Ad Ancona torna “Spilla”

Ad Ancona torna “Spilla”
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Ancona –Spilla“, il festival che quest’anno giunge alla sua X edizione, torna nella città di Ancona con una programmazione senza eguali.
La regione Marche ospiterà questa rassegna che attira, grazie alla sua fama, un pubblico trasversale da tutta Italia.
Il festival sceglie per cornice la splendida città dorica. Affacciata sull’Adriatico,
Ancona è uno dei gioielli del centro Italia, città d’arte ricca di monumenti, con oltre duemila anni di storia, con i suoi caratteristici vicoli del centro
e i monumenti che si affacciano sul porto come palchi di un teatro.
Come di consueto le location più suggestive e gli angoli più caratteristici della città dorica ospiteranno artisti di fama internazionale.
Tra i grandi artisti che hanno calcato il palco di Spilla, dal 2007 ad oggi, vi sono: Mumford & Sons, Richard Ashcroft, Local Natives, Anna Calvi,
Johnny Marr, Passenger, Belle & Sebastian nella scorsa edizione, e tanti altri.
Il Main Stage di Spilla è uno dei gioielli della città: la Mole Vanvitelliana, ex Lazzaretto, realizzata dal Vanvitelli nel ‘700.


Comcerto è lieta di presentare l’headliner di
Spilla2016:

SABATO 4 GIUGNO
ANCONA – SPILLA

www.spillafestival.it
Biglietto: 30,00 euro + d.p.
Prevendite attive da LUNEDÌ 25 GENNAIO su
www.ticketone.it, www.vivaticket.it, www.bookingshow.it

Spilla è patrocinato dal Comune di Ancona

James Bay, l’artista rivelazione del 2015, vincitore del premio della critica ai Brit Awards 2015 e nominato ora a ben 3 Grammy Awards
(Best New Artist, Best Rock Album, Best Rock Song) e a 4 Brit Awards (British Male Solo Artist, British Breakthrough Act, British Single, Mastercard British Album), sarà l’headliner della X edizione di SPILLA.
Dopo il successo del singolo Hold Back The River, James Bay è diventato uno dei nomi di punta del nuovo cantautorato internazionale.
Il brano, che ha scalato le classifiche mondiali, raggiungendo il primo posto in Gran Bretagna, il disco d’oro per le vendite in Italia,
e gli oltre 71 milioni di visualizzazioni su Youtube, è tratto dal disco d’esordio dell’artista, Chaos and the Calm.

A un’ora di macchina fuori da Londra, nel punto in cui la periferia lascia il posto alla campagna, c’è Hitchin, sede del Rhythms of the Worlds Festival e città natale di James Bay. L’ossessione di Bay per la chitarra inizia intorno agli 11 anni, quando ne trova una tutta impolverata e con le corde arrugginite frugando nell’armadio del padre.
“L’avevo vista due o tre volte nella mia vita e in quel momento ho deciso di prenderla. Ho aperto l’armadio e mi sono accorto che aveva cinque corde arrugginite, ma mi sono seduto con questa in braccio e la sensazione di tenerla era la cosa migliore del mondo”, spiega Bay. “Mi sembrava fottutamente cool”. Insieme al padre ripara la chitarra ed inizia a studiarla, prima con cd didattici, poi nella maniera che gli era più congeniale: ad orecchio diventando ben presto un abile chitarrista.
Adolescente entra e fonda alcune band con fratelli ed amici, in nessuna di queste però sarà mai il frontman: la cosa non sarebbe durata però a lungo. All’età di 18 James Bay si trasferisce fuori città, a Brighton, per approfondire i suoi studi musicali: è qui che la sua carriera solista prende finalmente il via.
Non appena si trasferisce a Brighton inizia ad esibirsi in serate open music cinque sere a settimana in tanti piccoli locali della città.
Il passo successivo a Brighton è il trasferimento a Londra. Presto si costruisce una solida reputazione live nella capitale, fa da supporter ai Rolling Stone nel loro concerto ad Hyde Park nell’estate del 2013, “sono quasi caduto dallo sgabello quando mi è stato detto”, dice Bay. È anche andato in tour con artisti del calibro di ZZ Ward, Kodaline, Tom Odell, John Newman e Beth Orton, suonando in alcuni dei luoghi più prestigiosi al mondo, tra cui il Troubadour di Los Angeles e il Fillmore di San Francisco.
In una sera però la sua vita cambia completamente: durante un live in solo in un pub di Kentish Town uno spettatore rimane così colpito dalla sua bravura da registrare la performance e caricarla su YouTube. Un paio di settimane più tardi il video cattura l’attenzione del A&R executive della Republic Records. L’etichetta lo chiama a New York una settimana più tardi per firmare il contratto.
A Novembre 2014, dopo gli EP The Dark of The Morning e Let It Go, James Bay pubblica un nuovo Ep Hold Back the River, registrato nei prestigiosi Blackbird Studios di Nashville con l’aiuto di Jacquire King (collaboratore di lunga data dei Kings of Leon e ingegnere del suono di Tom Waits).
La consacrazione arriva ai Brits 2015 dove Bay riceve il premio Critics’ Choice Award, assegnato annualmente dai critici inglesi alla più grande promessa dell’anno (gli anni passati è stato vinto da Adele, Florence and the Machine, Ellie Goulding, Jessie J, Emeli Sandé, Tom Odell e Sam Smith).
È impossibile parlare di JAMES BAY senza parlare di tour: la sua passione per la musica è infatti imprescindibile dal live, spazio che gli da la possibilità di dimostrare a 360° le sue caratteristiche di chitarrista, cantante, autore.

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