di Rosita Spinozzi
RIPATRANSONE – Atmosfera di altri tempi ed ospiti in costume d’epoca nelle meravigliose sale del Palazzo Bonomi-Gera, in occasione della ‘Festa Rinascimentale e Barocca’ organizzata dall’Associazione Rolf –Ripatransone Opera Leonis Festival nell’ambito del programma ‘Nov’Aria, un’altra musica’.Per una sera, infatti, l’orologio del tempo si è fermato nell’antica struttura ripana che ha rivissuto i fasti del passato attraverso una serie di spettacoli in ogni sala. A partire dal piano terra dove si è svolto il seminario del liutaio restauratore Cesarini di Perugia, affiancato dal gruppo di cantori e musicisti di Assisi che hanno presentato cantici risalenti dal Medioevo al 1400. Poi salendo le scale che portano al piano superiore, sotto lo sguardo compiaciuto degli antichi personaggi ripani ritratti (Boccabianca,Tanursi,Condivi, Recco ed altri ancora) gli artisti ed il pubblico presente hanno raggiunto il piano nobile, indossando i sontuosi costumi rinascimentali messi a disposizione dall’associazione Rolf. Tripudio di applausi nella Sala degli Specchi per il concerto di Domenico Romano (spinetta inglese), Antonio Nova (flauto rinascimentale e barocco), Emiliano Finucci (sopranista).
Lo spettacolo è proseguito nel Salone delle Feste con canti rinascimentali del gruppo di Assisi e membri della Corale ‘Madonna di San Giovanni’ di Ripatransone diretti dal M°Nazzareno Fanesi con la partecipazione del soprano Giada Bruni, il mezzosoprano Giada Frasconi, l’organista Patrizia Ciceroni. Gran finale con il Balletto del Bonomi Group e delle persone presenti che hanno danzato un madrigale sulle note di un antico canto inglese per il quale Antonio Nova, dietro autorizzazione del proprietario, ha suonato un’antica chitarra esposta nel Salone in occasione della mostra di strumenti musicali di epoche diverse. L’evento è proseguito con la cena rinascimentale al ristorante Barone Rosso, che si trova nella parte sottostante (cantine) del Palazzo Bonomi Gera. Da sottolineare che la ‘Festa Rinascimentale e Barocca’ si è svolta non solo per ricordare il periodo di maggiore splendore della città, ma anche in segno di omaggio nei confronti di due due eroine ripane: Virgina, la giovane ritratta tra il 1870 e 1876 dal pittore Giuseppe Ruffini di Falerone sul sipario del Teatro Comunale Mercantini, che si fece pugnalare dal suo stesso padre piuttosto che cadere nelle crudeli mani dei soldati mercenari spagnoli, e Donna Bianca De Tharolis –Benvignati che, il 16 febbraio 1521, inseguì a cavallo il nemico ed uccise l’alfiere spagnolo per poi strappargli lo stendardo e sventolarlo da un torrione (presumibilmente quello di Porta d’Agello), dando così l’impulso decisivo alla vittoria dei concittadini in un momento di crisi. Si distinsero anche le eroine Angela moglie di Zingaro e Luchina Saccoccia, alle quali sono ancora intitolate due vie della città. La bella Piazza in cui sorge il Monumento ai Caduti del primo conflitto mondiale (1915-1918), invece, porta ‘ab antiquo’ il nome di Donna Bianca De Tharolis.