dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

2016-01-22

IL PRESIDENTE CERISCIOLI INCONTRA GLI AMICI DELL’INRCA

 

Il presidente Luca Ceriscioli ha incontrato questa mattina i rappresentanti dell’associazione Amici del Geriatrico-Inrca per discutere il ruolo e le prospettive dell’istituto, in particolare relativamente all’utilizzo della struttura ospedaliera situata ad Ancona Sud. Mantenimento della gestione dell’intera attività in capo all’Inrca, riqualificazione della struttura della Montagnola come centro servizi di alto livello per l’anziano e per la relativa ricerca, valorizzazione dell’Associazione Italia Longeva, maggior coinvolgimento dei Comuni marchigiani e costruzione di rapporti di sinergia con le università marchigiane. Queste le principali richieste dell’Associazione, alla quale il presidente ha risposto ribadendo, in primo luogo, la centralità dell’Inrca nell’organizzazione del sistema sanitario regionale.

Due le missioni specifiche e strategiche dell’Istituto evidenziate da Ceriscioli: la prosecuzione della qualificata attività di ricerca sull’anziano, anche in virtù della storia di questo ente, e la collaborazione con le università marchigiane, ognuna in base alle proprie specificità. Ribadito inoltre l’interesse della Regione a proseguire nella realizzazione dell’ospedale di rete, lavorando sin d’ora in maniera integrata tra la direzione sanitaria dell’Inrca e l’ospedale di rete di Osimo. Il presidente ha infine espresso disponibilità a ragionare sulla proposta di utilizzo degli spazi e delle strutture della Montagnola, anche nell’ottica di una razionalizzazione dei servizi Inrca, oggi dispersi in più sedi.

 

CORDOGLIO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, LUCA CERISCIOLI, PER LA MORTE DI ELMO DEL BIANCO

 

Esprime cordoglio il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, a nome della Giunta per la morte di Elmo Del Bianco, partigiano, ex consigliere comunale e regionale.

“Ci ha lasciato un uomo onesto, maestro di valori e di buona politica. Del Bianco ha dedicato la vita al partito, al sindacato, agli ideali della sinistra. La sua è stata una vita intensa ‘di passione e impegno a favore dei lavoratori’, come ha scritto lui stesso in una raccolta di ricordi. Resterà nel cuore come figura di riferimento per tutti noi”.

“Africa 2016/2020”, a Civitanova Marche riflessioni e strategie per una politica di internazionalizzazione

Bora: “Continente di grande interesse per il nostro Paese su cui investire”

(CIVITANOVA MARCHE) – Puntare sul Made in Italy, sulle necessità della classe media (destinata a crescere nel continente africano), sulle infrastrutture (specie quelle sanitarie, che gli Stati africani stanno implementando), sulla cooperazione allo sviluppo come strumento efficace per una reciproca conoscenze e per arrivare a un mercato potenziale di oltre un miliardo di persone. È la ricetta suggerita alle imprese marchigiane che vogliono investire in Africa, proposta ai numerosi imprenditori che hanno partecipato al Forum (promosso dalla Regione, a Civitanova Marche) “Africa 2016/2020 – Riflessioni e strategie per una politica di internazionalizzazione”. I dati parlano chiaro: nel 2014 le esportazioni mondiali delle Marche hanno superato i 12,4 miliardi e le importazioni i 7 miliardi (rilevazioni Sistema informativo statistico Regione Marche), con un sorprendente saldo negativo in Africa: le Marche hanno più importato (606 milioni di euro) che esportato (506 milioni). Il 97% dello “sbilancio” (584 milioni) è stato accumulato nei sei paesi dell’Africa del Nord (Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Mauritania, Tunisia), dove l’export marchigiano non ha superato i 355 milioni. La situazione registra una sostanziale stabilità di tendenza anche nei primi nove mesi del 2015: tra gennaio e settembre l’export mondiale marchigiano ha raggiunto i 9 miliardi di euro e l’import i 5,7 miliardi, con l’import africano (449,3 milioni) che scavalca i valori dell’export (330,1 milioni). La quota regionale delle Marche, sul totale delle esportazioni italiane in Africa, è pari al 3% (dodicesima regione), contro il 25% della Lombardia, il 12% dell’Emilia-Romagna e l’11% del Veneto. Le Marche esportano soprattutto elettrodomestici (22%), meccanica (17%), prodotti metallurgici (11%), calzature e pelletterie (9%). Nei primi nove mesi del 2015 un’impennata eccezionale si è avuta nel settore dei mezzi di trasporto (+239%), dovuta principalmente all’acquisto di navi e imbarcazioni da parte della Nigeria, per un valore superiore ai 13 milioni di euro. Un dato sicuramente non ripetibile nei prossimi anni, vista la durata media dell’ammortamento di un investimento navale, che evidenzia, però, le potenzialità del mercato africano e suggerisce la necessità di promuovere una strategia di internazionalizzazione coordinata e non episodica, in grado di cogliete tutte le opportunità di crescita che stanno emergendo.

“L’Africa è un continente di grande interesse per il nostro Paese – ha evidenziato l’assessora all’Internazionalizzazione, Manuela Bora – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel 2014 e 2015, ha svolto due missioni in Africa, perché è considerata dal Governo una vera priorità. Invece per le Marche, regione dalla grande vocazione imprenditoriale, l’Africa denota una forte criticità rispetto al dato globale export che vede, al contrario, un saldo positivo. L’analisi dei dati di dettaglio ci ha portato a promuovere questa iniziativa, al fine di riflettere e condividere un’appropriata strategia di internazionalizzazione nel continente africano. Una criticità è indubbiamente rappresentata dalla scarsità di risorse; tuttavia, per la prima volta il POR FESR Marche 2014-2010 ha riservato misure specifiche dedicate all’internazionalizzazione. A livello nazionale, infine, le Marche coordinano la Commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni e questo ci spinge a dover essere guida e un esempio propositivo”.

Al Forum hanno partecipato rappresentanti diplomataci della Guinea Equatoriale (con l’ambasciatore in Italia, Cecilia Obono Ndon), dell’Angola (primo segretario d’ambasciata, Luis Saraiva De Carvaio) e dell’ambasciata di Nigeria (ministro Margaret Bisi Meshioye). L’incontro si è svolto presso il polo internazionale del design “Living&More” della Fratelli Simonetti che ha già ospitato delegazioni provenienti da diversi Paesi europei ed extraeuropei, tra cui Russia, Cina, Birmania, Libano. “Già lo scorso anno, grazie alla Regione Marche che ci ha selezionato come presidio Expo 2015 per la sezione design contract e abitare  – ha spiegato Daniele Simonetti della Fratelli Simonetti – avevamo avuto l’occasione di ospitare una delegazione di esponenti governativi e dell’imprenditoria di Mozambico e Sud Africa, mentre in precedenza avevamo ricevuto rappresentanti della stessa Guinea Equatoriale. Il nostro Polo si mette volentieri a disposizione del territorio e delle sue istituzioni per valorizzarne le eccellenze, per creare una vetrina che possa promuovere i nostri prodotti di assoluta qualità in tutto il mondo”.

 

INVESTIMENTI TRASPORTO FERROVIARIO – LA POSIZIONE DELL’ASSESSORE ANGELO SCIAPICHETTI

 

“Colgo lo stimolo di Legambiente Marche che ci spinge ad andare avanti nella politica della mobilità sostenibile e sono disponibile naturalmente all’avvio di un tavolo di confronto con enti locali, imprese di trasporto e forze sociali per dare concretezza ulteriore all’intesa firmata tra Regioni e Ministero dell’Ambiente per la qualità dell’aria. Devo anche sottolineare che sulla capacità di investire sul trasporto ferroviario pesa come un macigno il criterio di riparto del Fondo nazionale per il Trasporto pubblico basato non su un parametro oggettivo, ma sul costo storico. Della necessità del superamento di questo criterio di ripartizione ho formalmente investito la Conferenza delle Regioni. La suddivisione del Fondo nazionale, infatti, fa emergere la forte disparità di assegnazione delle risorse alla Regione Marche rispetto alle altre. Ciò è facilmente riscontrabile nel rapporto risorse/dotazione finanziaria, nel quale le Marche si collocano all’ultimo posto con € 68 pro capite, mentre il valore medio su scala nazionale è 95,7€/abitante ed addirittura la metà di quello (sempre pro capite) destinato a regioni con caratteristiche demografiche analoghe quali Basilicata, Liguria, Umbria e Molise. Ciò è accaduto perché il riparto si basa esclusivamente sulla spesa storica. Tale criterio è indubbiamente di più semplice applicazione per lo Stato ma contiene evidenti elementi di disequilibrio nell’erogazione dei flussi di finanza. Abbiamo più volte segnalato questo problema e stiamo attualmente lavorando con il Governo proprio sull’applicazione del criterio dei costi standard su tutti i tipi di trasferimento statale, compreso quello relativo ai trasporti. Un simile criterio sarebbe infatti premiale nei confronti di una Regione come la nostra che ha storicamente avuto comportamenti virtuosi soprattutto sul versante del rapporto costi/servizi. In caso contrario la nostra capacità d’investire, anche sul trasporto ferroviario, viene fortemente limitata”. Così l’assessore ad Ambiente e Trasporti, Angelo Sciapichetti, prende posizione sul dossier di Legambiente Marche relativo al trasporto ferroviario nella nostra regione.

 

Riforma dell’autorità portuale, Ceriscioli: “Importante occasione di sviluppo per le Marche”

“Ho registrato con favore, nella giornata di oggi, numerosi attestati di soddisfazione per il positivo esito della riforma delle autorità di sistema portuale, che per la nostra regione costituisce una importante occasione di sviluppo in un momento strategico in cui ogni opportunità di ripresa va messa a sistema e valorizzata. Il decreto attuativo finalmente crea le condizioni di una semplificazione nella governance dei porti nel quale la Regione, insieme al ministero delle Infrastrutture, resta l’ente principale rispetto alla nomina dell’Autorità portuale, ricalcando al massimo le peculiarità del territorio. Lo scalo di Ancona ha tutte le carte in regola per  provare a giocare un ruolo da protagonista nella logistica di tutto il centro Italia, porta verso il nord Europa, anche grazie al ruolo di capofila nella macroregione Adriatico Jonica.
Un ringraziamento va dunque al governo e al ministro Delrio per averci messo nelle condizioni di lavorare su questa grande sfida, e speriamo di poterlo avere presto nella nostra Regione, per mettere in cantiere tutte le ricadute positive che questo provvedimento potrà avere per il nostro territorio”. Lo afferma il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

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