Ireneo Janni: Una “Figurazione in divenire”

Ireneo Janni: Una “Figurazione in divenire”
 
Mostra Antologica (1964-2014)
Dipinti, sculture,  disegni e grafiche
Ascoli Piceno 30, settembre 2014 – L’organica Mostra antologica dedicata a ben cinquant’anni di attività dell’artista Ireneo Janni  sarà inaugurata ad Ascoli Piceno sabato 4 ottobre 2014, alle ore 17, nelle sale espositive del prestigioso Palazzo dei Capitani e  rimarrà aperta tutti i giorni fino al 26 ottobre con orario 10/13 – 15/19,30.
Patrocinata dal Comune di Ascoli Piceno, la storicizzante Antologica (1964-2014) titolata Una Figurazione in divenire” – curata dal critico Antonio Gasbarrini – propone un denso numero di opere (dipinti, sculture, disegni e grafiche) realizzate dall’artista “abruzzese-romano” nel corso di mezzo secolo caratterizzato da una feconda attività creativa ed espositiva avvenuta nelle principali città italiane e nelle capitali di vari Paesi europei ed extraeuropei.
Architetto di formazione, ma subito artista full time, gli esordi d’Ireneo Janni agli inizi degli anni Sessanta si contraddistinguono per il recupero del linguaggio neo-astratto affermatosi in Europa nei primi tre decenni del Novecento, con particolare riferimento all’onda lunga estetica seminata a piene mani dagli artisti-docenti della Bauhaus. Linguaggio che verrà in buona parte declinato anche nelle opere di maggior impegno sociale in perfetta sintonia con una riconquistata figurazione neo-realista agganciata ai moti studenteschi e popolari del maggio del 1968 nei vari cicli di “Periferia romana”, “Ecologismi”, “Alienazioni”.
A metà degli anni Settanta l’urgenza del recupero d’una auratica “Bellezza classica” che sembrava perduta per sempre, convergerà negli straordinari nudi di donne più che moderne con soluzioni formali in cui un magistrale impaginato spaziale riuscirà a legittimare quella “Figurazione in divenire” tutt’ora in corso, come ben dimostrano i quattro inediti oli di grande dimensione approntati ad hoc per questa mostra ascolana.
Oltre ai dipinti, tutti rigorosamente ad olio, alcune sculture anche monumentali, una serie di disegni, acqueforti ed acquetinte affiancate dalle lastre in rame originarie con cui sono state incise, consentiranno al visitatore d’immergersi all’interno d’un autentico universo creativo in cui il rigore formale non rinuncia mai ad un riappacificante dialogo tra la sempre più indurita realtà e la percorribilità di un sogno ad occhi aperti.
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