Offida, parte il progetto “Trasparenza Comune”

Offida, parte il progetto “Trasparenza Comune”

Sarà istituita una sezione del sito del Comune dove i cittadini potranno controllare tutti gli appalti affidati. La grande novità è che per ogni fornitura e/o lavoro, anche inferiori a 40 mila euro, saranno richiesti almeno tre preventivi

 

OFFIDA – Quello alla “Trasparenza” è un approccio culturale per il sindaco di Offida, Valerio Lucciarini, tanto è che ha voluto presentare la prima delibera della nuova amministrazione proprio nel Museo della città.

 

Nei giorni scorsi è stato approvato infatti il progetto “Trasparenza in Comune”, il pacchetto di disposizioni normative e indirizzi amministrativi finalizzato a improntare tutta l’attività del Municipio al principio della trasparenza, prevedendo un’attività ulteriore più incisiva rispetto a quanto previsto dal decreto numero 43 del 14 marzo 2013.

«Uno strumento essenziale – ribadisce il vice sindaco con delega alla Trasparenza, Isabella Bosano – che garantisce l’imparzialità dell’azione amministrativa e la sottopone a un costante controllo sociale».

Un passo ulteriore anche per quanto riguarda la partecipazione, baluardo di “Offida Solidarietà e Democrazia”, iniziata durante la campagna elettorale, nei tavoli, per stipulare il programma.

«Continueranno gli incontri e il confronto con gli offidani – sottolinea la Bosano – presto saranno a cadenza fissa».

I cittadini, da oggi, avranno uno strumento in più grazie al progetto:

– l’ istituzione di un’apposita sezione sul sito istituzionale del Comune denominata “Trasparenza Comune” di facile consultazione e destinata alla pubblicazione dei dati relativi a tutti gli affidamenti;

– la pubblicazione sull’apposita “page”, del sito istituzionale, delle procedure e dei relativi affidamenti.

 

«La novità più grande è che con questo progetto – spiega Lucciarini – saranno richiesti sempre, almeno, tre preventivi da parte dei responsabili del procedimento, indipendentemente dall’importo della fornitura o dei lavori, anche per spese sotto la soglia dei 40 mila euro».

 

(Nonostante il Decreto Legislativo numero 163 del 2007 lascerebbe al Comune la massima libertà di scegliere direttamente a chi dare l’appalto, se rimane sotto i 40 mila euro).

 

«Inoltre – conclude il sindaco – verificheremo la situazione contrattuale dei dipendenti (a tutela di questi ultimi) delle ditte affidatarie»..

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