Jessica Pratt al Teatro della Fortuna per l’etichetta Opus Arte

Jessica Pratt al Teatro della Fortuna per l’etichetta Opus Arte

LA MUSICA FERMA L’OROLOGIO DI PIAZZA XX SETTEMBRE

JESSICA PRATT E VINCENZO SCALERA IN REGISTRAZIONE

AL TEATRO DELLA FORTUNA

Fano (PU), Mercoledì 2 luglio 2014  –  Jessica Prattè al Teatro della Fortuna per incidere un disco di canzoni italiane e francesi con il pianista Vincenzo Scalera, per la Opus Arte, casa discografica della Royal Opera House di Londra.

Il giovane soprano australiano è una grandissima star della lirica internazionale che è riuscita a guadagnarsi un posto di primo piano nei teatri di tutto il mondo, tra le più dotate e richieste cantanti del belcanto italiano e francese.

Per tre giorni, dal 1° al 3 luglio, nel teatro fanese risuoneranno solo la voce del celebre soprano e il suono di un pianoforte gran coda. Anche l’orologio di piazza XX Settembre cesserà di emettere i suoi rintocchi per non interferire con la registrazione.

L’operazione è il frutto di un incontro tra la Fondazione Teatro della Fortuna e il partner italiano della Opus Arte, la DeLirica Recording (nella persona di Paolo Berti, produttore audio del progetto), studio di registrazione con sede a Fano che lavora a livello internazionale con i maggiori teatri ed artisti del mondo della lirica. Un incontro che si rinnova dopo la collaborazione intrapresa qualche anno fa per la realizzazione del CD edito dalla DECCA del pianista Ramin Bahrami, che incise al Teatro della Fortuna le Suite Francesi di Bach e che si ripeterà a settembre con un altro progetto discografico della Opus Arte, protagonista il tenore peruviano Juan Diego Florez che torna nel Teatro della Fortuna dopo quattordici anni.

 

Jessica Prattè nata in Inghilterra, è cresciuta a Sydney, in Australia, e vive in Italia, sul lago di Como. Nel nostro paese si è trasferita sette anni fa per studiare, ha debuttato e da qui è partita la sua carriera internazionale.

Con il suo modo di interpretare i personaggi, con la sua splendida e limpida voce, è una protagonista di assoluto rilievo. Ha calcato le scene di grandi teatri quali la Deutsche Oper di Berlino, l’Opernhaus di Zurigo, il Covent Garden di Londra, la Scala di Milano, il Carlo Felice di Genova, i teatri del Circuito Lombardo, la Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, in ruoli impegnativi e di grande difficoltà tra i quali spiccano Lucia di Lammermoor, Amina in Sonnambula, Königin der Nacht nel Zauberflöte, Elvira nei Puritani, Gilda nel Rigoletto. Grande appassionata di Bellini, il suo cavallo di battaglia è la Lucia donizettiana e si trova a suo agio con Rossini.

Figlia di un’artista e di un tenore, musicista e direttore d’orchestra, è stata iniziata alla musica dal padre che l’ha guidata nella formazione facendole studiare la tromba fino a diciotto anni e solo poi tecnica vocale. È arrivata in Italia molto giovane dove Gianluigi Gelmetti l’ha sentita in un concorso e l’ha invitata a studiare all’Opera di Roma e poi all’Accademia di Santa Cecilia con Renata Scotto. Attualmente studia con il soprano Lella Cuberli che le ha insegnato le tecniche per il belcanto: le colorature legate, i picchiettati, gli staccati, come fraseggiare.

Tra gli impegni della stagione 2014-15, Cleopatra in Giulio Cesare di Händel al Teatro Regio di Torino, Donna Anna in Don Giovanni di Mozart e Giulietta in I Capuleti e i Montecchi di Bellini al Teatro La Fenice di Venezia. Tra i prossimi  la partecipazione al Rossini Opera Festival nel ruolo di Zenobia in Aureliano in Palmira, titolo molto atteso e ancora non andato mai in scena al ROF, per la regia di Mario Martone e la direzione di Will Crutchfield; gradito ritorno a Pesaro dove è ormai di casa dopo Adelaide di Borgogna del 2011 e Ciro in Babilonia del 2012.

Due curiosità. Come le grandi cantanti del passato, la Pratt combatte la tensione da prove e attese in palcoscenico ricamando. Da qualche tempo gira i teatri del mondo in compagnia di Fede, un cagnolino strappato ad un canile lager; il nome glielo ha dato a Pesaro, è il diminutivo di Federico di Montefeltro, in omaggio al nostro territorio.

Ad accompagnarla il pianista italo americano Vincenzo Scalera con cui collabora da qualche anno. Scalera è nato in New Jersey e ha iniziato lo studio del pianoforte a cinque anni, per poi laurearsi presso la Manhattan School of Music di New York. Dopo l’arrivo in Italia ha continuato gli studi musicali e nel 1980 ha iniziato a lavorare con il Teatro alla Scala di Milano come maestro collaboratore, curando la preparazione musicale di numerose produzioni e lavorando con prestigiosi direttori quali Claudio Abbado, Carlos Kleiber, Gianandrea Gavazzeni, Riccardo Chailly ed altri.

Ha collaborato con importanti festival, sia in Italia che all’estero e ha suonato nei maggiori teatri e nelle principali istituzioni musicali italiane oltre che a New York, Londra, Parigi, Madrid, Barcellona, Bonn, Vienna, Tokyo, Lisbona e Mosca, accompagnando cantanti di fama internazionale come Carlo Bergonzi, Monserrat Caballé, José Carreras,

Leyla Gencer, Raina Kabaivanska, Katia Ricciarelli, Renata Scotto, Lucia Valentini Terrani, Juan Diego Florez e numerosi altri. Come cembalista ha partecipato alle incisioni de La Cenerentola ed Il viaggio a Reims dirette da Claudio Abbado per Deutsche Grammophon. Ha tenuto corsi per Maestro accompagnatore alla Renata Scotto Opera Academy di Savona e dal 2003 insegna all’Accademia d’Arti e Mestieri del Teatro alla Scala di Milano.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com