alla Regione Marche

alla Regione Marche

02 apr 2015
PESCHERECCIO AFFONDATO AL LARGO DI CIVITANOVA MARCHE: IL CORDOGLIO DELL’ASSESSORE GIORGI PER LE VITTIME DEL NAUFRAGIO.

L’assessore regionale ai Porti, Paola Giorgi, esprime le condoglianze alle vittime del motopeschereccio affondato al largo di Civitanova Marche: “Accertare le cause e le responsabilità è doveroso, specie quando le tragedie coinvolgono le persone al lavoro. Le autorità competenti faranno chiarezza, ma questo è il momento del dolore e della necessità di essere vicini alle persone perite, a quanti risultano ancora dispersi, ai membri dell’equipaggio coinvolti. A tutti esprimo la mia personale vicinanza, insieme al cordoglio per le vittime”.

 

EX STRADA STATALE “VALNERINA”: LE REGIONI MARCHE E UMBRIA CHIEDONO UN INCONTRO AL MINISTERO PER RICLASSIFICARE L’INTERO TRATTO.

Un incontro urgente per riclassificare, come statale, l’intero tratto della “Valnerina”, sollevando le Regioni Marche e Umbria dagli oneri della gestione della strada, già dell’Anas e poi trasferita agli enti locali. Un impegno oneroso, dopo che lo Stato, nel 2010, ha eliminato il trasferimento dei fondi destinati alla manutenzione delle ex strade Anas e ulteriormente aggravato dai tagli al sistema delle autonomie locali. Gli assessori alle Infrastrutture delle Marche, Paola Giorgi e dell’Umbria, Silvano Rometti, hanno inviato la richiesta al ministero delle Infrastrutture Trasporti e all’Anas. “Diremo chiaramente allo Stato di riprendersi le propri strade, perché, come diciamo noi marchigiani, non si fanno le nozze con i fichi secchi! Va bene gestire le strade ex Anas, ma per farlo occorrono le risorse necessarie che, invece, ci vengono negate. Viviamo un’altra vicenda come quella delle Province, dove le contraddizioni, create dal Governo, spingono gli enti locali a una forte e reciproca contrapposizione, perché, di fatto, vengono scaricati su loro i costi della riforma istituzionale e le sorti di tanti dipendenti pubblici”. La ex strada statale n.209 “Valnerina” è stata trasferita, nel 2001, per l’intero percorso, all’Umbria e alle Marche. Nel 2004, però, il tratto umbro compreso tra Sant’Anatolia di Narco e Triponzio è stato riclassificato statale e trasferito all’Anas, in quanto parte integrante della strada statale “delle Tre Valli Umbre”. La disomogeneità della classificazione, sottolinea la Giorgi, “causa discrezionalità nella manutenzione, con conseguenti disservizi che vanno a gravare principalmente sugli enti territoriali e la comunità delle zone appenniniche che, invece, dovrebbero essere valorizzate concretamente secondo la strategia delle aree interne che il Governo sta portando avanti, partendo da un’adeguata funzionalità dell’assetto viario. È necessario, quindi, riclassificare l’intero tratto come statale e trasferirlo all’Anas, insieme al personale che oggi svolge le manutenzioni. Come Regioni chiederemo allo Stato di prendersi a cuore le sorti dell’entroterra: quelle aree marginali, fragili, più bisognose di attenzione e di servizi (anche viari) adeguati, partendo da azioni semplici ma efficaci, come quella che proponiamo, dal momento che la sicurezza e la tutela del territorio richiedono, soprattutto, buon senso nelle scelte che vengono effettuate”.

FATTURAZIONE ELETTRONICA: 251 QUELLE RICEVUTE IL PRIMO GIORNO DALLA REGIONE MARCHE, GIORGI: “BUONA PARTENZA”.

Sono 251 le fatture elettroniche inviate alla Regione Marche nella sola giornata del 31 marzo scorso, data in cui è entrato in vigore l’obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni. Tre hanno interessato le strutture amministrative della Giunta regionale, le rimanenti il sistema sanitario regionale. Lo comunica l’assessore alle Reti Informatiche, Paola Giorgi, ricordando che il Piano telematico regionale ha previsto investimenti proprio per consentire il rispetto della disposizione imposta dalla normativa nazionale. Dal 31 marzo, infatti, anche gli Enti locali non possono accettare fatture emesse in forma cartacea, così come le altre pubbliche amministrazioni, per alcune delle quali l’obbligo risaliva già allo scorso 6 giugno. “Parliamo di una rivoluzioni digitale che coinvolge, a livello nazionale, 12 mila enti locali, tra Regioni, Province, Comuni, Scuole, Università, Camere di commercio – ricorda la Giorgi – Le Marche si sono subito adeguate attivando il sistema Intermedia Marche, che eroga servizi alla regione, alle aziende sanitarie, agli enti strumentali della Regione (come Arpam, Assam, Erap, Ersu) e ai Comuni che si sono collegati direttamente: o tramite i Centri servizi territoriali o in forma associata. Intermedia eroga i servizi attraverso il cloud regionale e prevede un’architettura innovativa denominata ESB (Enterprise Service Bus) che consente di automatizzare attività una volta manuali. L’adeguamento ha avuto un costo minimale di circa 100 mila euro”. La fatturazione elettronica, evidenzia poi la Giorgi, “non è solo sinonimo di semplificazione, ma anche di trasparenza della spesa, risparmio di tempo e danaro per le stesse aziende che lavorano con le amministrazioni pubbliche. L’impegno è ora quello di consolidare la rete informatica sul territorio, per la quale sono previsti ulteriori investimenti con la nuova programmazione dei fondi europei, allo scopo di velocizzare le connessione e potenziare ulteriormente la digitalizzazione della pubblica amministrazione”. Le norme introdotte prevedono l’emissione, la trasmissione, la conservazione e l’archiviazione digitale delle fatture in forma elettronica. Quelle inviate alla Regione sono ricevute dal sistema Intermedia Marche che le smista secondo criteri personalizzabili in base all’organizzazione dell’ente a cui sono intestate o direttamente, senza interventi manuali, se riguardano le aziende sanitarie.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com