Conferenza dei Sindaci sulla Sanità, Fotocronaca
di Redazione | in: Primo PianoSan Benedetto del Tronto, 2015-09-02 – Oggi, nella Sala Consigliare del Comune di San Benedetto del Tronto, Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 5 sulla Sanità alla presenza dei vertici dell’Asur Marche con il Direttore Marini e tutti i Direttori delle 5 Aree Vaste con la Direttora dell’Asur Av 5 Giulietta Capocasa e il Sindaco Giovanni Gaspari a fare gli onori di casa. Una Conferenza dei Sindaci, se non uguale, simile a quelle passate con la solita litania dei problemi la cui risoluzione stenta a decollare. La scarsa presenza dei Sindaci, solo 10 su 33, la dice lunga sull’interesse che è scemato negli ultimi tempi poiché, come ha affermato Gaspari, non solo non sono stati risolti i problemi evidenziati ma sono stati adottati dei provvedimenti senza la ratificazione della conferenza.
Oltre al Sindaco Gaspari di San Benedetto -Presidente – e al Sindaco Castelli di Ascoli – Vice Presidente – c’erano Cesaroni di Comunanza, De Angelis di Cossignano, D’Annibali di Cupra, Rocchi (vice Sindaco) di Grottammare, Caioni di Monsampolo, Del Duca di Montedinove, Lucciarini di Offida e Bruni di Ripa. Troppi pochi, dicevamo, a rappresentare il territorio dell’Area Vasta 5 che comprende: Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza, Cossignano, Cupra Marittima, Folignano, Force, Grottammare, Maltignano, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montalto delle Marche, Montedinove, Montefiore dell’Aso, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Palmiano, Ripatransone, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli Venarotta. L’Asur invece, come abbiamo detto, era presente con i suoi vertici e tutti i Direttori delle 5 Aree Vaste che Marini ha scelto in professionisti del territorio e di diverse professionalità: avvocato, ingegnere, medico, ecc.. E il fatto di scegliere i Direttori per dirigere il loro territorio di provenienza è importante perché, anche se è difficile mettere la faccia nel governo del territorio dove si vive, enormi sono gli stimoli e di conseguenza le soddisfazioni per l’operato atto a non deludere l’utenza. La novità di Marini è stata anche che si è dato una scadenza a breve termine per concludere la riorganizzazione della sanità regionale – iniziata nel 2013 – entro il 31 dic2mbre 2015. Sfida difficile ma da affrontare con ottimismo perché non ci sono altre scelte. I problemi da risolvere sono quelli di sempre: ottimizzare i servizi e le attrezzature, meno posizioni organizzative e più personale medico e paramedico per dare risposte all’utenza in tempi brevi diminuendo le liste di attesa, attenzione massima ai servizi sanitari senza tralasciare i sociali, unificazione dei servizi anche su più plessi per arrivare al Presidio Unico di Area Vasta se non all’Azienda Ospedaliera Marche Sud. Insomma nel Piceno c’è voglia di riscatto e tutti si sono ripromessi, per l’ennesima volta, di arrivare alla chiusura del cerchio. Ce la faremo? Lo scopriremo solo vivendo. Certo è che – ndr – se poi si cambiano sei direttori negli ultimi dodici anni, come accaduto in Asur Av 5, non solo non si risolvono problemi ma non si riesce neanche in una seria programmazione.