Non a voce sola a Civitanova con Alessandra Bocchetti

Non a voce sola a Civitanova con Alessandra Bocchetti

Domani appuntamento al Cecchetti con la storica figura del Movimento delle Donne

 

Civitanova 15/09/2015 – Alessandra Bocchetti arriva a Civitanova Marche per la rassegna di poesia, narrativa, musica ed arti Non a voce sola. L’appuntamento di domani 16 settembre, alle 21.15, al Teatro Cecchetti è stato presentato questa mattina dall’assessore

alle Pari opportunità Cristiana Cecchetti, dalla presidente TDiC Rosetta Martellini, dal direttore artistico Oriana Salvucci e dalla rappresentante dell’associazione Donne di mondo, Maria Grazia Baiocco.

È proprio la Baiocco a condurre la serata che vede protagonista la storica figura del Movimento delle Donne in Italia e del femminismo internazionale. All’impegno ideologico ha unito quello politico e teorico, Alessandra Bocchetti è stata fondatrice nel 1979 dello storico Centro Culturale – Università delle donne Virginia Woolf, fucina di tutte le idee sulla politica e la pratica di difesa e affermazione dell’identità e della visione femminile del mondo, e dal 1990, per moltissimi anni, ha presieduto il Centro Culturale Virginia Woolf Gruppo B, gruppo d’avanguardia per la politica femminista in Italia. “Abbiamo voluto fortemente questa rassegna – afferma la Cecchetti – perché è un mondo al femminile che viene raccontato. In un momento in cui si stanno sbiadendo tutti i principi in cui hanno lottato le donne, credo che incontri di questa natura siano irrinunciabili. Dobbiamo contare di più, ci vogliono più donne impiegate nei ruoli principali in cui si decide”. Prosegue Martellini: “Siamo riusciti a garantire la continuità di questa iniziativa e mi fa piacere che sia sempre attiva la collaborazione dell’associazione Donne di mondo”.

 

Autrice di numerosi scritti di teoria e pratica del femminismo sia a livello individuale che civile, tra i quali il più conosciuto è forse Cosa vuole una donna. Storia, politica, teoria., Bocchetti parla dell’impossibile (eppur accaduta) emancipazione delle donne occidentali, e della lotta odierna di quelle musulmane e non, dagli uomini della propria famiglia e della società negli ultimi cinquant’anni. A tal proposito, in margine alla manifestazione di Parigi dell’11 gennaio 2015 per l’unità e la fratellanza delle persone a prescindere da ogni elemento discriminante come la religione, il sesso, l’etnia e l’appartenenza politica, ha scritto che si aspettava di vedere molte donne, soprattutto musulmane, perché la libertà e il rispetto da difendere è soprattutto loro.

 

La soppressione della libertà femminile, il rientro della donna nel solo spazio domestico, l’annullamento della sua identità nella sfera pubblica e privata e la scomparsa del suo cognome da quello dei suoi stessi figli, sono pericoli che la Bocchetti denuncia come presenti, imminenti, e che richiedono una risposta viva e importante da parte del mondo femminile. È ciò impossibile? La metà del mondo tornerà docilmente, fisicamente e a livello di economia materiale, “come un corpo inerte”, nel silenzio e allo scuro delle mura domestiche? Per Bocchetti no, l’impossibilità delle donne di difendere il proprio spazio nel sempre più incalzante ritorno del patriarcato all’interno del sistema occidentale è solo una menzogna maschile, la decantata incapacità femminile di reagire è un’illusione del patriarcato. “L’impossibile è il tema dell’anno di Non a voce sola – dichiara Salvucci – e la Bocchetti rappresenta un modello. Con lei raccogliamo l’eredità del periodo del femminismo per ridiscutere, tra donne ma non solo, di tematiche importanti”.

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