Diminuisce il prestito bancario ma la Picena Truentina si conferma banca di “relazione”

Diminuisce il prestito bancario ma la Picena Truentina si conferma banca di “relazione”

DIMINUISCONO I PRESTITI DEL SISTEMA BANCARIO, MA NON ALLA PICENA TRUENTINA

ACQUAVIVA PICENA – La concessione di credito diminuisce, ma non alla Banca Picena Truentina. Analizzando i dati diffusi dal Bollettino Statistico della Banca d’Italia emerge chiaramente la diminuzione degli impieghi, ovvero i soldi prestati dalle banche alla propria clientela, tra gli anni 2012 e 2013. Nella sola piazza di San Benedetto nel corso del 2012 l’ammontare complessivo degli impieghi ammontava a 2.050 milioni di euro. A distanza di un anno, ovvero alla fine del 2013, tale dato si è drasticamente ridotto sino a 1.962 milioni di euro con una diminuzione in termini assoluti pari a 88 milioni di euro. Una situazione che ha avuto, ovviamente, ripercussioni negative sul sistema delle imprese. In tale contesto, però, la Banca Picena Truentina non ha fatto mancare il proprio supporto alle aziende e alle famiglie. I vertici dell’azienda di credito, infatti, hanno pensato bene di proporre nuovi strumenti per supportare le aziende e le famiglie predisponendo particolari agevolazioni per garantire loro nuove formule di finanziamento. <Il nostro è un modello di banca di “relazione” ci ha detto il direttore generale della Banca Picena Truentina Valentino Piergallini – e ci porta alla tradizionale prossimità e vicinanza al socio e al cliente da affiancare e sostenere nelle proprie attività d’impresa e di famiglia>. <Coerente con questo principio il Consiglio di Amministrazione ha deciso di stanziare un plafond di dieci milioni di euro per finanziamenti che hanno per oggetto gli “immobili” al fine di sostenere le spese di acquisto, costruzione e/o ristrutturazione – ha detto il presidente della Banca Picena Truentina Aldo Mattioli – e l‘iniziativa oltre a offrire ai soci, soprattutto giovani, tassi particolarmente vantaggiosi, ha lo scopo di sostenere il settore dell’edilizia che in questi anni ha subito gravemente le conseguenze della crisi anche nel territorio piceno>. I vantaggi si concretizzano con un ulteriore riduzione del tasso di interesse di un quarto di punto, pari allo 0,25%, qualora l’impresa che vende l’immobile o quelle che partecipano in maniera prevalente alla costruzione e/o ristrutturazione siano clienti della banca. Oltre al comparto dell’edilizia le agevolazioni sono indirizzate anche agli altri settori dove sono impegnati i soci della Banca ovvero l’agricoltura, il commercio, l’artigianato e le libere professioni. Infine, sono state studiate particolari agevolazioni, sottoforma di finanziamenti, per facilitare l’accesso agli studi universitari di giovani soci o figli di soci. 

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