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Dolphin Project_Angelo Sciapichetti, Richard O’Barry

Blue Dolphin Freedom, un Centro per la cura dei delfini spiaggiati da realizzare lungo la costa del Conero

La proposta discussa dall’esperto Richard O’Barry con l’assessore Sciapichetti

Un Centro per la cura e la reintroduzione in libertà dei delfini spiaggiati, da realizzare lungo la costa del Conero, in un piccolo tratto di mare (da individuare con le istituzioni coinvolte) che non verrebbe interdetto alla navigazione e alla fruizione del litorale, ma segnalato con boe per non arrecare danni ai cetacei ospitati fino alla rimessa in libertà. Realizzato con una struttura di reti mobili, il Blue Dolphin Freedom ospiterebbe al massimo quattro cetacei e potrebbe essere rimosso o riposizionato a seconda delle necessità. È la proposta che l’organizzazione Cetacea Sound di Ancona ha lanciato oggi all’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti. L’occasione è stata la presenza, nella Dorica, dell’esperto internazionale statunitense Richard O’Barry, venuto nelle Marche per una serie di sopralluoghi di fattibilità. O’Barry è a capo dell’organizzazione “Dolphin Project” che contrasta la cattura dei delfini in libertà. Quello proposto alle Marche risulterebbe “il primo Centro europeo di cura per i cetacei, con importanti ricadute sull’educazione ambientale delle nuove generazioni”, ha sottolineato  O’Barry che intende collaborare all’iniziativa marchigiana. L’assessore Sciapichetti ha manifestato l’interessamento della Regione per la realizzazione di quella che si prospetta come una “vera e propria clinica del delfino, potenzialmente in grado di implementare e integrare le attività della Rete per la salvaguardia delle tartarughe spiaggiate e operativa dal 2010, ampliandola al recupero dei grandi cetacei. L’idea progettuale è buona, attendiamo la documentazione di fattibilità, da condividere con le istituzioni interessate e coinvolte”. O’Barry, negli anni ’60, è stato addestratore di Flipper, il delfino che, per tante stagioni, fu protagonista di una fortunata serie televisiva che incollò al video milioni di americani e fece nascere il fenomeno dei delfinari. Ha abbandonato il lavoro dopo che Kathy, il cetaceo che interpretava Flipper, si è “suicidato” per lo stress dell’addensamento, inabissandosi in mare e smettendo di respirare. Da allora O’Barry ha abbandonato il lavoro e si è dedicato alla protezione di questi mammiferi. Nel 2010 la sua storia ha vinto il Premio Oscar con il documentario “The Cove” che racconta la caccia annuale ai delfini nel parco nazionale giapponese a Taiji.

Il presidente Ceriscioli visita l’Istituto zooprofilattico Umbria e Marche

(PERUGIA) – Questa mattina il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha visitato, a Perugia, l’istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche. Una struttura che appartiene al sistema sanitario nazionale che opera come strumento tecnico scientifico dello Stato e degli enti regionali per garantire la tutela della salute dei cittadini in campo di salute pubblica, sicurezza alimentare e sanità. Inoltre studia il benessere degli allevamenti, il corretto rapporto tra insediamenti umani, animali ed ambiente e la prevenzione  nella trasmissione delle malattie dall’animale all’uomo.

 

zooprofilatico

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Infine offre sostegno alle produzioni e trasformazioni agroalimentari. ‘Questa struttura è una eccellenza costruita negli anni grazie alla collaborazione dei due enti – spiega Ceriscioli – una realtà che opera da tempo e con forte sinergia tra i due territori, un esempio di come Umbria e Marche hanno già una conformazione, un territorio, una storia comune. Un lavoro importante per la tutela della salute dei cittadini proprio nel campo della sicurezza alimentare e della prevenzione delle malattie. Un tema sempre più al centro dell’opinione pubblica e che certamente contribuisce a difendere i prodotti dei nostri territori e dei nostri produttori, questi ultimi sempre più attenti a completare la filiera per portare sulle tavole delle famiglie marchigiane prodotti sani e di eccellenza”. All’incontro erano presenti l’assessore alla Salute della regione Umbria Luca Barberini, il direttore generale dell’istituto Silvano Severini e il direttore sanitario Giovanni Filippini.

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Presentato in conferenza stampa in Regione il consuntivo 2015 e il bilancio sociale

 

UN ROF DA GRANDI NUMERI

 

Il Rof cresce ancora. Non lo dice solo un bilancio in ordine con 4 milioni e 800 mila euro o l’aumento di spettatori del 3,5% rispetto al 2014, ma “la diffusione planetaria della sua immagine e degli spettacoli prodotti”, come ha sostenuto il sovrintendente Gianfranco Mariotti oggi in conferenza stampa in Regione per presentare il consuntivo della XXXVI edizione, il bilancio sociale e le anticipazioni della stagione 2016: “per dar conto all’opinione pubblica in piena trasparenza del lavoro e delle risorse utilizzate”.  Numeri di spicco, dunque,  che ha illustrato il direttore Flavio Cavalli:  il botteghino ha fatto registrare pubblico ed incassi in crescita con 15.799 presenze (+3.5%) e 992.425 euro di incasso (+4.9%). Gli spettatori ( in gran parte donne 58,55 % rispetto al 41, 45% di uomini) si confermano in gran parte provenienti dall’estero: quest’anno la percentuale di stranieri ha raggiunto il 64,5%. 34 le nazioni rappresentate, Italia esclusa: tra le prime dieci figurano Francia, Germania, Regno Unito, Giappone, Austria, Svizzera, Belgio, Stati Uniti, Spagna e Russia. New entry di grande interesse quelle di Cina (12°) ed Hong Kong (13° posto). La platea internazionale si è ulteriormente allargata grazie al successo delle trasmissioni in diretta streaming di Viaggio a Reims e Stabat Mater, con oltre 9.000 contatti distribuiti in tutto il mondo. Insomma, come evidenzia una ricerca dell’Università di Urbino – facoltà di Economia, 1 euro investito nel Festival avvia un moltiplicatore di sette nell’economia del territorio.

“ Abbiamo seguito sempre una stessa linea – ha aggiunto Mariotti-  quasi scomoda: restituire tutto Rossini e anche le sue opere cosiddette minori, proponendo non solo le più famose o le grandi stelle del firmamento lirico per il grande pubblico, ma talenti freschi del canto provenienti dalla nostra Accademia e tutto questo lo spettatore del ROF lo sa, si fida delle proposte e anzi se lo aspetta ed è stato fidelizzato per questo, per essere “provocato” ad aprirsi al nuovo. Ci segue e ci premia ancora con le critiche e con la presenza. E quest’anno nonostante la crisi drammatica che ha colpito i teatri e la cultura per noi invece il riscontro è andato oltre le aspettative, con numeri di tutto rilievo. Ma dobbiamo ringraziare tutti coloro , dagli Enti agli sponsor, che ci credono e ci garantiscono di organizzare il Festival con la massima libertà e senza condizionamenti. Pesaro è finalmente conosciuta nel mondo senza ulteriori specificazioni, è Pesaro semplicemente senza dover precisare “la città di Rossini”, ormai è sottinteso.”

L’assessore alla Cultura, Moreno Pieroni ha affermato che “ il Festival è diventato, grazie alle capacità professionali e creative, alla valorizzazione dei talenti che sa esprimere,  una realtà mondiale nel campo della Musica. Per la regione è un’eccellenza indiscussa, anzi l’eccellenza delle eccellenze marchigiane. Attorno  a questa manifestazione ruotano una serie di opportunità non solo di carattere culturale di grandissima levatura , ma opportunità di turismo colto e di occupazione. Per questo la Regione Marche dovrà continuare ad essere  vicina  e attenta a questa realtà,a garantire ancora risorse a questa manifestazione che fa crescere l’immagine delle Marche in Italia e all’estero. “

Il vicesindaco di Pesaro e assessore alle Bellezza, Daniele Vimini ha evidenziato che “grazie a questi numeri capiamo anche il motivo alla base del successo del Festival e la sua longevità. Rossini è il biglietto da visita per la città, per la regione e per tutto il Paese. La città sta lavorando alla valorizzazione della figura di Rossini anche grazie all’appoggio del presidente emerito Napolitano che farà parte del comitato per le celebrazioni rossiniane 2016-2018. Stiamo lavorando in un’ottica di sistema che coinvolgerà dal direttore artistico del Rof all’albergatore che ospita gli spettatori.  Il Rof, oltre alle altre realtà culturali e artistiche di Pesaro,  resta una componente fondamentale per la candidatura di Pesaro Cittá della Musica UNESCO e nel 2017  tornerà al Palafestival di viale dei Partigiani, finalmente restaurato.”

Anche gran parte dei giornalisti vengono dall’estero. Hanno realizzato servizi sul Rof testate provenienti (Italia a parte) da 30 nazioni di cinque continenti. Rai Radio3 ha diffuso in diretta su Euroradio il cartellone operistico della manifestazione, riproposto dalle radio di 12 paesi in Europa, America ed Asia. Le tre opere sono state inoltre trasmesse in diretta online e, per una settimana, disponibili in streaming on demand sul sito web di Rai Radio3. Nel mese scorso il terzo canale radiofonico della BBC ha trasmesso La gazzetta e La gazza ladra; quest’ultima è inoltre stata diffusa in 80 radio pubbliche americane dal network World of Opera.
Imponente la presenza delle televisioni: oltre ai Tg Rai, hanno realizzato servizi RaiNews24, Tg5 e SkyTg24. Per la prima volta una testata africana, la televisione pubblica TeleMusik Senegal, si è occupata del Rossini Opera Festival.

Il XXXVII Rossini Opera Festival (8-20 agosto 2016) proporrà due nuove produzioni: La donna del lago (direttore Michele Mariotti; regista: Damiano Michieletto) e Il Turco in Italia (direttore: Speranza Scappucci; regista Davide Livermore), nonché la ripresa di Ciro in Babilonia, messo in scena con grande successo nel 2012 dallo stesso Livermore e, questa volta, affidato alla bacchetta di Jader Bignamini. In cartellone anche Il viaggio a Reims dei giovani dell’Accademia Rossiniana, i Concerti di Belcanto e il Concerto finale Flórez 20, che festeggerà il ventennale del sodalizio di Juan Diego Flórez con il Rossini Opera Festival.

ConsROF

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6 Novembre 2015 alle 18:22 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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