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dal Cinema Margherita

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Cinema Margherita

 

 

 

Cupra Marittima, 2015-12-08 – Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente di Daniele Lucchetti
Belle & Sebastien – L’avventura continua di Christian Duguay

Orario degli spettacoli 

Fine settimana
Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente di Daniele Lucchetti
giovedì 10 dicembre ore 21,15
venerdì 11 dicembre ore 21,15
sabato 12 dicembre ore 21,15
domenica 13 dicembre ore 21,15

Belle & Sebastien – L’avventura continua di Christian Duguay
sabato 12 dicembre ore 18,00
domenica 13 dicembre ore 16,30
lunedì 14 dicembre ore 21,15

martedì 15 dicembre per la Rassegna Frammenti di Festival
Cattedrali della Cultura” documentario da una idea di Win Wenders (parte II)
ore 21,15

prossimamente: Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael, Irrational Man di Woody Allen (dal 23/12), Masha e Orso di Oleg Kuzovkov (dal 23/12)


Il Cinema Margherita di Cupra Marittima da giovedì 10 a lunedì 14 dicembre propone:

  • Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente di Daniele Lucchetti, con Rodrigo De la Serna, Sergio Hernández, Muriel Santa Ana, José Ángel Egido, Alex Brendemühl.
  • Belle & Sebastien – L’avventura continua di Christian Duguay, con Félix Bossuet, Tchéky Karyo, Thierry Neuvic, Margaux Châtelier, Thylane Blondeau. Il film è tratto dai romanzi di Cécile Aubry e sequel di Belle & Sebastien del 2013.

Per Frammenti di Festival martedì 15 dicembre sarà proiettata la prima parte di Cattedrali della Cultura, una serie di documentari ideati da Wim Wenders

Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente: “Chiamatemi Francesco” è il racconto del percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica. È un viaggio umano e spirituale durato più di mezzo secolo, sullo sfondo di un paese – l’Argentina – che ha vissuto momenti storici controversi, fino all’elezione al soglio pontificio nel 2013. (www.trovacinema.it)

“La storia di Bergoglio diventa in Chiamatemi Francesco metafora di un mondo diviso fra chi distoglie lo sguardo e chi sceglie di vedere, e in questo è supremamente cinematografica. L’Argentina dei dittatori, così come quella dei latifondisti che tolgono le terre ai contadini, è un mondo anche visivamente diviso in un sopra e un sotto, laddove il sotto diventa prigione o rifugio, visibile o invisibile, a seconda di chi effettua l’opera di occultamento, e dei motivi alti o bassi per cui sceglie di farlo. E la compulsione del giovane Bergoglio a “fare quel che si può fare” diventa nella maturità quella capacità (quantomeno dichiarata) di spingersi alle estreme conseguenze del pensiero cristiano, negando ogni complicità con chi opera in direzione contraria.
Grande importanza nella formazione morale di Bergoglio e nella sua acquisizione di coraggio e consapevolezza è data in Chiamatemi Francesco alle donne. Senza calcare troppo la mano, Luchetti e il suo cosceneggiatore argentino Martin Salinas intessono la trama di figure femminili forti e anticonformiste, gettando i semi di quel pensiero papale tanto favorevole all’energia muliebre da far sperare nel futuro accesso delle donne al sacerdozio. La qualità portante del Bergoglio di Luchetti è infatti la propensione alla cura, più spesso identificata col materno perché comporta un obbligo inderogabile di protezione altrui.
Grande freccia all’arco di Luchetti è infine Rodrigo de la Serna, umanissimo attore argentino che porta con sé (cinematograficamente parlando) il ricordo di almeno due sue interpretazioni memorabili e supremamente attinenti: quella di Alberto Granado ne I diari della motocicletta, portatore insieme al Che del pensiero socialista in Sudamerica, e quella del desaparecido evaso in Cronaca di una fuga – Buenos Aires 1977. La sua interpretazione nei panni del giovane Jorge scansa l’agiografia e fa leva sulla dignità personale dell’attore per portare mano nella mano gli spettatori senza mai stancarli, pur restando praticamente sempre al centro della scena. Sergio Hernandez, l’attore cileno che ricordiamo in Gloria e in No – I giorni dell’arcobaleno, non è da meno nei panni del Bergoglio più anziano, la cui risata finale è presa d’atto definitiva e gioiosa della suprema ironia della vita.” (Paola Casella – mymovies.it)

Belle & Sebastien – L’avventura continua: È il settembre del 1945 e si festeggia la fine della guerra. Sebastien è cresciuto, ora ha 10 anni e con Belle attendono impazienti il ritorno di Angelina. Un’attesa vana, perché la loro amica è scomparsa in un incidente aereo nel cuore della foresta transalpina. Tutti in paese hanno perso la speranza. Tutti tranne Sebastien che decide di andare a cercarla con il suo inseparabile amico a quattro zampe. Durante il lungo viaggio, tra mille pericoli e prove da superare si troverà di fronte ad una grande scoperta che cambierà la sua vita. (www.trovacinema.it)

“Un’ellisse di un paio d’anni o poco più separa questo secondo episodio dal primo, dentro e fuori la finzione: un tempo sufficientemente breve per ritrovare, se non la neve ancora fresca, di certo attori e personaggi ancora vicini a dove li avevamo lasciati. Chi ha avuto voglia di allargare la distanza sono stati invece gli sceneggiatori, che hanno spinto senza freni sul pedale dell’avventura e dell’azione ma anche del racconto di formazione, declinato, da un lato, nei toni della fiaba (di cui la sequenza notturna sull’acqua è diventata una sorta di tassello emblematico e imprescindibile), e, dall’altro lato, nella transizione dall’infanzia all’adolescenza, di cui si fa Virgilio la bella Gabriella (poco credibile come italiana ma molto convincente come oggetto di fascinazione). In cabina di pilotaggio, Nicolas Vanier lascia il posto al canadese Christian Duguay, specializzato in scene d’azione e racconti di paternità più o meno dissimulata.
Tanti e tali (e forse troppi) sono gli argomenti sentimentali e avventurosi sul piatto che non si ha il tempo di fermarsi a rimirare il panorama: si resta aggrappati alla corsa del film come ad una corda, calati ogni volta nel contrattempo e ogni volta salvati al limitare estremo del conto alla rovescia. Accade così che, pur ammirando la capacità della scrittura di reinventarsi da capo senza tradire le premesse, e pur restando ancora una volta conquistati dal piccolo prodigio che risponde al nome di Félix Bossuet, ci manchino un poco i silenzi della natura senza comparse disseminate in ogni dove, e anche la stessa Belle, finita a sua volta un po’ a margine del quadro per far posto a un altro genere di spettacolo, meno naturalistico ma non meno coinvolgente.” (Paola Casella – mymovies.it)

Anche per la stagione 2015-2016 il Cinema Margherita propone la Tessera Acec Marche. La tessera costa € 5, permette di avere 5 ingressi ridotti, più uno in omaggio, ed è utilizzabile in tutte le Sale Acec Marche.
Ingressi: € 6,50 interi, € 5,00 ridotti
Ingresso universitari: € 4,00

Cinema Margherita
Via Cavour, 23
63064 Cupra Marittima (AP)

Telefono: 0735 778983 / 340 7322062
Fax: 0735 777118
Email: info@cinemamargherita.com




8 Dicembre 2015 alle 23:50 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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