dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

30 apr 2014
DIFESA DEL SUOLO, ALTRI QUATTRO INTERVENTI FINANZIATI DALLA REGIONE: PEGLIO, OFFAGNA, PIORACO, MONTECAVALLO.

La Regione Marche destina ulteriori 390 mila euro per finanziare quattro nuovi interventi di difesa del suolo a Peglio (PU), Offagna (AN), Pioraco e Montecavallo (MC). Le risorse sono quelle del bilancio regionale 2014. Una prima quota di 1,6 milioni è stata destinato, il mese scorso, ad altri dodici progetti di manutenzione idraulica e del territorio che interessano le cinque le province marchigiane. “Le nuove disponibilità – afferma l’assessore Paola Giorgi – derivano da un’economia e da altre risorse presenti in bilancio. I quattro interventi finanziati sono stati individuati sulla base delle segnalazioni di aggravamento del dissesto in corso, a seguito degli eventi piovosi degli ultimi mesi, che richiedono una soluzione delle criticità per non compromettere la funzionalità dei sistemi infrastrutturali e insediativi coinvolti”. I quattro comuni compresi nel nuovo programma di ripristino dei dissesti sono tutti interessati da frane. In provincia di Pesaro e Urbino, 40 mila euro sono destinati a posizionare barriere paramassi a Peglio. Nell’Anconetano, 30 mila euro serviranno per drenaggi e opere di consolidamento a Offagna. Nel Maceratese 100 mila euro vanno al posizionamento di barriere paramassi a Pioraco, mentre altri 220 mila euro verranno utilizzati per la sistemazione della frana in località Pantaneto di Montecavallo

 

SENTENZA SU VENDITA EX ARDO – Dichiarazione del Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca.

“Dalle motivazioni della pronuncia della Corte di Appello di annullamento emergono gravissime carenze e responsabilità tecniche nella procedura di vendita, che è stata gestita in completa autonomia dai Commissari straordinari e dal Ministero dello Sviluppo Economico. La Regione Marche, dunque, sollecita i Commissari e il Ministero dello Sviluppo ad assumere le relative responsabilità, definendo una soluzione giuridica efficace e veloce che superi un impasse gravissimo sul piano occupazionale e sociale in territori pesantemente coinvolti da questa crisi industriale. Regioni, Enti locali, lavoratori e forze sociali pur non avendo la minima possibilità di intervento sulla procedura di vendita, come sempre avvenuto si rendono disponibili ad accompagnare sostanzialmente soluzioni che possano alleviare la gravità della crisi. Il ripristino formale della correttezza giuridica è comunque necessario ed è possibile solo attraverso l’intervento dei soggetti che ne hanno competenza esclusiva, ai sensi del decreto legislativo n.270/99 che definisce le modalità di alienazione dei complessi aziendali sottoposti ad amministrazione straordinaria: i Commissari straordinari e il Ministero dello Sviluppo. A loro, come al Presidente Renzi, ci siamo immediatamente rivolti affinché siano riparati i gravi errori compiuti nel tempo più breve”.

 

Firmato un protocollo di intesa tra Regione, Ufficio Scolastico e Università per la Pace

EDUCAZIONE ALLA PACE, INDIVIDUARE UN MODELLO DI INSEGNAMENTO

Luchetti: “Una vera ‘missione di pace’ per insegnare il senso di comunità”

Non una disciplina aggiunta, ma individuare un modello trasversale e specifico di insegnamento: l’Educazione alla Pace. Rivisitando le vecchie discipline, arricchendole di azioni e di scelte per valorizzare i “punti di forza” che devono diventare sistema. È quanto si propone la collaborazione tra Regione Marche – assessorato all’Istruzione, Ufficio scolastico regionale e Università per la Pace e sancita da un Protocollo di intesa firmato recentemente dall’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Marco Luchetti, dal vicedirettore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Annamaria Nardiello e dal presidente dell’Università per la Pace. Mario Busti.

L’impegno comune è quello di sostenere le scuole per contribuire a insegnare a “essere in una comunità”, garantendo e promuovendo la dignità e l’uguaglianza di tutti senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociali. La pace, infatti, è prima di tutto rispetto di qualsiasi differenza; promuovere e valorizzare le attività di Educazione alla pace è nelle finalità stesse di una formazione etica, come si propongono i firmatari dell’intesa. “Si tratterà anche di promuovere  momenti di informazione e confronto tra il settore istruzione e il settore cooperazione allo sviluppo della Regione – spiega l’assessore Luchetti – sugli esiti delle sperimentazioni più significative. L’impegno sarà anche quello di valorizzare e monitorare le attività svolte a favore della revisione dei curricoli dalle scuole marchigiane, insieme alla diffusione delle buone pratiche secondo le nuove indicazioni approvate dal decreto ministeriale del 2012. Ci occuperemo anche di diffondere i percorsi di formazione/sperimentazione attraverso la pubblicazione delle “buone pratiche” nel sito della Regione Marche. In questa vera “missione di pace” – conclude l’assessore – saranno coinvolti Enti e soggetti che già collaborano da diversi anni con l’Università per la Pace: le Università degli studi di Urbino, Ancona, Macerata e CVM – Comunità Volontari per il Mondo. “In particolare, tra gli altri impegni, l’Università della Pace opererà con una rete di scuole marchigiane per costruire, anche attraverso metodi di ricerca scientifica, la “revisione epistemologica” delle discipline, nuovi curricoli che superino la “frammentazione dei saperi con i nuovi paradigmi della interdipendenza e dell’interconnessione”; per promuovere inoltre la formazione degli insegnanti e costruire materiali e strumenti per la sperimentazione di pratiche scolastiche innovative. Per sviluppare, infine, una visione integrata di “stampo circolare” che dall’Università rinvii alla scuola e al territorio e dal territorio alla scuola e all’Università. A tale proposito, ai sensi del protocollo appena sottoscritto, verranno promossi corsi di aggiornamento e di formazione dei docenti in base alle indicazioni nazionali e orientate a diffondere la consapevolezza sui grandi problemi della attuale condizione umana, quali la violazione dei diritti umani, i conflitti per il controllo delle risorse, il dialogo tra culture e religioni, la distribuzione ineguale delle risorse, la ricerca di una nuova qualità della vita, le migrazioni internazionali, la globalizzazione, l’esaurimento delle risorse del pianeta, i diversi concetti di sviluppo.

LA GIUNTA APPROVA LA STRATEGIA REGIONALE PER L’ATTUAZIONE DELLO “SMALL BUSINESS ACT”

“Lo Small Business Act (SBA), ossia il piano d’azione europeo dedicato alle piccole imprese, ha ora una solida base d’attuazione che ne garantisce l’operatività nella nostra Regione”. Sara Giannini, assessore alle Attività produttive, commenta così l’approvazione da parte della Giunta regionale, della strategia di attuazione dello Small Business Act, quadro di riferimento di misure innovative per accrescere la competitività delle micro, piccole e medie realtà produttive. “Nelle Marche – prosegue l’Assessore – i principi sanciti dallo Sba hanno particolare rilevanza, la strategia comunitaria intende mettere al centro dell’attenzione le piccole realtà aziendali e ciò si adatta particolarmente al nostro territorio, vista la diffusione di piccole e piccolissime imprese. Già da tre anni abbiamo recepito i principi essenziali di questo approccio, dando priorità ad alcuni suoi pilastri: lo stimolo all’imprenditorialità e alle forme di aggregazioni tra imprese, la semplificazione amministrativa, l’accesso al credito, la partecipazione agli appalti pubblici. Ora si tratta di applicare questi principi al nuovo periodo di programmazione europea. Siamo sulla buona strada. Per il 2014 alle Marche è stato infatti assegnato il premio European Entrepreneurial Regions 2014 (Premio Regione Imprenditoriale Europea) del Comitato delle Regioni d’Europa. Siamo stati la prima Regione italiana a ottenere questo prestigioso riconoscimento, assegnato, tra il 2009 ed oggi, a 12 amministrazioni regionali su oltre 200 dell’Unione europea. Rilevante, ai fini della decisione, l’attuazione delle principali misure varate dall’Unione europea a sostegno dell’impresa, come lo Small Business Act e la Strategia Europa 2020 per la crescita e l’occupazione”.

In un orizzonte di breve periodo partiranno i programmi operativi cofinanziati dai Fondi strutturali europei 2014/2020. Questo presuppone che le misure di sostegno al sistema imprenditoriale si attuino in un contesto che garantisca le idonee condizioni giuridiche e amministrative per lo sviluppo e la competitività delle micro, piccole e medie imprese locali. Per questo la Regione Marche si è dotata di una propria strategia di attuazione dello Sba attraverso la stesura di un apposito Piano, avvalendosi dell’esperienza già maturata , essendo stata la prima amministrazione regionale a recepirne i principi già nel settembre 2010. La Strategia assicura il necessario raccordo con le priorità di intervento definite dal Fondo europeo di sviluppo regionale di qui al 2020 e il Piano integrato regionale per le attività produttive e il lavoro. L’atto è stato approvato dalla Giunta a seguito di un percorso aperto di condivisione con le forze economico sociali, università ed operatori. Dopo una dettagliata analisi normativa ed economica del contesto in cui si inserisce lo Sba, il provvedimento approfondisce inizialmente le tematiche dell’imprenditorialità, pensata soprattutto “in piccolo”, alla luce delle esperienze passate di sostegno e agevolazione, delle attuali esigenze evidenziate dalle imprese e della nuova fase di programmazione delle risorse europee.  Passa poi in rassegna le linee d’intervento per un’amministrazione pubblica “ricettiva” delle istanze nascenti dalla comunità economica, con un focus sugli appalti pubblici, per poi analizzare specifici interventi sul versante finanziario, della formazione e delle competenze, dell’ambiente e dell’internazionalizzazione. Ampia rilevanza viene infine attribuita alla governance del Piano e alla comunicazione pubblica dei vari passaggi della sua realizzazione”.

 

 

MARCHE LIBRI – FIERA DELL’EDITORIA MARCHIGIANA, IL 2 MAGGIO A MACERATA L’INAUGURAZIONE.

Il 2 maggio alle ore 16 a Macerata si inaugurerà la Fiera dell’editoria marchigiana ‘Marche Libri’ nell’ambito della manifestazione ‘Macerata Racconta’. Sarà presente l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, secondo cui la maggiore fiera dedicata all’editoria delle Marche “si rinnova, con maggiori espositori e con gemellaggi con altre case editrici non marchigiane. ‘Macerata racconta’ e ‘Marche libri’ stanno diventando un binomio sempre più consolidato all’interno dello stesso contenitore temporale e spaziale, offrendo a chi ama la lettura e si interessa di editoria l’occasione per una full immersion culturale ricca di continue novità”. Nonostante la crisi – aggiunge Marcolini – nella nostra regione “l’editoria è un settore vivo, capace di esprimere qualità e composto da numerose case editrici attive, di cui una decina hanno sede nella città di Macerata. Con il loro lavoro e professionalità rappresentano uno dei soggetti più esemplificativi dello sviluppo a base culturale e più prolifici nella promozione reale del territorio regionale”. Dal 2 al 4 maggio all’Auditorium San Paolo in Piazza della Libertà, sessanta case editrici esporranno le loro pubblicazioni e presenteranno i loro autori, rendendo Macerata Città del libro insieme a realtà consolidate come Torino, Roma, Mantova, Pordenone, Sarzana e altre città in cui si svolgono i più importanti festival letterari. Da questa edizione gli stand vengono aperti anche a case editrici provenienti da altre regioni d’Italia che esporranno partecipando personalmente o facendosi rappresentare dall’associazione Libri in città che curerà lo spazio della libreria comune all’interno della fiera. Le case editrici che prenderanno parte alla manifestazione e che proporranno incontri nella ex Loggia del Grano (via Don Minzoni e Galleria Antichi Forni): Affinità Elettive, Andrea Livi Editore, Aras, Artemisia, Biblohaus, Bolzano University Press, Cattedrale, Centro Editoriale e Librario Università della Calabria, Claudio Ciabochi Editore, Communication Project, Controvento, Editoria Studi Superiori, Edizioni Università Trieste, Ephemeria, EUM, EV, Èxòrma, Forum Editrice Universitaria Udinese, Giometti & Antonello, Gwynplaine, Hacca, Il Lavoro Editoriale, Ilari Editore, Italic Pequod, L’Officina, Le Ossa, Liberilibri, Librati Edizioni, Lirici Greci, Luiss University Press, Montag, Pavia University Press, Pisa University Press, Progetti Sonori, Quodlibet, Raffello Editrice, Rrose Sélavy, Simple, Urbaniana University Press, UT, Vydia, Zefiro, 66thand2nd, Atmosphere Libri, Caravan, Coordinamento UPI, Fara Editore, Fulmino, Infinito Edizioni, Keller, Marcos Y Marcos, Minimum fax, Miraggi, Nutrimenti, WATT, Xilocart, Emons, Nottetempo, Voland, Ponte 33. La Fiera dell’editoria aprirà il 2 maggio alle ore 16 con cerimonia di inaugurazione e si protrarrà fino al 4 maggio con il seguente orario: 2 maggio ore 16,00 – 20:30, 3 e 4 maggio ore 10,30 – 13,30 e 16,00 – 20,30. L’ingresso e gli incontri sono ad accesso libero e gratuito. Il programma completo degli incontri è consultabile sul sito www.macerataracconta.it

 

Miglioramento delle strutture ricettive, 12 milioni di euro erogati dalla Regione.

Oltre 300 imprese turistiche interessate, il 100% delle ammesse ai bandi regionali

Il presidente Spacca: “Impegno straordinario per un settore strategico”

 

Il miglioramento della ricettività è uno dei fattori che maggiormente rende competitivo il sistema turistico regionale e su cui, quindi, la Regione Marche sta puntando. Sono straordinari, infatti, i risultati raggiunti nel sostegno alla piccola e media impresa turistica per la qualificazione delle strutture ricettive.

Negli ultimi cinque anni sono stati concessi ed erogati contributi in conto interessi e conto capitale 12 milioni di euro a oltre 300 ditte per un importo complessivo di investimenti di 118 milioni di euro finalizzati al miglioramento di alberghi, country house, campeggi, stabilimenti balneari.

“Questi dati – dice il presidente della Regione e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca – non solo certificano lo straordinario impegno economico della Regione Marche per il settore turistico, pur nelle difficoltà e ristrettezze del bilancio regionale, ma soprattutto dimostrano la encomiabile volontà di tanti operatori turistici di investire e rinnovare le proprie strutture, malgrado l’attuale momento congiunturale sfavorevole. La Regione vuole proseguire con grande determinazione, così come avvenuto negli scorsi anni, nella sua azione di sostegno per la qualificazione del patrimonio ricettivo regionale, consapevole che il turismo costituisce un fattore trainante dell’economia marchigiana. Un settore che merita quindi massima attenzione e sostegno concreto”.

In questi giorni, con l’emanazione dell’ultimo decreto di scorrimento della graduatoria, è stato raggiunto l’obiettivo di finanziare al 100% le ditte ammesse ai bandi 2007 e 2009 soddisfacendo tutte le richieste pervenute: un risultato eccezionale, considerato il contesto economico generale.

Sarà però il 2014 il vero anno di svolta per delineare le politiche di programmazione POR-FESR Marche 2014-2020. Uno dei punti focali di tale programmazione sarà il ruolo strategico del turismo come volano per lo sviluppo economico e occupazionale della comunità marchigiana. In questa prospettiva sono già state predisposte apposite schede-intervento propedeutiche alle scelte da compiere nei prossimi mesi. Una di queste riguarda proprio il finanziamento delle piccole e medie imprese per il miglioramento della qualità e sostenibilità delle strutture ricettive.

“Promuovere  la qualità, la sostenibilità, l’innovazione tecnologica delle strutture ricettive – conclude Spacca – non solo rappresenta un fattore di sicura crescita e sviluppo, ma determina le condizioni affinché il nostro turismo sia sempre più competitivo sui mercati nazionali ed internazionali”.

 

Parte il progetto Marche “Garanzia Giovani”

 

Spacca

Spacca

30 MILIONI PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE DEI GIOVANI .

ANCONA, 30 apr 2014  – “L’attivazione nelle Marche del progetto Garanzia per i Giovani è un modo concreto, non retorico, per dare una risposta alla piaga della disoccupazione giovanile e celebrare il diritto al lavoro e il 1 maggio. Sono previsti 29,2 milioni di euro per l’attuazione dell’intervento. Nelle Marche i giovani che potranno usufruirne sono circa 12.000 mila. Non vogliamo creare illusioni, non possiamo promettere a tutti un posto di lavoro, ma sicuramente con questo progetto possiamo accompagnare, sostenere e facilitare i nostri giovani nella ricerca di occupazione. Vogliamo fargli sentire che non sono soli e che l’intera comunità si prende cura del loro futuro”. Così il presidente Gian Mario Spacca presenta il provvedimento approvato dalla giunta regionale che attiva nelle Marche il progetto Garanzia per i Giovani (YOUTH GUARANTEE), che prende così il via operativo proprio il 1° maggio. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Occupazione Giovani attraverso uno specifico accordo tra le Regioni e il Ministero del Lavoro su raccomandazione dell’Unione Europea.

Il programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga offerto un servizio o un finanziamento diretto: l’inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un’esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l’accompagnamento nell’avvio di una iniziativa di auto-imprenditoriale di lavoro autonomo, l’impegno nel servizio civile. “La Regione Marche è tra le prime ad aderire a questa iniziativa – aggiunge Spacca – Il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione e in questi tempi drammatici è un dovere etico e morale incoraggiare tutti quegli interventi che possano sostenere i giovani nel loro percorso di crescita verso l’indipendenza. In questo caso ci orientiamo in particolare verso i ragazzi che non studiano e non lavorano (Neet) o che hanno abbandonato precocemente gli studi, promuovendo percorsi verso l’occupazione, anche incentivati, attraverso servizi e strumenti che favoriscano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Tutta la comunità sarà coinvolta e dovrà fare la propria parte: istituzioni, associazioni sindacali e datoriali, associazioni giovanili e del Terzo Settore, Camere di Commercio”. Tempi – A seguito del provvedimento approvato dalla Giunta Regionale, dal 1° maggio nelle Marche i giovani da 15 e i 29 anni possono iscriversi al programma Garanzia Giovani. Modalità di adesione – Il Piano Italiano prevede un sistema universale di informazione e orientamento a cui il giovane accede registrandosi attraverso vari punti di contatto: il sito www.garanziaperigiovani.it, il portale Cliclavoro, il portale regionale https://janet.regione.marche.it/PortalePubblico/GaranziaGiovani, i Centri per l’Impiego e altri servizi competenti, sportelli ad hoc che saranno aperti presso gli istituti di istruzione e formazione. Patto di Servizio Garanzia Giovani – Ai giovani iscritti sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio, formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio. Risorse – Al momento sono disponibili 29,2 milioni di Euro che garantiscono l’attivazione di un servizio Garanzia Giovani a circa 12.000 giovani. Nel caso di successo del programma ulteriori risorse potrebbero essere recuperate a livello nazionale ed europeo. Orientamento – Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale. In sintesi, s’intende rendere sistematiche le attività di orientamento al lavoro anche con il mondo dell’educazione (istituti scolastici, istruzione e formazione professionale ed università), attraverso gli operatori e supporti informatici ad alto valore aggiunto.

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