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Tau: Vergassola e Riondino concludono la rassegna ad Ascoli

di | in: Cultura e Spettacoli

Amat

DARIO VERGASSOLA E DAVID RIONDINO CONCLUDONO MERCOLEDÌ 12 AGOSTO

AL TEATRO ROMANO DI ASCOLI PICENO LA RASSEGNA TAU TEATRI ANTICHI UNITI

 

 

Giunge al termine mercoledì 12 agosto al Teatro Romano di Ascoli Piceno la diciassettesima edizione del TAU Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico che in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali ha offerto l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico per la spettacolarizzazione restituendoli ad un ampio uso dall’impegno congiunto di Comuni, Regione, AMAT e Soprintendenza. L’edizione 2015 ha presentato diciotto appuntamenti di teatro per grandi e piccini ospitati in luoghi di grande fascino: il Teatro Romano di Ascoli Piceno, l’Area Archeologica Santa Maria in Portuno di Corinaldo, il Teatro Romano di Falerone, il Teatro Romano Helvia Recina di Macerata, l’Area Archeologica La Cuma di Monte Rinaldo, il Palazzo Comunale di Osimo, Rocca Costanza a Pesaro, le Terme Romane a San Severino Marche e l’Anfiteatro Romano di Urbisaglia.

Questo ultimo appuntamento di Ascoli vede protagonisti Dario Vergassola e David Riondino in un viaggio di grande fascino nell’Iliade di Omero – in particolare nel Libro XXIV Achille e Priamo, nell’ambito del progetto di Sergio Maifredi Iliade un racconto mediterraneo prodotto dal Teatro Pubblico Ligure. “

 

Iliade è il big bang della letteratura occidentale – afferma Sergio Maifredi – nei suoi versi sono racchiusi i geni di tutti i miti, di tutti gli eroi. Achille, Agamennone, Aiace ed Ettore ma anche Odisseo, a cui lo stesso Omero dedicherà l’altro grande codice della nostra cultura, l’Odissea. Ma anche Enea che, profugo, in fuga dalla propria città in fiamme, si vedrà affidato da Virgilio la responsabilità di portare sulle proprie spalle Anchise, il padre, la storia, la sua storia che è la storia vista dalla parte sbagliata, dalla parte di chi è stato sconfitto, e per mano il figlio, il futuro, la fondazione, Roma e l’Impero che verrà. Iliade è un racconto della prima guerra del Mediterraneo e quindi la prima guerra mondiale. Iliade è l’archetipo, il paradigma delle guerre che verranno. Nei suoi versi ci sono il conflitto, l’ira, l’eroismo, il dolore, il rancore, l’amore, il sangue, le armi, la paura, le madri, le spose, i padri, i figli ma soprattutto vi è la morte. La nera morte umanamente temuta, la bella morte eroicamente cercata. La morte che è fine di tutto e che per questo impone i patti di pace come catarsi finale.

 

Due grandi interpreti come Vergassola e Riondino si confrontano con due grandi figure del poema dell’ira testimoni degli orrori e dei dolori di tutte le guerre. Il vecchio padre di Ettore, Priamo, va supplice alla tenda di Achille per chiedere la restituzione del cadavere del figlio. È un momento struggente, fatto di dolore e di reciproco rispetto tra vincitore e vinto. Un re si fa padre, un eroe si fa figlio.

 

Per informazioni e biglietti (15 euro, ridotti 12 euro): biglietteria del Teatro Ventidio Basso 0736 244970, AMAT 071 2072439. Biglietteria al Teatro Romano dalle ore 20.30. Inizio spettacolo ore 21.30.

 




11 Agosto 2015 alle 16:00 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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