Gianni Genga nuovo direttore generale dell’Inrca, Giulietta Capocasa alla direzione dell’Asur
di Redazione | in: Primo PianoEntro 30 giorni i nuovi vertici della sanità regionale.
La Giunta regionale nomina Gianni Genga nuovo direttore generale dell’Inrca.
Alla direzione dell’Asur provvisoriamente Giulietta Capocasa.
Ceriscioli: “Quella di Genga una scelta di qualità e professionalità per il rilancio dell’Istituto di ricerca e cura degli anziani”
Ancona, 2015-07-08 – La Giunta regionale ha nominato di Gianni Genga direttore generale dell’Inrca, sentito anche il ministero della Salute. Resterà in carica per il prossimo triennio alla guida dell’Istituto nazionale di ricerca e cura per gli anziani che ha la sede ad Ancona. Il direttore amministrativo Luigi Leonarduzzi, che ha ricoperto l’incarico negli ultimi tre mesi, rientra in organico alla Regione Marche.
A seguito della nomina alla direzione dell’Inrca, Genga decade dalla direzione dell’Asur (Azienda sanitaria unica regionale), sostituito provvisoriamente dalla direttrice amministrativa Giulietta Capocasa.
I direttori delle cinque Aree Vaste dell’Asur sono stati prorogati fino alla nomina dei nuovi vertici della sanità marchigiana e comunque per non oltre un mese. “Voglio ringraziare Luigi Leonarduzzi per il lavoro che ha compiuto fino ad oggi – commenta il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, al termine della riunione di Giunta che ha operato la nomina – Quella di Genga è una scelta importante e di qualità che pone alla guida dell’Inrca un professionista della sanità di indubbio e riconosciuto valore e che garantirà un impatto positivo sull’attività dell’Istituto. Il progetto nuovo ospedale è ripartito, l’Istituto deve recuperare il prestigio che merita dal momento che rappresenta, in Italia, uno dei maggiori punti di riferimento sui temi cardine della sanità nazionale, operando nel settore della geriatria e della ricerca scientifica collegata al tema della terza e quarta età. Dispone di una rete nazionale che andrà valorizzata per garantire nuovi servizi alla persona e intercettare le risorse destinate alla ricerca, assicurando quei fondi necessari per qualificare ulteriormente la sanità e implementare le prestazioni sul territorio”.