Musicultura: i magnifici 16 del 2015
di Redazione | in: Cultura e SpettacoliI Finalisti di Musicultura: 16 artisti per 16 canzoni
Le band marchigiane Lettera 22 e Turkish Cafè passano in finale
Sedici artisti per sedici canzoni: sono le nuove ipotesi artistiche su cui scommette la XXVI edizione del Concorso di Musicultura.
Macerata – Il Festival della Canzone Popolare e d’Autore, che da 26 anni garantisce uno spazio trasparente ai nuovi talenti e contribuisce al ricambio artistico-generazionale della canzone italiana di qualità, è pronto ad offrire agli artisti finalisti del concorso una concreta chance, come è già accaduto in passato con tante altre meritevoli promesse, tra le quali ad esempio Simone Cristicchi, Renzo Rubino, Mannarino, Pacifico, Gian Maria Testa, Povia, Avion Travel, Patrizia Laquidara, Erica Mou, Paolo Simoni, Momo, Giua, Amalia Grè, L’Orage…
“ Una panoramica affascinante di temi e di linee musicali quella proposta dai 16 finalisti di questa edizione – dichiara il Direttore Artistico di Musicultura Piero Cesanelli – Dalle emozioni sentimentali alle sofferte storie di disagi sociali la nuova generazione della canzone d’autore esiste e gode di ottima creatività “
A tenere alta la tradizione musicale regionale, due i marchigiani in gara arrivati in finale: la band maceratese Turkish Cafè e i Lettera 22, il gruppo recanatese, già tra i vincitori del Festival nel 2012. Le canzoni finaliste sono state selezionate per mesi tra oltre mille proposte con l’ausilio di audizioni dal vivo che, tra band e solisti, hanno coinvolto un totale di circa 300 musicisti, con oltre 3000 presenze di pubblico per nove serate da tutto esaurito impreziosite dalle partecipazioni, artistiche ed amichevoli, di ospiti come Mariella Nava, Renzo Rubino, Mafalda Minnozzi, Paul Ricci, Vince Tempera ed Enzo Avitabile. Accumunati da un’urgenza espressiva che mette in luce il fermento culturale di un’Italia creativa, i 16 artisti finalisti – singoli o gruppi che siano – sono tutti autori di ciò che interpretano, band, donne e uomini con approcci compositivi ed espressivi diversissimi tra loro, tutti però rappresentativi di un Paese che scrive e canta perché ha qualcosa da dire. Qualità, autenticità, assenza di sbarramenti di genere sono i criteri che hanno indirizzato la selezione, nonché le caratteristiche fondamentali che hanno reso unico il Concorso nel panorama musicale italiano. La rosa dei “magnifici sedici” di Musicultura, i cui brani andranno a comporre il CD Compilation verrà ufficialmente presentata in un concerto in anteprima nazionale il 23 aprile prossimo al Teatro Persiani di Recanati dove si esibiranno rigorosamente dal vivo.
La successiva fase del concorso porterà alla selezione degli 8 vincitori che accederanno alle serate conclusive di Musicultura 2015 all’Arena Sferisterio di Macerata il 19 20 e 21 giugno. Gli 8 vincitori saranno scelti dal grande pubblico dei social e soprattutto dal prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, formato da Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Max Gazzè, Giorgia, Maurizio Maggiani, Dacia Maraini, Marta Sui Tubi, Gino Paoli, Pau (Negrita), Vasco Rossi, Enrico Ruggeri,
Michele Serra, Daniele Silvestri, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Sandro Veronesi, Federico Zampaglione (Tiromancino).
Al vincitore assoluto, decretato durante le serate finali, andranno in premio i 20.000,00 del Premio UBI –Banca Popolare di Ancona.
Ecco i nomi dei magnifici 16 di Musicultura 2015:
DAVIDE DI ROSOLINI (Rosolini – SR)
Che fine ha fatto la poesia?
PAOLO RUSSO (Barrafranca – EN)
U friscu
MUJURA (Roccella Jonica – RC)
Amir
ARTÙ (Roma)
La vecchia ha un dente di bronzo che a me sembra bianco perché sono sbronzo
GIANMARCO DOTTORI (Roma)
Dannata felicità
CHIARA DELLO IACOVO (Savigliano – CN)
Soldatino
IVAN TALARICO (Lecco / Petronà – CZ)
Carote d’amore
PIERPAOLO MAZZULLA (Cosenza)
L’amore ai tempi della crisi
TURKISH CAFÉ (Macerata)
L’amore cade addosso
STEFANO VERGANI (Bernareggio – MB)
Un’estate all’ombra
FLO (Napoli)
Ad ogni femmina un marito
TIEMPO ANTICO (Orta Di Atella – CE)
Terra avvelenata
HILIMONI (Dolo – VE)
Le ragazze come te
VALERIO MILLEFOGLIE (Terlizzi – BA / Milano)
L’uomo Pan di Stelle
MAKAY (Roma/Cagliari)
Riempire il vuoto
LETTERA 22 (Recanati – MC)
Continentale
APPROFONDIMENTI FINALISTI MARCHIGIANI
TURKISH CAFE’
Veronica Punzo
Julian Corradini
Simone Giorgini
Un incontro che ha unito i destini di tre anime: la storia dei Turkish Cafè inizia nel 2008,quando la voce di Veronica Punzo, la chitarra di Juliàn Corradini ed il contrabbasso di Simone Giorgini si sono incrociati lungo la strada della musica, partendo da Bruxelles e scoprendosi sorprendentemente più vicini di quanto pensassero. Si definiscono “band elettroacustica subliminale”, combinano, sperimentando, la bellezza del suono degli strumenti acustici con la potenza delle parole, del suono elettronico, del ritmo e delle armonie vocali.
I Turkish Cafè affondano le loro radici nel territorio marchigiano, ma viaggiano sempre ed ovunque per cercare nuovi stimoli e storie diverse da cantare e raccontare.
LETTERA 22
Gianluca Pierini,
Arianna Graciotti,
Francesco Fabretti
Luca Orselli
I Lettera 22 nascono a Recanati nel 2010, dopo essere stati tra gli 8 vincitori di Musicultura nel 2012, a ridosso dell’uscita del secondo album, “Le nostre domeniche”, realizzato con la collaborazione e la produzione artistica di Paolo Benvegnù i componenti del gruppo tornano con successo a Musicultura 2015.
La macchina da scrivere automatica Lettera 22” è senza dubbio uno strumento che ha rivoluzionato tempi e modalità dello scrivere e per la band costituisce un riferimento alla tradizione musicale a cui si ispira, quindi alla canzone d’autore e al rock italiano di quegli anni. “ Inoltre, – dichiara la band –una sera ci siamo chiesti: visto che le lettere dell’alfabeto italiano sono ventuno, come suonerebbe la ventiduesima lettera?? “Lettera 22” è il suono che avrebbe una lettera ulteriore, emblema di una gamma espressiva che ci auguriamo possa diversificarsi dall’usuale.”