Camerino, 3 luglio 2014 – Il gruppo di Ricerca in E-Government dell’Università di Camerino, formato dal Prof. Alberto Polzonetti, dal dott. Damiano Falcioni, dalla dott.ssa Barbara Re e dal dott. Riccardo Cognini, ha di recente ricevuto un Premio nell’ambito della Prima Conferenza internazionale sull’e-Democracy & e-Government – ICEDEG 2014, che si è svolta a Quito, in Ecuador.
Il lavoro, dal titolo “EGOV: una soluzione per i servizi pubblici di esecuzione”, ha per oggetto il settore della Pubblica Amministrazione nella società moderna che è caratterizzato dalla necessità di sostenere processi estremamente complessi per fornire servizi ai cittadini, una complessità dovuta al fatto che l’erogazione di servizi è un’attività di collaborazione condivisa tra differenti uffici. Nelle Pubbliche Amministrazioni moderne uno dei requisiti più importanti per migliorare sia l’efficienza di gestione che la soddisfazione dei cittadini è la trasparenza, cioè la capacità di rendere i cittadini consapevoli del processo di erogazione dei servizi in termini di attività e di persone coinvolte nell’esecuzione e nella governance e di migliorare la fiducia percepita da parte del cittadino.
“Il lavoro del nostro gruppo di ricerca – ha dichiarato il Prof. Alberto Polzonetti, docente Unicam di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni – è stato premiato come il migliore tra quelli presentati. Nell’attuale scenario della Pubblica Amministrazione il lavoro dei ricercatori dell’Università di Camerino – prosegue il Prof. Polzonetti – ha proposto un approccio ed un quadro di supporto alla collaborazione e alla trasparenza della Pubblica Amministrazione denominato “Scrivania”. “Scrivania” permette al dipendente della PA di modellare e pubblicare i servizi offerti e quindi di essere guidato nel corso dell’esecuzione dei processi. Il cittadino, invece, utilizzando il sistema “Scrivania” può cercare ed eseguire i servizi forniti, tracciando la loro esecuzione e, in caso di ritardo, osservarne lo stato di verifica. In questo modo, il nostro studio garantisce la trasparenza del processo. La cosa che ci rende particolarmente orgogliosi – ha concluso il Prof. Polzonetti – è il fatto che lo studio è stato affrontato da due giovanissimi ricercatori: uno studente di dottorato, il dott. Riccardo Cognini e il dott. Damiano Falcioni, titolare di un borsa di studio di ricerca”.