Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 00:36 di Sab 20 Apr 2024

Tirocini formativi presso gli Uffici giudiziari, a Urbino il convegno di presentazione del modello marchigiano

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Tirocini Formativi _ Gambini Stocchi Ceriscioli Bianchi Ferri Onida Marino Macrì Savio Pascucci

Ceriscioli: “Prima Regione a utilizzare fondi Ue in questo settore”.

Bravi: “Esperienza di alternanza università-lavoro”.

Ferri: “Progetto più ampio e completo di quello nazionale”.

Marino: “Unicum nel panorama italiano”

 

(URBINO) – “Un bel modo di spendere i fondi europei per la formazione, in una direzione insolita, quella della Magistratura, che vede le Marche come modello nazionale, essendo la prima Regione a impiegare risorse in questo settore”. Lo ha affermato il presidente Luca Ceriscioli, nel saluto al Convegno di presentazione dei tirocini formativi presso gli Uffici giudiziari, promosso dalla Regione, dalla Corte di Appello delle Marche, dal Tar Marche, dalle Università marchigiane. Il Palazzo Ducale ha ospitato l’incontro, molto partecipati dalla magistratura e dall’avvocatura, oltre che dagli studenti del corso di Laurea magistrale in giurisprudenza dell’Università di Urbino. È intervenuto il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri. La Regione Marche, attraverso una convenzione quadro, sostiene l’Ufficio di processo: un progetto nazionale di miglioramento del servizio di giustizia attraverso la costituzione di uno staff per il magistrato, in grado di affiancarlo nelle sue attività. Le Marche destinano 1,2 milioni di euro di fondi europei per la formazione, finanziando 230 tirocinanti, laureati in giurisprudenza nelle Marche, attraverso un avviso pubblico e attestazione Isee. I giovani possono approfondire e affinare le conoscenze universitarie, mediante una verifica sul campo, a stretto contatto con i magistrati, aiutandoli nello svolgimento delle attività istituzionali e contribuendo a rendere più efficiente la risposta di giustizia dei cittadini.

“La soddisfazione testimoniata dai giovani e dai magistrati evidenzia come il progetto raccolga l’interesse di chi percorre questo percorso – ha detto il presidente Ceriscioli – Le Marche lo arricchiscono con risorse del proprio bilancio perché si dimostra un’esperienza efficace, un buon modo di impostare le politiche regionali (coinvolgendo tutto il territorio), uno strumento di collaborazione istituzionale che rafforza la progettualità degli enti coinvolti”.

“È un progetto che la Giunta regionale ha colto subito e deliberato a luglio 2015. Un’iniziativa nella quale crediamo perché s’innesta nel settore della giustizia – ha evidenziato l’assessore alla Formazione, Loretta Bravi – Parlare di giustizia vuol dire recuperare nei giovani il vero senso della legalità. Nello stesso tempo è uno di qui progetti che permette alle Marche di entrare in rete con altri partner che sono le università, gli uffici giudiziari e, soprattutto, consente ai giovani di fare un’esperienza di alternanza scuola lavoro, università lavoro che, altrimenti, non sarebbe possibile. Vogliamo creare nei giovani una mentalità del lavoro, scongiurando una divisione troppo netta tra il mondo del sapere e quello del fare”.

“Quella marchigiana è un’esperienza da portare a esempio per le altre realtà regionali – ha commentato il sottosegretario Ferri – È uno stimolo per il Governo a fare di più, in quanto nelle Marche si è dato vita a un Ufficio per il processo più ampio e completo di quello nazionale. Rappresenta un esempio di come le risorse europee possano avere ricadute positive sul territorio, se utilizzate con intelligenza. È uno stimolo, per lo stesso Governo, a recepire positivamente le opportunità europee, massimizzandone l’utilità”. Parlando di temi più strettamente giudiziari, il sottosegretario ha anticipato alla platea di magistrati che la Legge di Stabilità, in corso di definizione, modificherà la normativa sulle spese di giustizia (articolo 83 del Testo unico) per quanto riguarda le liquidazioni del gratuito patrocinio e il pagamento di ausiliari e collaboratori.

“Il finanziamento regionale ha una portata di più ampio respiro rispetto a quello statale previsto per legge – ha concluso il presidente della Corte di Appello di Ancona, Carmelo Marino – Costituisce un unicum nel panorama nazionale dei progetti finalizzati alla formazione professionale dei giovani laureati negli uffici giudiziari, consentendo di migliorare il funzionamento dell’amministrazione della giustizia nel territorio regionale”.




18 Dicembre 2015 alle 17:48 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata