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al Cinema Margherita

di | in: Cultura e Spettacoli

Perfect Day

Cupra Marittima, 2015-12-30

Perfect Day di Fernando León de Aranoa
Il ponte delle spie di Steven Spielberg
Alvin Superstar – Nessuno ci può fermare di Walt Becker 

Festività natalizie – II settimana

Perfect Day di Fernando León de Aranoa
venerdì 1° gennaio ore 16,30
sabato 2 gennaio ore 22,30
domenica 3 gennaio ore 19,10
lunedì 4 gennaio ore 21,15
martedì 5 gennaio ore 18,30
mercoledì 6 gennaio ore 21,30

Il ponte delle spie di Steven Spielberg
venerdì 1° gennaio ore 18,30-21,15
sabato 2 gennaio ore 20,00
domenica 3 gennaio ore 16,30-21,15
lunedì 4 gennaio ore 18,30
martedì 5 gennaio ore 21,15
mercoledì 6 gennaio ore 16,30-19,00

Alvin Superstar – Nessuno ci può fermare di Walt Becker
venerdì 1° gennaio ore 15,00
domenica 3 gennaio ore 15,00
mercoledì 6 gennaio ore 15,00

Prossimamente: Quo vado? di Gennaro Nunziante (dal 7 gennaio)

EVENTI SPECIALI FESTIVITÀ NATALIZIE

Capodanno al Cinema Margherita:
Risate di Gioia di Mario Monicelli
Segue Ricco buffet con brindisi
Perfect day di Fernando León de Aranoa
giovedì 31 dicembre dalle ore 22.00 – ingresso 15, 00 €
Prenotazioni:
https://docs.google.com/forms/d/1CwivhVqnrjm0orVX6GJ1UU1Z70nzLbhY1n–MDpBTS4/viewform

Spettacolo di teatro-danza: Coup de foudre (Colpo di fulmine), di Teatro Pachuco
Sabato 2 gennaio dalle ore 17.00
Prezzi: intero 8,00 € – Ridotto 6,00 € – Genitore+Ragazzo 12,00 €
Si consiglia la prenotazione al numero 329 7020664 oppure online cliccando https://docs.google.com/forms/d/1FTDCFyAuOQZosSDYoMKZzup5NS3yKw868zLr-wKbB0A/viewform

 

  

Il Cinema Margherita di Cupra Marittima in occasione delle feste natalizie da venerdì 1 a mercoledì 6 gennaio propone:

  • Perfect Day di Fernando León de Aranoa, con Benicio Del Toro, Tim Robbins, Olga Kurylenko, Melanie Thierry, Fedja štukan. Il film è stato presentato in concorso nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al festival di Cannes 2015. In collaborazione con ‘Emergency’
  • Il ponte delle spie di Steven Spielberg, con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Sebastian Koch, Alan Alda. Il film è stato presentato al New York Film Festival 2015 ed è candidato al Golden Globe 2016 per il miglior attore non protagonista.
  • Alvin Superstar – Nessuno ci può fermare di Walt Becker, con Bella Thorne, Jason Lee, Kaley Cuoco, Christina Applegate, Anna Faris, Matthew Gray Gubler.

Perfect Day Nella grande tradizione che va da “To Be or Not to Be” a “M.A.S.H.”, “Perfect Day” è una commedia capace di raccontare la guerra con le armi dell’ironia e del divertimento. I protagonisti di questa movimentata avventura sono quattro operatori umanitari impegnati nei Balcani nel 1995, a guerra appena finita. La loro missione è rimuovere un cadavere da un pozzo, per evitare che contamini l’acqua della zona circostante. La squadra, guidata dal carismatico Mambrú (del Toro), comprende Sophie (Thierry), ingenua idealista appena arrivata dalla Francia, la bella e disinibita Katya (Kurylenko) e l’incontenibile B (Robbins), volontario di lungo corso e allergico alle regole. Dopo una rocambolesca serie di eventi, i quattro capiranno che si tratta di un compito più difficile del previsto, in un paese in cui anche trovare una corda può diventare un’impresa impossibile.  (www.trovacinema.it)

“Il cinema di Fernando Leon de Aranoa, dai pomeriggi al sole con Bardem, passando per i documentari di impegno sociale e per la lettura del romanzo del romanzo di Paula Farias “Dejarse Llover”, salta in avanti con questo capitolo, pur restando fedele ad una poetica delle piccole cose e dei piccoli momenti. Come i suoi antieroi lavorano con pazienza a mettere un po’ d’ordine nel caos, il regista spagnolo lavora con mezzi semplici a fotografare la labirintica complessità della vita e ne esce un racconto realistico ed emblematico insieme, nel quale però la metafora non è schiacciante né pregiudicante.
Merito di una sceneggiatura più che buona, dove tutto torna senza che ne avvertiamo la meccanica, o almeno senza che si avverta la forzatura in tale meccanica, perché perfettamente giustificata dal tema del film, che ha a che fare con i ricorsi della Storia così come con la capacità degli uomini di aggrovigliare tragicamente la matassa già di per sé imperscrutabile del destino. Senza lanciarsi in discorsi troppo alti ed estranei al film, rimanendo ben ancorato a terra, alla ricerca di una banale corda o di un pallone da calcio, Aranoa parla del dramma della guerra meglio di tante immagini dal fronte, confuse e roboanti. Come nelle opere migliori, Perfect Day tratta di relazioni, e trova davvero un valore aggiunto nel cast internazionale e nel lavoro di Benicio Del Toro in primis, che tiene la nota di base, grave e mai patetica, su cui possono improvvisare quella più comica di Tim Robbins, quella maliziosa (solo in apparenza) della Kurylenko, quella più ingenua (e un poco al limite) di Mélanie Thierry.
L’ironia della sorte, ci dice Aranoa, non è sempre quella di passare dalla padella alla brace, mentre fuori piove: a volte, come accade in questo finale, si può sorridere, con meno amarezza, del movimento contrario, dalla brace alla padella. Fuori, comunque, piove. (Marianna Cappi – mymovies.it)

Il ponte delle spie: Un avvocato americano viene reclutato dalla CIA durante la guerra fredda per aiutare a salvare Francis Gary Powers, un pilota detenuto in Unione Sovietica. Il 1º maggio del 1960, Francis Gary Powers, arruolato dalla CIA per scattare foto sorvolando ad altissima quota Paesi ostili, durante un volo sull’Unione Sovietica fu abbattuto con un missile terra-aria (anche se ciò non fu mai certo) presso Sverdlovsk; catturato e poi processato come spia, fu condannato a tre anni di reclusione e sette di lavori forzati. (www.trovacinema.it)

“L’intro hitchcockiano cede man mano il passo ad uno svolgimento sempre più letterario, dove il racconto è già leggenda e ancora incertissimo presente, come esemplifica l’immagine tombale del muro di Berlino; e dove il Donovan di Tom Hanks sembra rispondere al paradigma dell’everyman, cappotto cappello ombrello, se non fosse che, nel cinema di Spielberg più che mai, l’apparenza in qualche modo inganna.
Donovan è infatti qualcuno che incarna il mestiere che fa, lo onora come una “professione”. Non si occupa di giustizia, è un giusto. Se a lui appare incredibile che il suo assistito non si preoccupi visibilmente del suo destino, all’altro appare inizialmente inverosimile che l’avvocato non voglia sapere la verità sulla sua colpevolezza o innocenza. “Servirebbe?” No. Per lui, che ha già fatto il proprio dovere in Normandia (salvando il soldato Ryan), ogni uomo è importante, ogni vita. Donovan non vede Abel innanzitutto come una spia, un russo, un nemico: sceglie di guardarlo come una persona. Man mano che lo conosce, gli darà un colore e una profondità, fors’anche quella dell’amicizia o dell’ammirazione, ma la scelta riguardo allo sguardo da adottare l’ha fatta in partenza. Come il regista.
Lo dice bene la prima inquadratura, nella quale Abel sta dipingendo il suo autoritratto, con l’ausilio di uno specchio. L’immagine nello specchio e quella sulla tela sono immagini della stessa persona, ma non sono identiche. La prima riflette una superficiale obiettività, la seconda reca traccia del tempo e dei pensieri intercorsi nelle ore del fare, e soprattutto reca traccia del suo autore. Non conta quello che di te penseranno gli altri, dirà Donovan al soldato Powers, ma “quello che sai tu”. Consegnando all’avvocato il dono del finale, Abel gli sta dunque dicendo: “ti conosco, so chi sei”, ed è questo il riconoscimento che più può soddisfare uno come Donovan; di quello pubblico, teletrasmesso, può fare anche a meno, può dormirci su.
In un’epoca come la nostra, di sospetti quotidiani, intercettazioni isteriche, identificazioni affrettate di un uomo col suo credo, il suo abito o la sua provenienza, Il ponte delle spie è un film di bruciante attualità, profondamente consapevole della dignità della professione artistica e della sua funzione sociale.” (Marianna Cappi – mymovies.it)

Alvin Superstar – Nessuno ci può fermare: Attraverso una serie di malintesi, Alvin, Simon e Theodore arrivano a credere che Dave stia per fare una seria proposta alla sua nuova fidanzata a New York… e scaricare così loro tre. Essi hanno tre giorni di tempo per bloccarlo, per non perderlo e guadagnare un fratellastro terribile. (www.trovacinema.it)

“Quarto film con Alvin, Simon e Theodore, i tre chipmunk animati che interagiscono con un mondo reale e che parlano e cantano con simpatiche vocette in falsetto. Alvin Superstar, nessuno ci può fermare si basa su un’idea di trama semplice semplice: Dave, l’umano che fa da papà ad Alvin & co., parte per un viaggio a Miami con Samantha, madre di un adolescente che non va troppo d’accordo con gli animaletti protagonisti. Credendo che i due vogliano sposarsi e impauriti all’idea di diventare fratelli, ragazzino e chipmunk uniranno le forze per far naufragare il progetto. Ma le continue disavventure vissute insieme cementeranno il loro rapporto. Il tutto sviluppato in modo che i protagonisti animati possano esibirsi spesso con le loro cover musicali in giro per gli Stati Uniti (non male la scena a New Orleans).” (Luca Raffaelli – la Repubblica)
Anche per la stagione 2015-2016 il Cinema Margherita propone la Tessera Acec Marche. La tessera costa € 5, permette di avere 5 ingressi ridotti, più uno in omaggio, ed è utilizzabile in tutte le Sale Acec Marche.
Ingressi: € 6,50 interi, € 5,00 ridotti
Ingresso universitari: € 4,00

Cinema Margherita
Via Cavour, 23
63064 Cupra Marittima (AP)Telefono: 0735 778983 / 340 7322062
Fax: 0735 777118
Email: info@cinemamargherita.com




30 Dicembre 2015 alle 13:08 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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