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Il Festival Pergolesi Spontini per la prima volta ad Ostra al Teatro La Vittoria

di | in: Cultura e Spettacoli

Pergolesi Spontini Festival

Venerdì 18 settembre alle ore 21 con una prima esecuzione assoluta del compositore Giampaolo Testoni, Variazioni sull’aria Caro oggetto dalla Vestale di Spontini. Violoncelli Adriana Sanchez Malaga e Luca Franzetti.

 

 

Jesi (AN), 17 settembre 2015 – Divertente concerto con protagonisti due violoncelli, quelli di Adriana Sanchez Malaga e Luca Franzetti, venerdì 18 settembre alle ore 21 al Teatro La Vittoria di Ostra che per la prima volta ospita il XV Festival Pergolesi Spontini.

Il progetto, dal titolo “Invenzione a due celli”, nasce dall’esigenza di due musicisti di rivisitare il repertorio scritto per due violoncelli, e dal sogno di spingere al limite le potenzialità dei propri strumenti per dar voce, grazie a revisioni e trascrizioni fatte ad hoc, al più ampio repertorio, spaziando dal Seicento all’oggi.

Un duo di violoncelli rappresenta, oltre che due voci e due interpreti, due personaggi teatrali così che ogni esecuzione è una vera azione scenica che, pur nella fedeltà dello spartito, varia in base al momento, agli umori, a intenzioni divergenti e convergenti. Due violoncelli che dialogano creano l’energia tipica di un viaggio il cui itinerario è affidato tanto agli spartiti quanto all’estemporaneità.

I due solisti sono protagonisti di un programma che spazia dalla Sinfonia in fa maggiore per cello e basso continuo di Pergolesi, a musiche di Telemann, Zehm, Gershwin e Piazzolla, e che comprende la prima esecuzione assoluta di un compositore contemporaneo, Giampaolo Testoni, con le Variazioni sull’aria “Caro oggetto” dalla Vestale di Spontini. L’autore sarà presente alla serata.

Spiega Giampaolo Testoni: “La richiesta di scrivere delle variazioni da un’aria de La Vestale di Spontini e in particolare per un duo di violoncelli, dopo l’iniziale perplessità, mi ha intrigato e coinvolto convincendomi ad accettare questa sfida musicale. Ho subito cercato tra le arie più importanti e l’attenzione si è focalizzata su Caro oggetto, dopo l’ascolto della medesima interpretata dalla Callas. Un’aria splendida nella sua “economica” e lineare semplicità, una linea melodica molto chiara e carica di quel fascino stratificato di memoria teatrale e musicale così limpida e al contempo espressiva e perfettamente scolpita nel flusso della gloriosa storia del nostro belcanto. Appartengo a quella parte di generazione di compositori contemporanei italiani che si sono battuti, dalla fine degli anni settanta, per riappropriarsi della comunicatività e espressività della scrittura musicale d’arte attraverso le sue grandi “forme”, per riannodare un dialogo con il pubblico della musica colta e con gli interpreti per riportare il destino della musica contemporanea fuori dal ghetto in cui si era autoconfinata nel dopoguerra; scrivere variazioni dunque, come sinfonie o concerti o quartetti e opere liriche, per me è normale consuetudine, nella scia degli amatissimi autori di riferimento soprattutto novecenteschi, miei veri padri. Variare una melodia così densa di memorie come questa, con echi mozartiani ma così italiana nella forza del suo canto, è un bellissimo gioco, un gioco di virtuosismo non tanto strumentale quanto intellettuale e sensuale. Il suono di questo canto così archetipico mi ha spinto a evocare con le linee dei due strumenti il canto intrecciato dell’anima afflitta della protagonista straziata nell’ ultimo saluto  all’oggetto amato. Il violoncello ha il potere magico di trasformarsi e trasfigurare le mille sfaccettature degli umani sentimenti e per questo motivo può incarnare le profondità e le bellezze più sottili della voce umana”.

Il programma del concerto comprende, inoltre, la Sonata a canone n.3 di Georg Philipp Telemann (1681-1767), le Modern Dances di Friedrich Zehm (1923-2007), Summertime, A Foggy day, I got rhythm, The man I love di George Gershwin (1898-1937), Libertango e Oblivion di Astor Piazzolla (1921-1992), e la Danza del viejo boyero di Alberto Ginastera (1916-1983).

Il XV Festival Pergolesi Spontini a cura della Fondazione Pergolesi Spontini, prosegue nel fine settimana  con due eventi di spicco: sabato 19 settembre alle ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi va in scena la Commedia ridicolosa, pastiche dalla Commedia dell’Arte di Adria Mortari con rivisitazioni pergolesiane e musiche originali di Antonello Paliotti, suona il Sonora Chamber Ensemble. Chiude il Festival, il 20 settembre al Palasport E. Triccoli, il concerto Passione Live, da Viviani a Pino Daniele un passato che diventa futuro con Almamegretta & Raiz, James Senese & Napoli Centrale, Pietra Montecorvino, Gennaro Cosmo Parlato, Monica Pinto & Spakkaneapolis, M’barka Ben Taleb, e la guest star Eugenio Bennato.

 

Programmi completi e biglietti su www.fondazionepergolesispontini.com

 

INFO

Fondazione Pergolesi Spontini

Tel. 0731.202944, www.fondazionepergolesispontini.com

Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi

Piazza della Repubblica, 9 – 60035 Jesi (AN), tel. 0731 206888 – fax 0731 224105

biglietteria@fpsjesi.com

Orario biglietteria: dal mercoledì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 17 alle ore 19.30 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli nelle diverse sedi – festivi chiuso (chiusura estiva dal 29 giugno al 17 agosto 2015. Per informazioni rivolgersi agli uffici: tel. 0731 202944)




17 Settembre 2015 alle 9:25 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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