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dal Cinema Margherita

di | in: Cultura e Spettacoli

Cinema Margherita

Cupra Marittima – 

Mustang di Deniz Gamze Ergüven
Tutto può accadere a Broadway di Peter Bogdanovich

Orario degli spettacoli 

Fine settimana

Mustang di Deniz Gamze Ergüven
giovedì 5 novembre ore 21,15
sabato 7 novembre ore 18,00
domenica 8 novembre ore 16,30-21,15
lunedì 9 novembre ore 21,15

Tutto può accadere a Broadway di Peter Bogdanovich
venerdì 6 novembre ore 21,15
sabato 7 novembre ore 21,15
domenica 8 novembre ore 18,30
martedì 10 novembre ore 21,15

prossimamente: Alaska di Claudio Cupellini, Snoopy & Friends – Il Film dei Peanuts di Steve Martino

Il Cinema Margherita di Cupra Marittima da giovedì 5 a martedì 10 novembre presenta:

  • Mustang di Deniz Gamze Ergüven, con Günes Sensoy, Doga Zeynep Doguslu, Elit Iscan, Tugba Sunguroglu, Ilayda Akdogan. Il film è stato scelto per rappresentare la Francia ai Premi Oscar 2015.
  • Tutto può accadere a Broadway di Peter Bogdanovich, con Owen Wilson, Imogen Poots, Kathryn Hahn, Will Forte, Rhys Ifans. Il film ha avuto la sua premiere al Festival di Venezia 2014.

Mustang: Questo è l’inizio dell’estate. In un villaggio a nord della Turchia, Lale e le sue quattro sorelle tornano da scuola giocando innocentemente con ragazzi. Poi i loro giochi diventano dissoluti e c’è uno scandalo con conseguenze impreviste. La casa si trasforma gradualmente in un carcere, corsi di pratiche domestiche sostituiscono la scuola e si cominciano ad organizzare matrimoni. Cinque sorelle, animate da uno stesso desiderio di libertà, si ribellano ai limiti loro imposti. (www.trovacinema.it)

“Il cammino che conduce all’affermazione dei diritti non è una passeggiata. Si sono versate lacrime, è lastricato di sangue, sudore e polvere da sparo. E lo si dimentica sempre una volta che la conquista si è consolidata. È di questo che parla il film franco-turco (produzione francese, autrice alla sua opera prima la turca espatriata Deniz Gamze Ergüven) Mustang , che la Francia ha scelto per essere rappresentata alla corsa all’Oscar per il miglior film straniero. Parlato in lingua turca, in questo caso: conferma della storica vocazione francese a farsi centro di riferimento e patria adottiva per cineasti dalle più diverse provenienze, ad attrarre risorse creative e valorizzarle. L’inizio dice molto del suo tono, leggero nell’assumere un punto di vista adolescente, e al tempo stesso di solido spessore drammatico. È l’ultimo giorno di scuola in un paesino sulle sponde del Mar Nero. Le ragazze e i ragazzi si congedano per le vacanze e salutano commossi la professoressa che amano di più e che non ritroveranno alla ripresa del nuovo anno scolastico perché si trasferirà a Istanbul. La comitiva si avvia lungo la spiaggia e, in un crescendo euforico, tutti si gettano nelle acque limpide senza spogliarsi dall’uniforme scolastica per giocare alla lotta tra coppie, le ragazze a cavalcioni dei ragazzi. Tutto sorridente, chiassosamente allegro, innocente? Macché. Le voci girano istantaneamente e all’arrivo a casa delle cinque sorelle Sonay, Selma, Ece, Nur e la piccola tutto pepe Lale, apriti cielo. La nonna con la quale vivono da quando sono rimaste orfane le riempie di botte accusandole di aver disonorato la famiglia e se stesse con il loro comportamento sconveniente. Da qui prende avvio un’estate di enormi cambiamenti, che nessuna potrà mai dimenticare. Provvedimenti sempre più restrittivi e repressivi messi in atto dallo zio a sua volta convivente e padre padrone sostitutivo. Consapevole quanto rassegnata a proposito delle condizioni di sudditanza femminile che una tradizione indiscussa continua a imporre, la donna cerca di fare da filtro: contenere e controllare lei per prima anticipando le mosse barbaramente conformiste del figlio e zio. Insomma, non abbiamo di fronte mostri ma gente per bene colma di buoni sentimenti e di autentiche attenzioni per le ragazze, ma soggetta a limiti culturali invalicabili. La scintilla della ribellione cova (e lo scivolare dalla dimensione giocosa – perché stiamo parlando di ragazzine – al fare sul serio è impercettibile) ma viene facilmente soffocata nei primi due casi e neanche la svolta che segna la terza candidatura servirà a invertire la tendenza, a interrompere il flusso delle convenzioni. È un film dominato da un’urgenza extra artistica (e alimentato da qualche esperienza autobiografica) ma la sua disarmante freschezza, molto per merito delle cinque interpreti sicuramente non professioniste, riesce a farne un’opera di valore e non solo piattamente di denuncia.” (Paolo D’Agostini – la Repubblica)

Tutto può accadere a Broadway: New York. Arnold Albertson (Owen Wilson), un regista di successo teatrale e televisivo, arriva nella Grande Mela per mettere in scena la sua ultima produzione di Broadway. La protagonista dello spettacolo sarà sua moglie (Jennifer Aniston), accanto a lei il divo del cinema Seth Gilbert. La prima sera che Arnol d si trova a New York, chiede la compagnia di una escort a un servizio apposito, che gli manda una giovane e affascinante ragazza: Isabella (Imogen Poots). Nel corso della serata Arnold le regala 20mila dollari; in cambio però Isabella dovrà lasciare il su o lavoro e intraprendere la carriera dei suoi sogni, quella di attrice. (www.trovacinema.it)

“Regista di culto negli anni 70, da un po’ il settantaseienne Peter Bogdanovich era sparito, o lavoricchiava per la tv. Torna ora con una commedia gustosa, che potresti attribuire ad Allen e ha una trama simile al film di Woody Pallottole su Broadway. Isabella Patterson (Imogen Poots) sogna di diventare attrice, ma intanto fa la escort part-time. Beneficiata da un cliente con la vocazione a redimere le prostitute, Arnold Albertson (Owen Wilson), quando si presenta per un’audizione scopre che questi è il regista dello spettacolo. S’innesca un poliedro amoroso a vari lati, cui partecipano anche l’autore teatrale, il primattore e la moglie di Arnold. Niente di straordinario, intendiamoci: ma un film che ti fa ridere senza cadere nell’idiozia è già un regalo. Tutto il cast ha il ritmo giusto e gioca bene di squadra; con una menzione d’onore per Jennifer Aniston, in una parte di strizzacervelli mezza matta simile a quella in cui l’abbiamo vista nella serie Come ammazzare il capo.” (Roberto Nepoti – la Repubblica)

Anche per la stagione 2015-2016 il Cinema Margherita propone la Tessera Acec Marche. La tessera costa € 5, permette di avere 5 ingressi ridotti, più uno in omaggio, ed è utilizzabile in tutte le Sale Acec Marche.

Ingressi: € 6,50 interi, € 5,00 ridotti
Ingresso universitari: € 4,00

Cinema Margherita
Via Cavour, 23
63064 Cupra Marittima (AP)

Telefono: 0735 778983 / 340 7322062
Fax: 0735 777118
Email: info@cinemamargherita.com




4 Novembre 2015 alle 23:01 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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