Giovedì 4 dicembre, Sala Kursaal, ore 21.15
proiezione
PAESE DEL SILENZIO E DELL’OSCURITA’
di Werner Herzog
(Germania 1971, col, 84’)
(Ger 1992, col, 50’)
Grottammare – Prosegue con successo la rassegna “La conquista dell’inutile” organizzata dall’Associazione Blow Up di Grottammare e dedicata al grande regista tedesco Werner Herzog. Questa settimana il programma prevede un altro appuntamento da non mancare: giovedì 4 dicembre alle ore 21.15 presso la Sala Kursaal di Grottammare verranno proiettati due bellissimi film di Herzog: “PAESE DEL SILENZIO E DELL’OSCURITà” del 1971 e “Apocalisse nel deserto” del 1992. Il primo documentario, “Paese del silenzio e dell’oscurità”, è una sorta di viaggio al termine della notte dove la dolcissima Fini Straubinger, sorda e cieca, fa da guida al regista e da interprete attraverso un alfabeto digitale e tattile in una serie di visite a persone sorde e cieche o a istituzioni che a Monaco di Baviera li accolgono. È qualcosa di più di un documentario, sia pure straziante. I sordo-ciechi sono “esponenti di un’umanità estrema che può raggiungere vertici di profondità altrimenti insondabili… e quindi diventano per Herzog la base amata necessaria per produrre immagini e suoni non compromessi da una retorica quotidiana” (F. Grosoli). È anche un film sul cinema, sull’apprendistato della visione. Per Herzog gli spettatori sono dei sordo-ciechi che hanno da essere rieducati all’esercizio dei loro sensi ottusi dall’abitudine.
Alle 22.55 il secondo film della serata, “APOCALISSE NEL DESERTO”. Finita la Guerra del Golfo, mai nominata, così come sono assenti date, nomi di luoghi o di persone, Herzog si reca due volte con una troupe minima nel Kuwait (estate 1991, gennaio 1992) per filmarne, in 13 brevi capitoli, le tracce, le ferite, le cicatrici. Radi commenti in voce off: parlano i rumori della civiltà, il silenzio del deserto, le luci dei pozzi petroliferi in fiamme e, con poche, smozzicate parole, due madri. Antirealistico, pessimista, apocalittico, è, come sempre in Herzog, un documentario “inventato” che non si limita a rispecchiare l’esistente, ma a svelarne la verità nascosta e a far riflettere lo spettatore, lasciandolo libero di interpretare. La scritta iniziale, attribuita a Pascal, “Al pari della creazione, anche la morte del sistema solare avverrà con maestoso splendore”, è invece di Herzog. Tutti gli appuntamenti della stagione sono gratuiti una volta effettuata l’iscrizione all’Associazione Culturale Blow Up al costo di soli 10 €.
Presentazione XX stagione
Ci siamo! La XX stagione dell’Associazione culturale BLOW UP è in atto. Dopo diverse stagioni caleidoscopiche con iniziative eterogenee che rispecchiavano i nostri molteplici e diversificati interessi culturali era “d’obbligo” a questo punto tornare all’essenza cinematografica più dura e pura e non potevamo che farlo con uno dei più interessanti cineasti viventi, ossia Werner Herzog, visionario, geniale, intelligente, profondo, fisico, magmatico, folle, estremo, fondamentale!
Un regista “totale” che si è confrontato con tutte le arti e tanti saperi, un po’ come fa la nostra associazione da vent’anni, con la fiction cinematografica e televisiva, con il documentario e con la fusione dei due generi, con l’opera lirica e con il teatro, con la musica e con la TV, con la pellicola e con il digitale, con la scrittura e l’avventura, con la natura e i suoi lati più estremi, con l’uomo e tutti i suoi aspetti, compresi quelli più reconditi, con lo sport, con la religione e la spiritualità, con la scienza e la fantascienza, con la tradizione, con la storia, con la superstizione e la magia, con la fatica e il sacrificio, con il lavoro e il mondo del lavoro, con il pericolo, con il sogno costante di mostrare l’impossibile, quello che non si era mai visto prima in uno schermo.
La conquista dell’inutile è il titolo del suo diario tenuto durante la lunga lavorazione di Fitzcarraldo nel bel mezzo della splendida foresta amazzonica, della natura ostile e lussureggiante, totalmente indifferente agli uomini e ai loro progetti, compreso quello del protagonista, Fitzcarraldo, di portarvi la musica di Enrico Caruso e dell’Opera italiana, che fa da specchio alla volontà folle ed inutile di Herzog di girarvi un film e di far scavalcare una montagna vera ad una nave vera per portarla da un fiume all’altro disboscando una striscia di foresta vergine che da lì a pochi anni si riprenderà tutto con la sua vegetazione rigogliosa e inarrestabile…
La conquista dell’inutile a volte sembra assomigliare anche alle nostre fatiche di visionari che da vent’anni si ostinano a concepire la cultura come servizio e come un caleidoscopico tutto che va vissuto con naturalezza quasi scontata, banale, qualcosa di cui ci si nutre quotidianamente per rimanere vivi e che va rinfocolato ossessivamente e continuamente affinché non si smetta mai di sognare, di crescere, di rimanere uomini dagli sguardi vivaci e ardenti, nonostante che, parafrasando qualche passaggio del diario herzoghiano, le vanità del mondo e le grandezze del potere siano chiuse nel profondo silenzio del cimitero, nonostante che la vita sia micidiale, sia mentre la si vive che quando finisce, nonostante che la morte sia ereditaria.
Ma soprattutto La conquista dell’inutile è da intendersi come un elogio all’inutilità come essenza della vita, come scelta contro l’utilitarismo di un tempo superbo e sciocco qual è il nostro, come antidoto allo squallore della dittatura dell’utilità, come vittoria dell’essere sull’avere, come quintessenza dell’arte, della creatività e dell’avvicinamento alla verità, come presupposto fondamentale per elevarsi e per mantenere vivo lo spirito, perché il massimamente utile, direi anzi l’essenziale, era è e sarà sempre il gratuito, il disinteressato, l’inutile. E a tal proposito non posso che rimandarvi alla lettura del bellissimo libro-manifesto del professor Nuccio Ordine “L’utilità dell’inutile” ispirato ad alcune intuizioni e teorie del pedagogo americano Abraham Flexner.
Quando abbiamo scelto Werner Herzog pensando alla sua vita straordinaria, alle sue imprese uniche ed inclassificabili di uomo-artista, alla sua opera inconfondibile e monumentale, alla sua visone del mondo e della vita, abbiamo tenuto conto soprattutto dell’impatto emotivo ed estetico che potrebbe costituire per i giovani entrandovi in contatto. Herzog e il suo esempio possono cambiare la vita, possono donare nuovi ed interessanti punti di vista, possono restituire la voglia e la volontà di sognare, di inseguire imprese che i più considererebbero folli e di cui invece, il nostro tempo devastato e vile, la nostra società liquida, le nostre menti piallate dal pensiero unico e dalla dittatura dell’economia, avrebbero tanto tanto bisogno.
La XX stagione blowuppiana del 2014-2015 consta di ventinove appuntamenti tra film e incontri con ospiti, dj set e aperitivi lunghi, degustazioni enogastronomiche, performance video-teatrali, incontri multimediali di natura didattica su arte contemporanea, cinema e creatività, fotografia, viaggi avventurosi, lavoro e nuovi media, negli spazi della Biblioteca-Mediateca Comunale, di Palazzo Kursaal, del Dep Art (Piazzale Stazione) e della Galleria d’Arte Opus, nella sempre più bella e accogliente città di Grottammare.
Una stagione che costituisce sì un corpo unico, ma al contempo articolato ed omogeneo quindi godibile anche per sezioni, per temi o per singole iniziative, e che con la frequente doppia proiezione serale da anche la possibilità di passare solo mezza serata da noi, arrivando tardi o andando via prima.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti una volta effettuata la tessera F.I.C. 2014-2015 rilasciata e timbrata dall’associazione culturale Blow Up a 10 €.
Le tessere possono essere velocemente fatte all’ingresso di ogni iniziativa della stagione.
I 10 € della tessera sono di vitale importanza per la sopravvivenza dell’associazione e di tutte le sue attività socio-culturali, nonché per la riuscita della stagione stessa e delle collaborazioni con altre realtà associative, artistiche, culturali e con gli ospiti che interverranno.
E’ sempre più difficile riuscire a fare cultura nelle modalità in cui noi di Blow Up l’intendiamo, possibilmente priva di sensazionalismi, svincolata dalle logiche dettate dalla TV, capillare nel territorio, concreta, quotidiana, che valorizzi i talenti e le potenzialità delle persone, che crei aggregazione sociale, interculturale ed interetnica e che sviluppi il senso civico e l’estetica relazionale. Nonostante tutto, però, la nostra forza è, e rimarrà, la vostra presenza fisica alle nostre iniziative, il passaparola, l’essere seguiti in rete (blog, pagina Facebook, sito), i messaggi e le richieste di collaborazione che riceviamo e che inoltriamo e che di anno in anno accrescono e migliorano i nostri contatti. Vi aspettiamo!