnors) di Richard Bean, tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, nell’adattamento del noto commediografo inglese Richard Bean riadattato nella versione italiana da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder, con Pierfrancesco Favino e il Gruppo Danny Rose. Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Cesare Accetta, le coreografie di Fabrizio Angelini, canto Gabriele Foschi, musiche eseguite dal vivo dall’orchestra Musica da Ripostiglio, regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli per una produzione Compagnia Gli Ipocriti e REP/Gruppo Danny Rose. Lo spettacolo è realizzato con la partecipazione della Fondazione Teatro della Pergola. Il gruppo Musica da Ripostiglio esegue le musiche dal vivo ed è composto da: Luca Pirozzi – chitarra, voce e banjo; Luca Giacomelli – chitarra e voce; Raffaele Toninelli – contrabbasso e voce; Emanuele Pellegrini – percussioni e voce. Con questo spettacolo Pierfrancesco Favino ha vinto il Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2014 nella categoria miglior attore protagonista e sempre per lo stesso premio, il gruppo Musica da Ripostiglio è rientrato nella terna miglior autore di musiche.

In scena vedremo in ordine di entrata: Diego Ribon, Valentina Valsania, Claudio Castrogiovanni, Bruno Armando, Eleonora Russo, Stefano Pesce, Pierfrancesco Favino, Chiara Tomarelli, Gianluca Bazzolli, Pietro Ragusa, Pierluigi Cicchetti, Paolo Sassanelli, Haydée Barelli.

Una riflessione diversa su un classico del teatro, Il servitore di due padroni di Goldoni, Servo per due (One Man, Two Guvnors) si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso e interagiscono con il pubblico; la musica è parte integrante dello spettacolo e viene eseguita dal vivo dall’orchestra “Musica da Ripostiglio”, composta da quattro elementi che hanno curato anche gli arrangiamenti delle più note canzoni dell’epoca. Una perfetta combinazione di commedia visiva e verbale che ha dato vita ad uno spettacolo di grande successo.

Rimini, Pippo, moderno Arlecchino, ha appena perso il lavoro e si ritrova depresso, senza soldi e senza la possibilità di poter mangiare. Disperato, comincia a cercare un nuovo mestiere e dopo vari tentativi accetta di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni. Uno è Rocco, un piccolo malvivente del nord, padre della sua fidanzata Clarice, l’altro è Lodovico, anch’egli noto malfattore. Essere al servizio di due padroni, significherà per Pippo avere anche un doppio carico di lavoro, dovrà ricordare quali ordini e da chi gli verranno impartiti. Dopo un po’ di tempo, frequentando le due case, a Pippo non mancheranno le sorprese.

Per informazioni e vendita biglietti ci si può rivolgere alla biglietteria del Teatro G.B. Pergolesi (tel. 0731.206888 – biglietteria@fpsjesi.comwww.fondazionepergolesispontini.com). Saranno inoltre attivati i seguenti servizi di prevendita biglietti: presso la biglietteria del Teatro delle Muse di Ancona (tel. 071.52525 – www.marcheteatro.itbiglietteria@teatrodellemuse.org) e presso le biglietterie AMAT (tel. 071.2072439 – www.amat.marche.it – info@amat.marche.it), presso tutte le Filiali Banca Marche, on line su www.vivaticket.it by Best Union, Call Center Vivaticket by Best Union 892.234 (da cellulare e dall’estero +39 041 2719035) nei punti prevendita circuito Vivaticket by Best Union.

 

www.fondazionepergolesispontini.it, www.marcheteatro.it www.amat.marche.it

 

Il cartellone del Teatro Pergolesi prosegue:

 

il 24 e il 25 febbraio (con la data del 25 fuori abbonamento) con La dodicesima notte di William Shakespeare con e regia di Carlo Cecchi. L’artista torna a Shakespeare per misurarsi con una commedia corale fondata sugli equivoci, sugli scambi di identità e di genere. Il testo shakespeariano, esaltato dalla traduzione della poetessa Patrizia Cavalli, dalle musiche di Nicola Piovani, dalla scena di Sergio Tramonti, dai costumi di Nanà Cecchi, permette al regista, anche interprete nelle vesti di Malvolio, di orchestrare un gioco attoriale straordinario. Lo spettacolo è una produzione di Marche Teatro-Teatro Stabile Pubblico.

Il 15 marzo sale sul palcoscenico del Teatro Pergolesi, Ambra Angiolini con un testo di Stefano Benni La misteriosa scomparsa di W. Lo spettacolo vanta la regia di Giorgio Gallione. In questo testo la parola di Benni, agile e dissacrante, è sostenuta dall’interpretazione di Ambra Angiolini, per la prima volta sola in palcoscenico.

La stagione in abbonamento propone infine il 28 marzo la commedia più longeva della storia, Taxi a due piazze di Ray Cooney, nella versione italiana di Jaja Fiastri con Gianluca Guidi anche nella veste di regista, Giampiero Ingrassia e la partecipazione di Nini Salerno. La storia del tassista bigamo che suo malgrado si trova coinvolto a nascondere il segreto della sua vita, diverte e affascina gli spettatori di tutto il mondo garantendo risate senza sosta.

In prima nazionale, il 20 e 21 febbraio presso la Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti di Jesi, e il 14 marzo al Teatro P. Ferrari di San Marcello, fuori abbonamento, appuntamento con Lettera di una sconosciuta di Stefan Zweig, per la regia di Pia di Bitonto e l’attrice jesina Lucia Bendia protagonista di un intenso ritratto di eroina romantica e appassionata.

Il cartellone si arricchisce di un appuntamento fuori abbonamento il 28 aprile al Teatro Pergolesi, fuori abbonamento, è il 28 aprile con Nessi, scritto e interpretato da Alessandro Bergonzoni e diretto in coppia con Riccardo Rodolfi. Bergonzoni è molto più che coinvolgente: per assistere al suo spettacolo occorre liberare la mente dalle zavorre preconcette e lasciarsi guidare in una sorta di meditazione del paradosso. Un salto nel buio, in un linguaggio nuovo, squartato e rimodellato per comprendere “che la parola stessa è un’arte”.




14 Febbraio 2015 alle 22:09 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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