Parte da Pesaro Marche Street Food, il cibo da strada in salsa marchigiana

Parte da Pesaro Marche Street Food, il cibo da strada in salsa marchigiana

Di tendenza, divertente, “social”… ma soprattutto 100% made in Marche. Da Pesaro prende il via Marche Street Food, il cibo da strada che racconta il territorio e fa bene al turismo.

Pesaro, 7 luglio 2014 – Nato all’interno di un progetto del Distretto Culturale Evoluto del Comune di Pesaro (Pesaro Distretto di eventi e festival), il nuovo marchio vuole fare sistema tra ambulanti, commercianti al dettaglio e piccoli produttori della filiera agroalimentare ma anche ristoratori locali. Non per sostituirne i rispettivi brand, ma per valorizzarli sotto un’unica rete e identità.

Così, dopo il debutto alla 50^ Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (Pesaro Film Fest), Marche Street Food si è fatto conoscere anche a Popsophia. La scelta di presentarsi nella cornice di due grandi eventi culturali, per ora a Pesaro, è stata vincente: in tanti, fra turisti e residenti, hanno fatto la fila per assaggiarne le gustose proposte, attirati dall’idea di uno streetfood a km0. Identificato da un caratteristico logo a forma di bollino rosso, il marchio è accompagnato da un’immagine coordinata fresca e divertente, che ammicca al pubblico con lo slogan “Mangia come parli!”.

Qualità e provenienza sono i princìpi alla base di Marche Street Food: il progetto è il risultato di un’attenta analisi e selezione sulla storia enogastronomica regionale, declinata per uno stile di consumo più attuale, sostenibile, rispettoso delle economie locali e della biodiversità agroalimentare.

Un assaggio dei menu da strada marchigiani? Crescia di Urbino, crostolo di Urbania e pane di Chiaserna farciti con Prosciutto di Carpegna, Casciotta d’Urbino e porchetta di suino marchigiano, mentre per il pesce (azzurro) sardoncini scottadito serviti nel cartoccio… senza tralasciare versioni più gourmet come gli spaghettini freddi alle vongole e la zuppa di farro bio. Tipicità legate alla provincia di Pesaro e Urbino, per ora, ma che presto potranno essere integrate con tante altre specialità regionali.

Al cuore del progetto non c’è solo la promozione turistica, bensì un obiettivo di più ampio respiro: creare lavoro per giovani e meno giovani in cerca di nuove opportunità.

Marche Street Food si rivolge infatti agli operatori di settore che hanno mezzi mobili, come furgoncini e Api, ma anche stand, chioschi e piadinerie, paste fresche, alimentari e piccoli negozi di quartiere – qualora l’offerta integri cibi cosiddetti “da strada”. Non mancano i ristoratori (sempre più creativi e sensibili al legame con il territorio) e infine gli stessi produttori delle piccole filiere locali, in qualità di fornitori di prodotti tipici e d’eccellenza. Un mosaico di tante diverse realtà autonome, che da oggi hanno un asso in più da giocare: un brand collettivo che significa ingredienti genuini, ricette originali, sapori autentici. È l’esperienza del gusto che rende unica la nostra regione.

Non solo: per consentire la massima preparazione degli operatori, Marche Street Food intende coinvolgere anche sportelli per il lavoro ed enti di formazione, attivando corsi professionali mirati a sviluppare competenze tecniche e di marketing. E gli sviluppi del progetto non si fermano qua, perchè all’orizzonte ci sono anche altri due importanti traguardi: una mappatura ufficiale dello streetfood marchigiano, una certificazione di qualità che accompagni il marchio collettivo (mentre ora si riferisce ai singoli prodotti) e la nascita di una vera e propria catena di punti vendita, fissi e mobili, con logo Marche Street Food.

Alcuni numeri sullo street food in Italia…

Se nel mondo lo streetfood è consumato da ben 2,5 miliardi di persone ogni anno (stime FAO, Food and Agricolture Organization), in Italia nel 2013 il cibo da strada ha contagiato 3 cittadini su 4 (35 milioni di Italiani ovvero il 73% della popolazione). Lo rivela uno studio Coldiretti, che indica anche come lo street food “locale” sia il più apprezzato dai turisti in viaggio nel nostro Paese: il 45% rispetto al 28% che invece ha scelto altre versioni internazionali o etniche, fra cui hotdog e kebab. www.marchestreetfood.it

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com