dalla Città

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Gli appuntamenti di febbraio di “Favole a merenda”

Il 3 febbraio festa di Carnevale con l’arrivo di Mary Poppins

 

Dopo la puntata intitolata “I racconti della nonna…” che si svolgerà mercoledì prossimo, 27 gennaio, presso il centro “Primavera”, “Favole a merenda” tornerà al Centro anziani di via Piemonte mercoledì 3 febbraio per festeggiare il Carnevale con il ritorno di Mary Poppins.

 

Tra piroette e formule di saggezza recitate dalla magica tata, dal misterioso borsone dell’ospite speciale spunteranno mascherine a sorpresa che non mancheranno di incuriosire i bambini, invitati a partecipare mascherati. A seguire, la multicolore sfilata delle mascherine con l’accompagnamento musicale dal vivo.

 

Sono già in calendario gli altri appuntamenti di febbraio: mercoledì 10 si festeggerà il 13esimo compleanno dell’orsetto Teddy con una lettura animata a sorpresa e giochi di magia.

 

Mercoledì 17 andrà in scena la lettura ad alta voce de “Il brutto anatroccolo” preceduta dal teatrino di burattini “Gli amici della fattoria”, mercoledì 24 febbraio ci sarà la lettura animata “Attenti ai lupi delle fiabe”. I pomeriggi saranno come sempre arricchiti da laboratori espressivi e merenda finale.

 

La partecipazione a “Favole a merenda” (riservata a bimbi che frequentano la scuola dell’infanzia accompagnati da un adulto) è gratuita. E’ necessario iscriversi telefonando dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 14 al n° 0735794576 del Comune.

CONVEGNO

“Il Sistema Educativo Integrato 0-6 nella Riforma della Scuola -Legge n°107 / 2015”

 

c/o Auditorium comunale-San Benedetto del Tronto

venerdì 29 gennaio 2016 ore 15,30-19,30

 

Dopo il saluto del Sindaco Giovanni Gaspari, sarà l’Assessore Margherita Sorge ad aprire i lavori del convegno “Il Sistema Educativo Integrato 0-6 nella Riforma della Scuola -Legge n°107 / 2015”, organizzato dall’Amministrazione comunale all’Auditorium per venerdì prossimo, 29 gennaio con inizio alle ore 15,30.

L’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione rivierasca e tanto attesa dagli operatori del settore vuole essere una riflessione e un dibattito sull’attualità dell’entrata in vigore della Riforma scolastica, facendo il focus sui servizi 0-3, che, dalla stessa legge, vengono ridefiniti all’interno di un sistema educativo integrato 0-6 con nuove opportunità per le famiglie, per i bambini e gli operatori.

Al centro del dibattito che chiuderà i lavori i seguenti interrogativi:

-quali rapporti tra Stato, Regioni, Comuni e Istituzioni scolastiche?

-quali prospettive, quali strategie per governare il cambiamento, a favore dei diritti delle bambine e dei bambini, delle famiglie e degli operatori?

 

Tutti i nidi e le scuole dell’infanzia della città di S. Benedetto del Tronto per mezzo del Protocollo d’Intesa 0-6 (siglato nel 2015 e avviato con la “Carta della Continuità” dal 2008), da anni stanno attuando il raccordo 0-6 per un sistema educativo integrato allo scopo di sostenere i bambini e le famiglie nel passaggio da un ordine educativo-scolastico all’altro, tanto da risultare, in tal senso, pionieri nell’aver anticipato le azioni per un sistema educativo integrato, voluto dall’attuale Riforma scolastica.

 

Lo stesso Protocollo approderà al Convegno nazionale “Curricolo è responsabilità” il 26-27-28 febbraio p.v., (organizzato dal comune di Milano, dall’Università Bicocca di Milano e dall’Associazione nazionale Nidi Infanzia) come esperienza scelta, insieme ad altre, fra le più rappresentative in materia a livello nazionale. Si riporta di seguito un abstract.

In raccordo ai lavori del convegno un’opportunità formativa aggiuntiva per le educatrici e le insegnanti componenti il tavolo dei lavori del Protocollo 0-6, ovvero nella mattinata di sabato 30 gennaio le stesse parteciperanno ad una formazione in whorshop riguardante la riflessione sulle pratiche agite nel Protocollo 0-6 con la docenza della dott.ssa Nice Terzi.

 

Il primo intervento del Convegno dunque, sarà quello dell’assessore Margherita Sorge, che aprirà i lavori, dal titolo: “L’investimento nelle politiche per l’infanzia del Comune di San Benedetto del Tronto e il “Protocollo d’Intesa sulla Carta della Continuità 0-6 dei nidi e delle scuole dell’Infanzia della città di San Benedetto del Tronto”.

 

Il Convegno prevederà il prosieguo dei lavori con un doppio taglio: partendo da un quadro sulla situazione politico-legislativa nazionale-regionale, giungerà ad un quadro più locale sul sistema educativo integrato 0-6 con l’entrata in vigore della recente della riforma scolastica “La Buona Scuola”. I lavori verranno coordinati dalla responsabile/pedagogista dei servizi per l’infanzia del Comune di S.Benedetto del Tronto, Rita Tancredi.

Primo blocco di interventi:

Loretta Bravi Assessore “Formazione e Scuola” della Regione Marche

La governance della Regione nell’attuazione del curricolo 0-6 con l’entrata in vigore della Riforma scolastica-Legge n. 107 del 13 luglio 2015 “La Buona Scuola”: decreti attuativi e risorse.

Quale governance nel cambiamento?

 

Graziella Gattafoni Dirigente P.F. Istruzione e Diritto allo Studio- Settore Politiche Sociali e sport -Regione Marche

Le Sezioni Primavera nella Regione Marche e le nuove opportunità con l’istituzione del sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni.

 

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Nice Terzi Psicologa, pedagogista, formatrice, Presidente del Gruppo nazionale Nidi e Infanzia, già Dirigente dei Servizi educativi dei Comuni di Parma e di Roma

L’inclusione del ddl 1260 nella Riforma scolastica -Legge n. 107 del 13 luglio 2015 “La Buona Scuola”-, ovvero l’attuazione del curricolo 0-6 per i servizi educativi e le scuole dell’infanzia nella riforma scolastica.

Quali gli aspetti irrinunciabili per l’attuazione del curricolo 0-6?Cosa cambia per i bambini e le famiglie?

Cosa cambia per le educatrici e le insegnanti?

 

Secondo blocco di interventi:

Tiziana Borini Assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche Educative del Comune di Ancona

La salvaguardia della qualità nei servizi educativi per l’infanzia attraverso l’impegno condiviso dei Comuni marchigiani in rete

 

Laura D’Ignazi Dirigente scolastico IC Centro – San Benedetto del Tronto

L’attuazione del curricolo all’interno del Protocollo d’Intesa 0-6, esempi di buone pratiche: l’ambientamento modulare e il modulo-ponte presso la Sezione Primavera comunale e la scuola dell’infanzia “A.Marchegiani” dell’IC Centro di San Benedetto del Tronto.

 

Dibattito e conclusioni

 

Il convegno è ad ingresso libero, non si richiede l’iscrizione e si rilascia attestato di partecipazione.

 

L’invito alla partecipazione è rivolto principalmente agli operatori del settore e alle famiglie, nonché alla cittadinanza tutta.

 

ABSTRACT-Il Protocollo d’Intesa del tavolo-Commissione 0-6 della città di S.Benedetto del T. attua il progetto pedagogico unitario e integrato sulla continuità 0-6 attraverso una “comune rete di accoglienze”,intese, a loro volta, come pari opportunità di raccordo condivise. Tale progetto pedagogico, elaborato per mezzo dei tavoli di lavoro, composti da dirigenti, educatrici ed insegnanti, si esplicita con modalità,progettualità e strumenti, specificatamente mirati alla costituzione di un sistema educativo integrato. Lo scopo è quello di favorire il passaggio unitario e organico tra nido, scuola dell’infanzia e primaria, a tutti i bambini in fascia d’età 0-6 anni della città, indistintamente dall’istituzione di appartenenza (pubblica, privata, paritaria) e alle loro famiglie. Il progetto 0-6 riceve la spinta propulsiva per il suo incipit, nel 2001, da un’esperienza di incontro tra bambini della scuola dell’infanzia e bambini del nido di due strutture educative confinanti, divise da una siepe, in cui è presente un varco naturale che gli stessi bambini della scuola dell’infanzia esprimono il desiderio di voler oltrepassare per “ritornare” al nido. In quegli stessi anni viene raccolta l’esigenza, espressa da più parti, da genitori (soprattutto uscenti dal nido) e da operatori educativi e scolastici (pedagogista, educatrici e insegnanti) della città di procedere alla comune individuazione di prassi per sostenere i passaggi da un ordine educativo all’altro. Di qui l’intervento del Comune di raccogliere a sè la formalizzazione di un documento per lo 0-6, la “Carta della Continuità 0-6”, redatta nel 2008, sottoscritta nel 2012, oggi cuore del protocollo d’intesa, firmato giugno’15. Nel 2012 si aggiunge l’ideazione di un logo da parte delle stesse educatrici e insegnanti, divenuto sigla distintiva apposta su tutti documenti 0-6.Oggi il Protocollo d’Intesa 0-6 garantisce:collegialità,stabilità (tempi e spazi d’incontro),strutturazione di percorsi condivisi per mezzo del coordinamento pedagogico comunale, cura e memoria della documentazione sullo 0-6. L’adozione dello stesso Protocollo ha prodotto ricadute positive riscontrabili nei confronti dei bambini, sostenuti e facilitati nel loro passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia per mezzo di appositi strumenti e metodologie, nei confronti del gruppo di lavoro della commissione 0-6, composto da educatrici e insegnanti, in questi anni impegnante costantemente in un confronto, anche se critico, sempre più costruttivo e infine, nei confronti delle famiglie, fattivamente partecipi e orientate al dialogo con le istituzioni educative e scolastiche, grazie a iniziative e progetti curricolari, che risultano delle costanti nei diversi passaggi di ordine e grado scolastici.

 un momento della conferenza
un momento della conferenza

 

Giornata della Memoria

La Giornata della Memoria che il 27 gennaio il Comune di San Benedetto del Tronto celebrerà nell’ambito di un’iniziativa rivolta alle scuole sarà uno di quei momenti di riflessione per la città, e in particolare per gli studenti, non solo sul grande, immane dramma della Shoah, ma anche sull’attualità di fenomeni che rischiano di cambiare, e non in meglio, la storia dell’Italia e dell’Europa.

 

Ovviamente non è possibile alcun paragone tra quanto accadde durante la Guerra, il genocidio programmato di milioni di persone “diverse”, e gli atti di progressiva chiusura che si registrano nell’Europa di oggi: ma sicuramente i muri, le recinzioni, le espulsioni, la paura del “diverso” che risorgono prepotenti in questi tempi di smarrimento costituiscono il brodo di coltura ideale per il rafforzarsi di fenomeni di esclusione sociale e prevaricazione violenta.

 

E allora non bisogna mai stancarsi di proporre, stimolare, aiutare a riflettere. Qualche giorno fa, il Ministero dell’Istruzione e l’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) hanno siglato a Cracovia un protocollo con il quale si avvia un piano nazionale per l’educazione alla Shoah nelle scuole e nelle Università italiane. Mi piace pensare che il nostro impegno sia stato precursore nel rendere obiettivo istituzionale quello di ricordare e far ricordare quanto l’umanità sia stata capace di commettere e soprattutto quanto sia stata supina nell’accettare crimini di quelle dimensioni.

 

Lo dobbiamo innanzitutto a noi stessi e alle generazioni che verranno per non lasciare alcuno spazio agli inauditi tentativi di rilettura dei fatti, primo passaggio verso la loro giustificazione.

 

Sono sicuro che anche stavolta studenti e cittadini risponderanno all’appello del Comune e di meritorie realtà associative che con noi collaborano di stare insieme per tenere vivo il ricordo dei fatti del passato, passaggio indispensabile per progettare un futuro fatto di rispetto assoluto della dignità umana.

 

 

Giovanni Gaspari

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