La Locandiera al Teatro dell’Aquila di Fermo

La Locandiera al Teatro dell’Aquila di Fermo

LUNEDÌ 14 DICEMBRE AL TEATRO DELL’AQUILA DI FERMO CON LA LOCANDIERA

AL VIA CLASSICO CONTEMPORANEO E 10° ANNIVERSARIO DI SCUOLA DI PLATEA

 

 

Fermo – Lunedì 14 dicembre La Locandiera di Carlo Goldoni inaugura al Teatro dell’Aquila di Fermo Classico contemporaneo, rassegna promossa dal Comune di Fermo e dall’AMAT in collaborazione con la Regione Marche e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dedicata alle esperienze più giovani della scena che da anni affianca con successo la stagione di prosa.

Con Classico Contemporaneo torna anche Scuola di platea, seguitissimo progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori di Fermo promosso dall’AMAT e dal Comune di Fermo che festeggia l’imporante traguardo della decima edizione che prese avvio proprio con Elena Bucci e Marco Sgrosso ora di nuovo in scena con La Locandiera e protagonisti dell’incontro con i ragazzi del Liceo Classico “Annibal Caro”, Liceo Scientifico “T. C. Onesti”, Istituto d’Arte “Preziotti”, Istituto Tecnico Industriale “G. M. Montani”, Istituto Tecnico per Geometri “Carducci Galilei” che si svolgerà martedì 15 dicembre alle ore 11.30 presso la Sala San Martino.

“L’enorme fortuna di questo testo rischia di rendere muti – affermano Elena Bucci e Marco Sgrosso – osiamo però raccontare di quanto ci siamo divertiti a metterlo in scena, ritrovando le radici della più lucida commedia all’italiana del ‘900, spiando, attraverso un Goldoni che di certo ne è stato un avido testimone oculare, i segreti dei comici dell’Arte, dei quali sappiamo poco o nulla. Abbiamo provato ad uscire dalla strada comoda della corretta dizione italiana per avventurarci nelle consapevoli sporcature del dialetto, che hanno immediatamente reso più concrete le battute e più vive le situazioni. La scenografia è in gran parte evocata dalle luci di Maurizio Viani che trasformano un mutevole ma semplice tavolo in una locanda, in una stireria, in una sala d’attesa del crollo di un mondo e del suo modo di vivere, in un vento forte che distrugge e ridimensiona i sogni di libertà e felicità di tutti i personaggi. Ancora oggi un’energica rilettura di questo testo ci fa comprendere la sua fortuna e la perplessità del pubblico che lo vide in scena la prima volta. Il suo meccanismo perfetto non dà alcuna soluzione, ma pone continue domande. Con intelligenza, civetteria e determinazione, Mirandolina intesse una sottile trama di gesti che confortano grandi paure attraverso la soddisfazione di semplici bisogni quotidiani, nell’illusione di poter ricreare un ordine del mondo a partire dal luogo da lei animato e abitato. Nonostante la sua fama di ‘riformatore’ del teatro, nonostante i suoi inviti a guardarci dalle lusinghe d’amore, il signor Goldoni, volente o nolente, ci consegna un’opera dalla quale traspaiono insieme tutte le umane complesse debolezze e la disperata e anarchica vitalità del mondo della commedia dell’arte; e lo sguardo dell’autore, che pare condannarle o giudicarle, invece le abbraccia quasi silenzioso, con una lacrima di incanto che non vuole scendere né asciugarsi”.

 

Completano il cast dello spettacolo – diretto dalla regia di Elena Bucci e prodotto da CTB Centro Teatrale Bresciano – Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Gaetano Colella, Nicoletta Fabbri, Roberto Marinelli. Il disegno luci è di Maurizio Viani, la drammaturgia del suono è curata da Raffaele Bassetti, i costumi sono di Marta Benini.

 

Per informazioni e biglietti (da 5 a 10 euro): biglietteria del Teatro dell’Aquila 0734 284295. Inizio ore 21.

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