Cupra Marittima – Arriva un’altra novità dell’estate cuprense 2015. Giovedì 2 luglio in piazza Possenti si terrà il primo appuntamenti di ‘Cupra D’Autore, incontri con scrittori’ promossi da Assessorato al Turismo, Assessorato alla Cultura e Libreria “Gatto con gli stivali” di Porto Sant’Elpidio”.
Di seguito il programma più dettagliato:
GIOVEDI’ 2 LUGLIO – ore 21,30
Piazza Possenti
FRANCESCA D’ALOJA presenta il suo libro “ANIMA VIVA” (MONDADORI Editore)
SABATO 4 LUGLIO – ore 21;30
Piazza Possenti
CARLO G. GABARDINI presenta il suo libro “FOSSI IN TE IO INSISTEREI”
(MONDADORI Editore)
MARTEDI’ 7 LUGLIO – ore 21;30
Piazza Possenti
BARBARA FIORIO presenta il suo libro “QUALCOSA DI VERO”
(FELTRINELLI Editore)
MODERATRICE INCONTRO 7 LUGLIO
ILEANA ZAGAGLIA editor di narrativa, traduttrice e appassionata di letteratura per ragazzi.
GIOVEDI’ 2 LUGLIO
FRANCESCA D’ALOJA (Roma, 21 aprile 1963) è una scrittrice, attrice e regista italiana.
Ha lavorato molto in teatro, anche al fianco di Vittorio Gassman, dopo varie esperienze teatrali si dedica al cinema lavorando con registi come Carlo Verdone, Ferzan Özpetek, Ettore Scola, Ricky Tognazzi e Marco Risi che nel 1993 diventa suo marito (in precedenza aveva avuto una relazione sentimentale con Alessandro Gassman). Ha lavorato come regista e autrice in quattro documentari, e nel 2006 ha pubblicato il suo primo romanzo dal titolo Il sogno cattivo, alla cui sceneggiatura sta lavorando per trarne un film.
ANIMA VIVA
Angelika Berger compie vent’anni il 16 dicembre del 2000. Sta passeggiando con suo padre per le strade di Parigi, in cerca di un regalo, quando un ragazzino annoiato, dalla finestra della stanza dentro cui è rinchiuso a studiare, compie un gesto destinato a cambiare la loro vita per sempre. Angelika si ritrova sola. Non ha mai conosciuto sua madre, è cresciuta con Hans, professore di filosofia schivo e votato allo studio quanto al proprio compito paterno. Quando finalmente riesce a trovare le forze per svuotare il loro appartamento, decisa a scrollarsi di dosso il dolore, Angelika si imbatte in una piccola cassaforte, di cui il padre le ha lasciato la chiave. Al suo interno sono custoditi un diario, una foto sbiadita, un fazzoletto con una minuscola macchia di sangue. Tracce di un passato che non avrebbe mai creduto possibile. È solo l’inizio di un disvelamento che porterà Angelika da Parigi a Londra, da Londra a Nancy, ma soprattutto indietro nel tempo, fino agli anni Quaranta. E allora, durante la guerra, in una piccola località polacca, che si sono svolte le vicende destinate a segnare per sempre la vita della sua famiglia, e di molti altri personaggi… Sulle spalle di Angelika si riversa il peso di colpe terribili e lontane di cui, però, si sente inevitabilmente responsabile.
SABATO 4 LUGLIO
CARLO G. GABARDINI, attore e autore, è nato a Milano. È stato autore di cameracafé, dove ha interpretato il personaggio di Olmo. È tra i fondatori del milanofilmfestival, è stato autore degli spettacoli teatrali di Paolo Rossi ed è conduttore per radio24. Il suo video “La marmellata e la nutella” (ci si innamora di chi ci s’innamora) ha avuto più di 400.000 visualizzazioni. Questo è il suo primo libro.
FOSSI IN TE IO INSISTEREI
Una lettera che è il dialogo a lungo rimandato fra un figlio diventato adulto e un padre troppo esemplare e troppo amato a cui, chi scrive, deve dire addio per affrontare la vita ancora da vivere. Alternando ciò che è stato e ciò che è, Gabardini dà voce a un «romanzo famigliare» che prende avvio nella Milano degli anni Settanta-Ottanta in un appartamento nel quale i protagonisti – un padre, una madre e cinque figli, fra maschi e femmine – consumano cene «politicamente scorrette», si confrontano e si contano per scegliere la nuova auto da acquistare o il luogo dove trascorrere uno specialissimo compleanno, giocano partite di Trivial Pursuit, si danno appuntamento in cucina per tè notturni che diventano il momento più atteso e più intimo della loro quotidianità. È lì che Carlo deve imparare a poco a poco a districarsi fra le inquietudini, i sogni e le delusioni prima di bambino e poi di adolescente: le spavalderie infantili, le insicurezze liceali, la decisione di fare l’attore tradendo le aspettative di chi già lo immagina avvocato, i primi innamoramenti e turbamenti sessuali. E poi la morte del padre, inaccettata e inelaborabile, che scandisce il passaggio lacerante a una maturità a cui si sente impreparato. Allora non resta che ingolfarsi di lavoro (il teatro, il cinema, la televisione, la radio) e stordirsi di ogni possibile eccesso, togliendo spazio ad amori e affetti, ma soprattutto a se stesso. Fino a quel 31 ottobre 2013 quando il suicidio di un ragazzo omosessuale lo spinge a scrivere alla «Repubblica» una lettera in cui dichiara con fermezza che essere gay è bellissimo. Fossi in te io insisterei è un racconto intimo e coraggioso, ironico e struggente, in cui è impossibile non riconoscersi perché, come scrive Gabardini, «il coming- out non è un’esclusiva degli omosessuali, ma di tutti. Perché “venir fuori”, mostrarsi per chi si è realmente, urlare cosa si desidera per la propria esistenza, non concerne solo la sfera sessuale, riguarda il nostro senso di stare al mondo. Fare coming-out significa cominciare a vivere». Un libro che è un invito a non aver paura, a uscire allo scoperto, a rivelare agli altri (e prima ancora a noi stessi) chi siamo realmente e cosa vogliamo per la nostra vita. Un invito a non mollare. A insistere. Perché solo così possiamo riprendere in mano il filo della nostra esistenza.
MARTEDI’ 7 LUGLIO
BARBARA FIORIO (Genova, 1968), formazione classica, studi universitari in graphic design, un master in marketing communication, ha lavorato per oltre un decennio nella promozione teatrale ed è stata la portavoce del presidente della Provincia di Genova. Tiene corsi e laboratori di comunicazione e di scrittura creativa. Ha pubblicato il saggio ironico sulle fiabe classiche C’era una svolta (Eumeswil, 2009) e i romanzi Chanel non fa scarpette di cristallo (Castelvecchi, 2011) e Buona fortuna (Mondadori, 2013). Per Feltrinelli ha pubblicato Qualcosa di vero (2015). I suoi libri sono tradotti in Spagna e in Germania.
QUALCOSA DI VERO
A rincasare ubriachi nel cuore della notte si rischia di inciampare in qualsiasi cosa: un gradino, i lacci delle scarpe, uno stuoino fuori posto. Ma se ti chiami Giulia, sei una pubblicitaria di successo e per te l’infanzia è solo una nicchia di mercato, puoi anche inciampare in una camicia da notte con una bambina dentro: Rebecca, la figlia della nuova vicina. Allora, tra i fumi dell’alcol, puoi persino decidere di ospitarla per una notte sul tuo divano. Salvo poi rimanere invischiata in sessioni di fiabe da raccontarle ogni volta che la madre, misteriosamente, non c’è. Da Cenerentola a Pollicino, da Raperonzolo alla Sirenetta, purché siano sempre le versioni originali: quelle di Perrault, dei Grimm e di Andersen, dove i ranocchi si trasformano in principi soltanto se li lanci contro un muro, e non sono certo i baci a risvegliare le più belle del reame. Se invece ti chiami Rebecca e sei arrivata da poco in città, puoi provare a conquistare i compagni di classe con le “fiabe vere”. Salvo poi imbatterti nelle temibili bimbe della Gilda del cerchietto, pronte a screditarti con le versioni edulcorate della Disney.
E forse, nonostante i tuoi nove anni, cercherai di far capire a Giulia, la tua amica del pianerottolo, che, anche se i principi azzurri nella realtà non esistono, l’uomo giusto a volte è più vicino di quanto si pensi. Ciò che ancora non sai è che la verità costa cara. E non solo perché certe cose è meglio non raccontarle, specie quando ci sono di mezzo i segreti degli adulti. Ma anche perché in ogni storia, persino in quelle più divertenti, si nasconde un mostro. E per sconfiggerlo le parole non bastano.
Per sconfiggerlo ci vuole qualcosa di vero. Giulia è una pubblicitaria scombinata. Rebecca è una bambina che non si accontenta delle solite storie. Un pianerottolo. Un incontro. E, da tenere segreto, qualcosa di vero.